Il cerchio di Giotto


Il nostro genio dipinse un cerchio perfetto, ma avrei voluto chiedergli: “L’hai dipinto in senso orario, o antiorario ?”. Come mai questa curiosità ? Perché sto studiando Zodiac…


Il mancinismo è presente, più o meno (varie fonti in letteratura), nell’11% della popolazione. Ne discende che l’89% scrive con la destra. Gli ambidestri veri sono molto rari, meno dell’1% della popolazione. In questo 88% che scrive con la destra, ci sono i destrimani veri, ben lateralizzati, e i mancini contrastati (vedi post).

Questi ultimi sono soggetti “originariamente” mancini, ma che per retaggio culturale, anni addietro, venivano “addestrati” o obbligati, a scuola e a casa, ad usare la destra. La percentuale di mancini contrastati non è chiara, dipendendo infatti dal periodo storico e dalla cultura in cui il soggetto agiva, ma dev’essere una percentuale non piccola. Il mancino contrastato può avere vari problemi di tipo psicologico, e disturbi quali la dislessia e/o disortografia (vedi post).

Sono quasi sicuro che Zodiac fosse un mancino contrastato ! Vediamo come ci arrivo.

 

C’è stato un lungo dibattito se Zodiac fosse mancino o destrimane, e se scrivesse con la mano dominante o invece con l’altra, per sviare gli inquirenti. Stesso dibattito, in tono minore, per il MdF. Questi non ha scritto lettere di suo pugno, ma dal modo in cui usava il coltello, nelle pugnalate, e per fare le escissioni, Maurri e altri anatomopatologi, pensavano che fosse destrimane.

Torniamo a Zodiac e ai destrimani in senso lato, cioè comprendendo anche i mancini contrastati, tutti quelli, cioè, che scrivono con la destra.
Scriveva con la destra, o con la sinistra ? Non è facile capire se uno scritto è stato fatto con la mano destra o con la sinistra. Un segno quasi patognomonico (retaggio della mia formazione medica… vuol dire tipico, quasi esclusivo), e il segno di Meyer:


“Questo segno, che Locard definisce di Meyer, comporta una rugosità del tratto sul bordo sinistro, che si sfalda e lascia tracce di inchiostro, mentre resta più nitido il bordo destro del tratto (Locard, 1959).”



 

Questo segno però, non è affatto sempre presente, nella scrittura fatta con la mano sinistra, quindi lasciamolo da parte, anche perché, per apprezzarlo, occorre il microscopio. Ripeto, se c’è, scrive di sicuro con la sinistra, se non c’è, non si può dedurre nulla.

Il destrimane, come organizzazione spaziale, traccia le linee verticali dall’alto in basso, quelle orizzontali da sinistra a destra, e i cerchi, o le asole dei caratteri che le contengono (o, a, d, g etc.) in senso antiorario; il mancino l’opposto. Questo nella maggioranza dei casi, ma non sempre.

Riguardo al cerchio o alle asole, Van Sommers, nel suo libro: “Drawing and cognition: Descriptive and Experimental Studies of Graphic Production Processes” del 2009 scrive:

 

“La direzione quasi universale di rotazione nel disegnare cerchi tra gli adulti destrimani in tutti i nostri campioni australiani e inglesi era antioraria.”

“Il rapporto tra la rotazione in senso antiorario e quella in senso orario tra tutte queste cifre era 546:21.”

“I soggetti mancini tendono a disegnare cerchi nella direzione opposta, anche se la distorsione non è così forte. I mancini non invertiti di Cambridge hanno preferito il movimento in senso orario a quello antiorario 52:32; un precedente gruppo non classificato di adulti mancini in Australia era favorevole a questo movimento 580: 109. Circa due terzi della rotazione in senso orario sembrano una proporzione abbastanza rappresentativa”.

 

In sostanza i destrimani tracciano il cerchio in senso antiorario nel 96% dei casi, mentre i mancini lo fanno in 1/3 dei casi, e in senso orario nei 2/3 dei casi. Ne discende che se ho un cerchio in senso orario, è quasi sicuramente mancino, perchè il destrimane lo fa solo nel 4% dei casi.

