E questo il retro, finora sconosciuto.
Un misterioso disegno, Quaglia evidenzia una cosa che balza subito all'occhio: quegli otto punti rappresentano la mappa dei delitti del MdF !
Notate la precisione con cui è stata fatta questa mappa. Solo il punto 3, in arancione, a sinistra, il delitto di Scandicci, nel disegno avrebbe dovuto posizionarlo un po’ più in basso e a sinistra.
Riprendendo le considerazioni fatte nel post sulla mappa di Zodiac, la presente mappa degli otto punti,
non essendo precisa al millimetro, non è stata ricopiata ! L’ha quindi
tracciata a memoria !
Provate voi, su un foglio, a tracciare la mappa degli otto delitti,
senza attingere ad alcuna fonte, scommetto che il misterioso mittente è stato
più bravo. Una memoria prodigiosa, fotografica, quasi possedesse nozioni di
topografia militare…
C'è da considerare anche l'ipotesi che abbia "piazzato" Scandicci un po' più in alto a destra, nel suo disegno, proprio per posizionarlo sulla linea della mano, in questo caso la linea del destino, quella, sinuosa, che va dall'alto in basso.
E le misteriose linee, nel disegno ?
Nella perizia merceologica
del 29/11/1989, a proposito del retro, si legge:
“Sul retro del cartoncino sono state tracciate a penna le
linee della mano destra di un soggetto con evidenziati otto punti indicativi
per la lettura dello stato psichico dello stesso.”
Stranamente non si fa menzione del fatto che gli otto punti corrispondano agli otto delitti, e soprattutto che "hand" è in inglese !
Il disegno è una stilizzazione grafica delle linee del palmo della mano destra. Quelle che le chiromanti interpretano, tanto per capirci: linea dell'amore, della saggezza, del destino, della vita. Ha sovrapposto la mappa dei delitti, alle linee della mano destra, probabilmente della SUA mano destra...
Il bello è che la mappa e le linee combaciano quasi alla perfezione ! 1 e 2, Signa e Rabatta, sono sulla linea dell'amore, 5 e 7 Baccaiano e Vicchio, su quella della saggezza, gli altri sulla linea del destino. Verrebbe quasi da pensare che l’assassino abbia “pianificato” il luogo dei delitti, in modo che combaciasse con le linee della mano, il che è difficilmente sostenibile. Sarebbe una cosa da folli, sebbene lui sia (stato) un folle… Forse, oltre che di astrologia, era un appassionato, o comunque aveva nozioni, di chiromanzia, e casualmente ha notato che la mappa dei suoi delitti combaciava con le linee della mano destra.
L' "anonimo" mittente ha probabilmente avuto la spudoratezza di ricopiare fedelmente le linee della SUA mano destra ! Una sorta di rischiosa impronta digitale. Se guardava la mano destra, vuol dire che disegnava con la sinistra, ma è anche possibile che non fosse un mancino, ma un mancino contrastato, che di solito usa la destra, ma mostra, a volte, una notevole abilità anche con la sinistra, pur non essendo un ambidestro. Zodiac, per esempio, probabilmente era un mancino contrastato (vedi post).
In basso, giusto per illustrare il concetto, la mano di un soggetto "preso a caso"... chissà chi sarà...
Nella lettera a Paolo Vagheggi "quella" mano destra ha CINQUE linee principali. Questo soggetto ha CINQUE linee principali, disposte quasi esattamente come nello schema a destra, ma è una coincidenza...
Sotto un ingrandimento.
Già… la mano destra, quelle linee sono della mano destra, e non della sinistra, ma per chiarezza l'autore lo scrive a fianco, non con un carattere continuo, ma con dei puntini: “dx hand”. "dx" è l'abbreviazione in italiano di destra, e "hand" è la mano, in inglese. Se lo sommiamo al “may” del fronte della lettera, che sia “maggio” o “posso” è lo stesso, e magari a quel “ME” che non starebbe per Miriam Escobar, ma forse per “IO”, abbiamo un “mitomane”, un giocherellone da strapazzo, che possiede notevoli cognizioni di astrologia, lo Zodiaco… che ha passato del tempo a documentarsi sulle date e orari di tutti i delitti, e che ha lo stranissimo vezzo di aggiungerci parole in inglese, scrivendo da Como, ad un giornalista in Toscana.
