"Non aprite quella porta"...


“Non aprite quella porta”… nella foto la famosa Room 237 del film Shining…


Un dato certo e importante: quando Chiara è stata uccisa, la porta che dà sulle scale era chiusa. Sulla porta, c’è una lunga, evidente traccia principale orizzontale, di macchie di sangue, che addirittura arriva al muro a destra, per chi guarda la porta.

 


Se il sangue ha imbrattato la porta, vuol dire che prima era chiusa. Ne consegue che per gettare il corpo giù dalle scale, l’assassino ha aperto quella porta.

Perché getta il corpo giù dalle scale ? 
Probabilmente, psicologicamente voleva cancellare l’accaduto: "undoing". Eliminare Chiara anche dalla vista, annullarla materialmente oltre che psicologicamente, per porre una barriera fra sè e ciò che aveva fatto.
Forse c'è anche una componente di "staging", anche se rudimentale, per far credere che fosse caduta dalle scale. Nel primo caso, però, se completa l'undoing, ha richiuso la porta, nel secondo caso l'ha lasciata aperta.
Da colpevolista, dato che penso che Stasi al massimo sia arrivato sull'uscio di casa, aprendo la porta, e chiamando Chiara, per accertarsi che non fosse morta (la risposta "muta" del telefono, alle 13.27, che gli ha fatto gelare il sangue nelle vene...), e infatti non si sporca le scarpe... penso che l'abbia lasciata aperta.
Stasi secondo me non è un cuor di leone... doveva accertarsi che Chiara fosse morta, ma non ha avuto il coraggio di rientrare in casa, e vedere quel mattatoio... e così si è fregato, perchè le scarpe non si sono sporcate di sangue, come sarebbe successo se davvero fosse entrato in casa.

 

La porta è stata trovata aperta, dai CC sopraggiunti sulla SDC, ma Stasi ha mentito, quando ha detto di aver aperto la porta, perchè... non c'è nessuna traccia sua su quel pomello ! Hanno perfino smontato la porta, e l'hanno portata via per analizzarla a dovere. Non c'è il DNA di Stasi nè sul pomello, che dice di aver impugnato con la mano destra, spingendo poi, invano, da destra a sinistra, nè sulla parte centrale della porta, che dice di aver spinto con la mano sinistra.


"Tornando indietro dalla saletta verso la porta d’entrata si passa vicino alla porta che conduce in cantina. L’ho aperta e ho visto del sangue per terra."

Uno potrebbe chiedermi "OK, mettiamo che Stasi sia colpevole, perchè avrebbe mentito sul dettaglio che lui apre la porta, da scopritore ?"
Stasi ha dovuto, effettivamente, da assassino, aprire la porta. Forse ha fatto fatica, con l’adrenalina a mille, dopo l’omicidio. Deve aver maledetto quella porta chiusa, che gli faceva perdere ulteriori minuti preziosi.

Lo Stasi “scopritore”, che racconta la storia della scoperta del cadavere, e sta mentendo… più o meno traccia il percorso che l'assassino ha fatto. Perchè lo fa ? Per il semplice motivo che se fosse stata trovata qualche traccia del suo passaggio in quelle stanze, e lui non l'avesse detto, tutta la "storiella" della scoperta dell'omicidio sarebbe crollata. E' stato preciso, il furbetto, il freddo calcolatore, troppo preciso ! Poteva dire che aveva trovato la porta aperta, e il gioco era fatto, nessuna impronta, ma per eccesso di zelo, da scopritore ripropone tutto quello che ha fatto da assassino, ovviamente DOPO l'omicidio.


Dice che è stato attirato dalla luce del televisore acceso, ed è andato nel salottino con la TV, poi è andato in bagno, poi ha controllato la porta che dà in garage, e alla fine in sostanza ha dovuto faticare per aprire quella porta. Analogamente, l'assassino, e lo sappiamo dalle impronte insanguinate, dopo l'omicidio, ed aver aperto la porta, getta Chiara giù dalle scale, è andato in bagno, poi nel salottino TV, poi in cucina, e poi le tracce spariscono, non si sa da dove sia uscito, se dalla porta di casa (probabile), o magari dal garage. Quasi la stessa sequenza nel percorso !

Un momento... ma se Stasi ha aperto quella porta, per gettare il corpo, come mai non c'è il suo DNA ???
Probabilmente è stato attento, in quel frangente, a non lasciare tracce, magari ha fatto leva con uno strumento, forse l'arma stessa del delitto, da qui la "fatica" che Stasi riporta, da scopritore. Forse ha usato dei guanti, oppure ha ripulito il pomello e la parte centrale della porta.
Mentre è concepibile che un assassino prenda le dovute precauzioni, per non lasciare tracce, quando apre la porta, è impossibile che uno Stasi già teso, in ansia, non abbia lasciato impronte su quel pomello che "dice" di aver usato.

Ma... gli è stata contestata, a Stasi, questa incongruenza di importanza capitale, che non c'erano le sue impronte sulla porta che dice di aver aperto ? Giusto per sapere... no perchè si sarebbe risparmiato un sacco di lavoro, a fare perizie e controperizie sul suo PC.

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