Glenn, nel suo articolo : Handedness and the Development of Direction and Sequencing in Children's Drawings of People” del 2006 scrive:

 

“Dall'età di 9-11 anni i destrimani erano passati al disegno prevalentemente da sinistra a destra con produzione di cerchi in senso antiorario e i mancini al disegno da destra a sinistra, con produzione di cerchi in senso orario.

 

Un utente ha analizzato la scrittura di Zodiac, con scan ad alta risoluzione.

L’esempio sotto viene dalla “Dragon Card” del 28/4/1970

 

 

I punti più scuri, dove lascia più inchiostro, sono dove finisce di scrivere. Ha tracciato la “l” dall’alto in basso, la “a” finendo sulla gambetta in basso a destra, il tratto verticale della “t” dall’alto in basso, e quello orizzontale della “t” da sinistra a destra, tutto tipico di chi usa la destra. Qui la parola è scritta “bene”, tratti verticali, l’ha scritta con calma, non di fretta.

L'esempio sottostante viene dall' "Exorcist letter", la sua ultima comunicazione ufficiale, del 29/1/1974.

 

 

La “o” è tracciata in senso orario ! Inizia a ore 10/11 circa, e finisce rientrando all'interno dell'occhiello, a ore 1 circa. Questo è tipico dei mancini, anzi, meglio, è eccezionalmente raro nei destrimani (vedi considerazioni sopra). Come mai questa contraddizione, con il fatto che usasse la destra ? Vedremo dopo…

Notate il puntino sulla “i” : è un cerchietto. Zodiac lo faceva spesso. Anche l’autore della lettera a Vagheggi (vedi post) usa molti cerchietti, anziché puntini, nella scritta “dx hand”.

Veniamo al tratto orizzontale della “t”. Quando si scrive in fretta, e si sta procedendo nel tratto orizzontale della “t”, lo scrivente tende a staccare la penna verso la fine, formando un tratto orizzontale che si assottiglia progressivamente. Questo tratto orizzontale è stato tracciato da sinistra a destra, come fanno i destrimani. Nell’esempio precedente, scrive più lentamente, e il tratto orizzontale della “t” finisce a destra, lasciandoci più inchiostro. Qui scrive più velocemente, e la “fretta” di scrivere la prossima parola, o il prossimo carattere, gli fa alleggerire la pressione nella parte finale del tratto orizzontale della “t”, che si assottiglia.

 

Un altro esempio, del fatto che usasse la destra, tracciando le line orizzontali da sinistra a destra, e “sfumando” la parte finale, viene dall’immagine sottostante, tratta dalla lettera al S.F. Examiner del 31/7/1969

 

 

Notate come, verso destra, la lunga linea orizzontale si assottigli, e sfumi.

 

Un’altra conferma, sul fatto che Zodiac tracciasse i cerchi in senso orario, viene dal lavoro di Luca Tacchi, che ha paragonato la scrittura di Zodiac alla lettera a Vagheggi. 

 

 

Abbiamo due bei cerchi, alla Giotto ! Entrambi sono tracciati in senso orario. Notate anche la “o”, parte da ore 10/11 e va in senso orario, finendo all’interno dell’asola, non viceversa.

 

Conclusioni

 

Zodiac usava la mano destra (tratto orizzontale della “t”, e linee orizzontali, da sinistra a destra, sfumati alla fine) ma tracciava i cerchi, e le asole delle “o”, in senso orario, come fanno i mancini, come la mettiamo ?

Un mancino contrastato ! Usa la destra per scrivere, come l’hanno obbligato a fare a scuola, ma la sua lateralizzazione non è completa, come spesso accade in questi casi. “Retaggio”, o spia di questa situazione, i cerchi e le asole tracciati in senso orario, come fanno i mancini.
Un’altra considerazione importante è che i mancini contrastati hanno spesso disturbi piscologici di vario tipo, che li portano ad essere, nei casi più severi, dei dislessici/disortografici, e Zodiac era, probabilmente, il re dei disortografici: innumerevoli errori di ortografia, problemi con le doppie, aggiunta o sottrazione di caratteri, caratteri speculari.

In conclusione, mancino contrastato per i suoi caratteri “ambivalenti” nella scrittura, e perché era un disortografico, come lo sono, spesso, i mancini contrastati.

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