Tra parentesi, chissà perchè ha usato dei puntini per "dx hand". Nei numeri delle date, e nella parola "may", ha usato trasferibili, ma in alcuni, se non in tutti i simboli, ha scritto a penna. Forse i puntini, per non dare altro "materiale" per una perizia calligrafica ?
Forse c'è un'altra spiegazione, per chi segue l'ipotesi di Amicone... a ben vedere, quei puntini sono dei minuscoli cerchietti. Zodiac faceva SPESSO un circoletto, al posto del puntino, sopra la "i", ma anche quando faceva il punto finale di una frase.
Sotto, la famosa lettera "L'esorcista" del 29/1/1974. Praticamente tutti i puntini delle "i" sono dei cerchietti ! Anche il punto finale dopo "ever seen".
E sotto il "misterioso" autore all'opera, anche lui fa dei cerchietti...
Per una disamina più completa, della serie "mettiamo i puntini sulle i", vi invito a leggere il mio post. Riguarda Zodiac, ma non solo...
Ma c'è di più, Quaglia ha contato i puntini, sono 96, come le ferite alla Pettini ! Se non è una coincidenza, com'è probabile che non lo sia... immaginatevi il tizio all'opera. Non agisce frettolosamente, ma fa sì che vengano impiegati esattamente 96 puntini !
C'è da fare una considerazione importante, “dx” è l’abbreviazione di destro in italiano, e “hand” è in inglese. Un rimando alla possibile origine, italo-americana ? Destra era lungo da scrivere, coi puntini, poteva abbreviarlo con “dx” in italiano, o “rh” in inglese. Per mano, poteva usare “hand” o “mano”. Per far intuire l’origine italo americana, la scelta è quindi fra “dx hand” o “mano rh”, sono equivalenti, come numero di caratteri. Sceglie la prima, perché gli anglosassoni mettono l’aggettivo prima del sostantivo ! Un ulteriore indizio sul fatto che fosse un oriundo, coma la famosa "I" al posto dell' "1", nel CAP della missiva alla SDM (vedi post). Il diavolo si nasconde nei dettagli...
Abbandoniamo l'ipotesi di Amicone, e riprendiamo l'esame della lettera a Vagheggi. Questo perditempo, ha composto l’indirizzo della missiva a Vagheggi con ritagli di giornale, la cui composizione globale, e l’allineamento
dei caratteri, sono straordinariamente simili alla missiva alla SDM.
Basta un colpo d’occhio, non occorre essere dei periti calligrafici, sono molto simili !!! Per chi avesse ancora dei dubbi, ecco cosa scrive una grafologa, interpellata da Valeria Vecchione, focalizzandosi in particolare sulla parola “FIRENZE”. Sotto, a sinistra la lettera a Vagheggi, a destra quella alla SDM. Le evidenziazioni in giallo, conclusive, sono mie.
“Si nota, in entrambe le buste, un allineamento sul rigo di base del gruppo letterale “FI”. La lettera I si inclina verso destra. In entrambe le buste si nota una particolare somiglianza nel gruppo letterale REN. In entrambe le buste i ritagli R e N hanno una dimensione decisamente più grande della E. In entrambe le buste la N è più alta della R, nella busta a SDM in modo più vistoso. In entrambe le buste, i ritagli R e N scendono al di sotto del gruppo letterale FI, e sono allineati tra di loro. In entrambe le buste la lettera E è “sollevata” rispetto al rigo di R e N ed è inclinata verso destra.
In
grafologia peritale pesano molto le proporzioni tra lettere, le loro dinamiche,
come si inclinano e come si allineano.
