Dal libro di Douglas Preston e Mario Spezi “The Monster of Florence” del 2008.
Sotto Preston riporta un colloquio (in blu) fra Maurri e Spezi, avvenuto nello studio di Maurri, lunedì 8/6/1981, due giorni dopo l'omicidio di Mosciano, vittime la De Nuccio e Foggi. Sono sempre importanti questi resoconti a caldo, nell'immediatezza del fatto. Maurri aveva già eseguito l'autopsia, la domenica, ma nell'autopsia non trovate le "impressioni" di chi la esegue; c'è l'esame obbiettivo del cadavere, vengono analizzate nei minimi dettagli le ferite d'arma da fuoco, il tramite del percorso dei proiettili, le ferite d'arma bianca, le lesioni agli organi interni, le cause della morte, la probabile ora del decesso, tutto... ma spesso manca una visione d'insieme, "cosa ne pensa" chi ha eseguito l'autopsia. Anche la ricostruzione della dinamica è spesso fredda, e lascia al lettore, o al magistrato, trarre deduzioni, o anche solo vaghe implicazioni, su chi e come possa aver commesso il delitto.
Maurri ha parlato con grande
lentezza. «L'assassino ha usato un coltello o qualche altro strumento
tagliente. Lo strumento aveva
una tacca o un dente nel mezzo, forse un difetto, forse no. Potrebbe
essere stato un certo tipo di coltello che prende quella forma. Mi sembra,
anche se non lo giuro, che
fosse un coltello da sub. Sono stati effettuati tre tagli per rimuovere
l'organo. Il primo in
senso orario, dalle undici alle sei; il secondo in senso antiorario, di nuovo
dalle undici alle sei. Il terzo taglio è stato effettuato dall'alto verso il
basso per staccare l'organo. Tre tagli netti, decisi, con un estremo
spigolo vivo."
"Come Jack."
"Chiedo scusa?"
"Jack lo
Squartatore."
«Capisco, Jack lo Squartatore.
No . . . non come lui. Il nostro assassino non è un chirurgo. Né un macellaio. Qui non era richiesta la
conoscenza dell'anatomia. Gli investigatori hanno chiesto:
"L'operazione è stata fatta bene?" Cosa significa “fatta bene”? Chi
ha mai fatto un'operazione del genere? Certamente è stata fatta da qualcuno senza esitazione, uno che
forse utilizza determinati strumenti nel suo lavoro professionale. La ragazza
non era una lavoratrice di pelletteria per Gucci? Non usava un coltello da
calzolaio? Non era anche suo padre un pellettiere? Forse era qualcuno nella sua
cerchia. . . Dev'essere stato qualcuno con un’abilità col coltello superiore
alla media: un cacciatore o un tassidermista. . . Soprattutto una persona determinata e con nervi
d'acciaio. Sebbene stesse lavorando su un cadavere, era, dopo tutto,
appena morto. “Dott. Maurri”, ha chiesto Spezi, “ha qualche idea su cosa
potrebbe fare con questo. . . feticcio?" “Ti prego, non farmi questa
domanda”.
Meno male che anche Maurri non pensa al benedetto chirurgo, o al macellaio, e adesso capisco Manieri, fissato col cacciatore o l’impagliatore di animali… ma sono semplici ipotesi di lavoro, che vengono fatte da Maurri, considerando l’impiego della vittima, e la possibilità che l’assassino la conoscesse, in qualche modo, che agisse nella sua cerchia, per motivi professionali.
La prima impressione è quella che conta… Maurri parla di un
probabile coltello da sub…
parla di determinazione e nervi d’acciaio. Tre tagli netti, senza
esitazione, prima in
senso orario, poi antiorario, poi dall’alto in basso, evidentemente un destrimane,
con buona pace di Segnini.
A proposito dell’uso del coltello, ci sono due miei post.
Come usavano il coltello, e dove colpivano, Zodiac e il MdF, viene illustrato qui. Il “tipo” di coltello da sub, probabilmente usato
dal MdF, viene illustrato nel mio post Il Rambo Maligno,
dove Maurri stesso, e poi Manieri, analizzano i segni circolari lasciati dal
dorso dell’arma, sulla zona di escissione del seno di Nadine, indicativi di una seghettatura
del dorso.
Io ci vedo, questi bias che mi perseguitano… un soggetto abituato all’uso del
coltello, sì, ma non per professione… l’ha già usato per uccidere, molte volte, in
Vietnam ! Operazioni “Search and Destroy”, avevano a che fare con i vietcong…
Tre pugnalate hanno trapassato lo sterno (!) della Pettini…
fra le 17 pugnalate (!) subite da JMK, una è penetrata sotto la mandibola
destra, e la punta è fuoriuscita dalla parte sinistra del collo: gli ha
attraversato tutto il collo con una sola pugnalata!
Non è la mano di un impagliatore, che lavora con calma e
con minuzia, e nemmeno un cacciatore, abituato a scuoiare la preda, ma non ad
ucciderla a pugnalate; qui siamo di fronte a ben altro… a una micidiale macchina da
guerra, un Rambo Maligno.
L’ultima triste frase di Maurri, su cosa il MdF ne facesse, dei feticci, è la risposta alle corbellerie di Segnini, che vede un Lotti
escindere per “fare colpo”, e sbarazzarsi subito dopo dei feticci, gettandoli
nella spazzatura. Maurri ha in mente ben altro… e non può, o non vuole dirlo
apertamente… i Lust Murderer conservano fino a che possono, i feticci, per
“ricordare”… un eufemismo che sta per masturbarsi ! Altri, più sbrigativamente,
li cucinano (Dahmer)…
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