Questione a lungo dibattuta e assolutamente non di secondaria importanza.
Un SK che segue, o stalkera con telefonate, le vittime,
dimostra innanzitutto un elevato grado di organizzazione. Possibilità di testimoni,
difficoltà logistiche, tempo necessario, sono tutte variabili che entrano in
gioco. Conoscenza uni o bilaterale della vittima, possibile frequentazione di
luoghi simili (bar, discoteche, lavoro).
Per gli inquirenti sarebbe molto importante appurare questo
punto. Dall’altra parte c’è un SK che conosce a menadito le piazzole, i
sentieri per arrivarci e per allontanarsi indisturbato. Cacciatore ? Pescatore
? Cercatore di funghi (aggiungo io…) ? Rapporto eventuale con guardoni, preferenza
negli orari, giorno della settimana, stagione.
Per ciascuno di questi punti, il fatto che conoscesse o meno
le vittime sposta l’attenzione degli inquirenti. A volte sono solo sfumature,
altre differenze importanti.
Lascio da parte testimoni, telefonate anonime etc., e analizzo
il problema sfruttando alcuni “tool” del Geographical Profiling (GP).
In questo post parlavo del GP e della possibile localizzazione
della casa del mostro. Ho accennato al Convex Hull Polygon (CHP) come quel
poligono che delimita tutti gli omicidi, e che ha tutti gli angoli interni
minori o uguali a 180°.
Questo è il CHP alla fine della serie omicidiaria. Se cliccate sulla figura si ingrandisce, e vedete meglio i particolari. Escludo
Signa, ma non cambierebbe nulla. Come vedete ci sono i 7 omicidi, numerati in
sequenza temporale.
Ho cercato di usare colori via via più scuri. Il primo triangolo, dopo i primi 3 delitti, 1-3-2 (nella descrizione procedo sempre in senso antiorario) è quello in alto a sinistra, bianco, con all’interno il N°1 che sta per primo CHP. Dopo il quarto delitto, Baccaiano, abbiamo ancora un triangolo, 1-3-4, quello grigio, contrassegnato dal N° 2. Dopo il 5° delitto, Giogoli, abbiamo un quadrilatero formato dai punti 1-3-4-5, in grigio un po’ più scuro, contrassegnato dal N°3. Dopo il 6° delitto, Vicchio, abbiamo ancora un quadrilatero, 1-3-4-6, di colore giallo, contrassegnato dal N° 4. Dopo il 7° delitto, Scopeti, abbiamo un pentagono irregolare 1-3-4-7-6, in arancione, contrassegnato dal N°5. Questo è il CHP finale ed è esattamente lo stesso di quello in nero della prima figura.
Tre
considerazioni importanti:
1) Ad ogni
delitto ha esteso l’area precedente (CHP) !
2) Non ha
mai commesso un delitto all’interno del CHP precedente !
3) Paradossalmente,
l’area precedente era “sicura”.
Caso ? Fortuita coincidenza ? Dopo 3 delitti si forma un triangolo. Quante probabilità ci sono, che nei successivi 4 delitti, nessuno ricada nel CHP precedente ? Poche direi… veramente poche, specialmente considerando che stiamo parlando di aree vaste, e che quindi la probabilità di colpire all’interno della precedente, è alta.
E ciò cosa implicherebbe ? Che “sceglieva” la località dove
colpire, in un area non precedentemente visitata; questo sia per sviare gli
inquirenti, che per evitare zone che avrebbero potuto essere pesantemente
pattugliate.
Anche Vicchio, che sembra riportare al Mugello, dopo 10 anni, è
che è vicino al delitto di Borgo San Lorenzo, è in un’area “esterna” alla
precedente.
Conosceva il GP e si studiava il CHP, prima di agire ?
Certamente no (credo…), ma anche senza queste diavolerie moderne, ad una semplie
analisi della sequenza temporale dei delitti, si nota che invertiva sempre la
direzione Nord-Sud, tranne una pausa a Giogoli. Il suo zig-zag era studiato, e
non dipendeva quindi dai “movimenti” delle coppiette.
Conosceva a menadito decine e decine di piazzole, ed aveva uno
schedario mentale delle stesse, “Sì ma io passava di là tante migliaia di volte”...
Le avrà senz’altro scremate secondo molti criteri: distanza
per arrivarci, visibilità, vicinanza con strade, vie di fuga, frequentazione
più o meno numerosa da parte delle coppiette etc. etc.
Gliene saranno rimaste ancora molte. Periodicamente, nelle
notti estive con poca luna (anzi sempre sotto l'orizzonte (!), vedi post), decideva di mettersi in caccia. Pattugliava una o
due zone, scelte, e qui torniamo alle considerazioni fatte sopra, secondo
criteri geografici; per brevità, in zone “inaspettate”. Poteva decidere di
pattugliare molte volte la stessa piazzola, puntando sugli stessi cavalli, o se
non riusciva a concludere nulla, cambiava zona, sempre però a patto che fosse
inaspettata. Quando tutto coincideva: luna, orario, luogo, vittime, assenza di
guardoni, colpiva, inesorabile.
Questo esclude che conoscesse o seguisse le vittime ? Non per
forza. C’è una terza possibilità, un misto delle due ipotesi.
Per prima cosa decideva la zona dove avrebbe colpito, una zona
inaspettata, e osservava le coppiette che vi si appartavano. Purtroppo, queste
sono “stanziali”, hanno la tendenza ad appartarsi negli stessi luoghi, ed in
orari simili.
Può essere che qualche coppia lo stuzzicasse particolarmente. Qualcuno ipotizza che il suo gusto perverso, lo portasse a voler uccidere
determinate coppie “conosciute”, quasi ad impossessarsi della loro anima, oltre
che dei loro corpi. Potrebbe aver preso
il numero di targa, ed essere risalito al proprietario etc. etc.
Un esempio, tanto per illustrare l’ipotesi, non pretendo che
sia credibile. Forse è stato colpito dall’avvenenza di Stefania Pettini, vista alla
discoteca. L’ha seguita (incontro da lei definito sgradevole con uno
sconosciuto), ha capito dove si appartavano, e nei giorni successivi li ha
aspettati lì. Sembra che il luogo sia stato, in definitiva, scelto dalle
vittime, e che abbia colpito lì perche gli piaceva/conosceva la Pettini. Il punto centrale è però: perché era anche lui in quella discoteca ? E’ andato
in quella discoteca, per cercare delle possibili vittime, perché aveva deciso,
prima, di colpire in quella zona.
Questo, però non vale per Giogoli e Scopeti, due coppie
straniere, qui sembra evidente la priorità della scelta del luogo, rispetto alla "conoscenza" delle vittime.
Se considerate le due ipotesi mutualmente esclusive, e dovessi sceglierne una,
direi sceglieva prima il luogo.
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