Ovviamente non abbiamo tutta la parola FIRENZE ed
esprimersi non può essere conclusivo, tuttavia ci sono elementi di comparazione molto particolari da
rilevare.”
Volete che tutte queste somiglianze, fra le due lettere, nella dimensione, proporzione, allineamento e disposizione dei caratteri, siano casuali ?
Grazie all’infaticabile lavoro di Valeria Vecchione,
sappiamo che i caratteri usati provengono del settimanale “Venerdì di
Repubblica”, e che ha usato almeno tre (!) numeri diversi, di detto settimanale. Sia l’autore della
missiva alla SDM, che ha preso caratteri da ben 20 pagine del settimanale "Gente", sia l’autore della lettera a Vagheggi, che ha usato almeno 3 numeri del settimanale "Venerdì di Repubblica", dimostrano un impegno quasi maniacale, nel confezionare le
lettere. Improbabile che un semplice mitomane stia a perdere tutto questo tempo, con una missiva anonima.
Com’è riuscito, il misterioso mitomane, a mandare una
missiva così simile a quella della SDM ? Direte, easy… il mitomane ha visto la
missiva alla SDM, e ha cercato di comporne una simile.
A parte che puoi provarci quanto vuoi, a simulare la
lettera di un “altro”, ma se sei sotto la lente d’ingrandimento di un perito grafologo, ti sgama subito… c’è un piccolo particolare, grande come una casa: nel
1988 la missiva alla SDM, di cui si era certamente a conoscenza, NON, e dico
NON, era ancora di dominio pubblico ! Non c’erano riproduzioni, foto,
fotocopie, quello che volete.
E allora ? Come ha fatto il mitomane a fare una lettera
così simile, se nessuno sapeva com’era fatta ? Per un complottista, e va di
moda… è un gioco da ragazzi, spiegarlo. Un soggetto che bazzica gli ambienti
giudiziari, le procure, o magari addirittura un inquirente, che ha avuto la
possibilità di vedere, "de visu", com’era fatta la missiva alla SDM.
Quando hai a disposizione “uno, nessuno, centomila”
collaboratori, o complici, ce ne sarà sempre qualcuno che ha le competenze
adatte al caso. C’è chi fa il palo, chi uccide, chi taglia, chi rivende i
feticci, chi copre l’assassino, chi depista, e adesso “uno dell’ambiente
giudiziario” che manda lettere… ma per favore !!!
Riassumo i punti salienti.
1) La missiva alla SDM non era di dominio pubblico.
2) Le due missive si assomigliano molto (grafologa) e “stranamente”
l’autore ha impiegato almeno tre numeri del settimanale “Venerdì di Repubblica”
(Vecchione), un dato, quest’ultimo, che richiama “l’impegno” con cui il MdF ha
composto la missiva alla SDM.
3) Dai primi due punti, se non è stato il MdF a mandare la
lettera a Vagheggi, ma un mitomane, come ha fatto, se la busta alla SDM non era di dominio pubblico, a farla così somigliante ? Bazzicava forse gli
ambienti giudiziari ?
4) Come mai, nella perizia merceologica non si rileva che
gli otto punti corrispondono ai delitti del MdF ? Come mai nessun accenno alla
scritta, in inglese, “dx hand” ? Dati “scomodi” ?
5) Tra fronte e retro, ci sono almeno due rimandi , “may”
e “dx hand”, (se non tre, col “ME”) a parole in inglese, e unito al fatto che
si sta parlando di una lettera piena di segni zodiacali… non può che far
pensare a Zodiac.
P.S. Raccomando anche il post "La lettera a Vagheggi era di Zodiac ?", dove esamino l'ottimo lavoro del dottor Luca Tacchi, sulle somiglianze fra la lettera e la scrittura di Zodiac.
Mettete insieme il lavoro di Tacchi, quello della Vecchione, questo mio modesto contributo, e provate a tirare le somme...
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