Seguite questo drammatico video,
specie da quando inizia a parlare Cigolini, al min 1.17.52
In nero le parole di Luciano, in blu dei commentatori, in
rosso note mie. In un prossimo post, farò delle considerazioni riassuntive, su
questa fantastica testimonianza di Luciano.
“Quest’uomo qua era in piena crisi adrenalinica. Era furioso, ci cercava dietro i
cespugli, e poi alla fine è comparso un coltello, quindi non è che volesse guardare, lui
ci stava cercando e poi ti dico che ho visto quando ha cambiato proprio
personalità, perché ho visto due persone in quella persona, ho visto il mostro
e ho visto la persona normale.”
“ No, l’ha
sentito lei, sentito lei perché ha sentito dei passi, no”
Nota: le famose foglie secche hanno messo sul
chi va là Milena, che ha svegliato Luciano.
Intervistatore : “e quindi all’inizio magari
dava l’impressione di una persona normale, tra virgolette”
“ No no no… io pensavo pensavo a un animale. Poi quando
compare questo, e sembrava
un gatto, correva da un cespuglio all’altro come un indemoniato, e era sempre più arrabbiato con la
faccia tutta contorta… e insomma era da vedere… la mia ragazza era sotto shock, non si muoveva
più ! Lui ha tirato
fuori un coltello… eh… insomma… non era, non era… non ci stava cercando per guardare, quello lì
ci voleva ammazzare.. quindi però… è una storia che bisogna
raccontarla dal vivo, perché in radio riesce male”.
Intervistatore : “ Tu non hai mai riconosciuto…
in qualcuno dei noti sospettati, quelli che sono noti nei processi, non hai
fatto un riconoscimento di questo genere”
“ Può
essere somigliante a qualcuno, però, come ha detto qualcuno, la prima cosa che perdi è il
viso. Quindi, io mi ricordo tutto quello che è successo, però il viso
ormai è andato.”
“Ci sono due identikit che sono su Google, puoi andare a
vederli, sono i due identikit, assieme a quello del Bardazzi. Il mio, è quello
in centro, quello di Milena,
che è quello più simile, più destra, puoi andarli a cercare
tranquillamente.”
“Sì, due deposizioni, la mia e quella di Milena, che poi sono
sparite… poi nel 94 ho chiamato la
(inudibile), ho detto dov’erano finite le deposizioni, e niente… e da lì
insomma… però ormai il processo era avanzato… e qualcuno si è messo di
traverso, non sono andato a Firenze… e basta”
Intervistatore : “non sei mai stato chiamato al
processo Pacciani”
“No, dovevo andare, ma qualcuno si è messo di traverso, non sono riuscito
ad andare”
Intervistatrice : “Ma
quando dici che qualcuno si è messo di traverso, Luciano… a che tipo di persona
ti riferisci, se non vuoi magari dire chi”
“E facile… i nomi non li faccio, però più avanti mi ha detto
vieni giù a Firenze, al processo… e dopo non ho più sentito niente, e il
processo era verso la fine, stavano condannando il Pacciani, quindi, chi si è
messo di traverso, tira tu le somme, facile”
L'intervistatore chiede della cicatrice sul collo, del soggetto visto da Bronzi :
“io quest’uomo l’ho visto a 10-12 metri, non l’ho visto vicino. Se poi aveva…
aveva una maglietta tipo, una piccola Polo, che nascondeva un po' il collo, sì
quelle col colletto, tipo camicia, quindi il collo era più nascosto… però dico
una cosa molto importante, che lui aveva le parti scoperte di pelle bianche, bianchissime. Sì la pelle… secondo me era la prima volta
che usciva, perché l’11 di agosto, che faceva un caldo bestiale, con maniche
corte aveva le braccia bianche, la Vespa pulita, il parabrezza pulito, tutto
bello… vestito bene, secondo me non usciva mai, quell’uomo lì”
“Non ha mai preso il sole. No ma solo ad andare in Vespa ti abbronzi”
NOTA : che avesse preso in prestito la Vespa ? O
ce l’aveva in “garage” e la usava raramente, e quella era una delle prime
uscite “di caccia”… uno che faceva un lavoro al chiuso, non certo un muratore.
Un ufficio, probabilmente, magari al Falciani…
Bronzi : “Scusatemi un
attimo, ricordatevi che la gente di peluria e capelli rossi spesso è bianca
come il latte”
“Sì, ma col sole si brucia”
Bronzi “Sì, ma infatti,
quello che ho visto io, cioè era vestito… certo non pesante, perché faceva
ancora caldo, però eh… ,mi ricordo giacca, pantaloni, probabilmente una maglia,
e essendo sbucato dalla parte bassa, dove ero io, io ero in alto, più in alto,
e comunque mi è venuto abbastanza vicino, per questo ho notato questa
bruciatura. Mi fece un terzo… a me, a noi, fece un mezzo interrogatorio, chi siete, venite qui
spesso, siete sposati, siete fidanzati. Una raffica di domande, che poi
mi costrinse, cioè già… il luogo non era proprio il massimo, e quindi per paura
io e mia moglie siamo andati via di corsa, spaccando anche la macchina, aperta e
chiusa parentesi, la povera frizione.”
Nota : a che titolo uno ti fa un interrogatorio
? Si vede che ci era abituato (CID)… gli interessava se “ritornavano”
(possibili future vittime), e se erano sposati/fidanzati !!! Il missionario in
azione… che punisce le coppiette che fanno l’amore prematrimoniale !!!
Vi pare che un semplice guardone chieda tutte
queste informazioni, a tu per tu con gli interlocutori ???
“Eh… lui aveva la pelle bianca, o faceva un lavoro dove rimaneva al coperto, oppure non
usciva mai, quindi… poteva essere benissimo una persona che non usciva
mai, usciva solo quando gli interessava. Eh, perché io sono dell’idea che lui
stava cercando qualcuno perché aveva già scritta la lettera… la lettera era già scritta… e lui cercava
una coppia che veniva da fuori, nascosta nel bosco, dove non venisse trovata, e
noi eravamo la coppia ideale, è quello, che penso”.
Sintesi perfetta, la riprenderò nel post successivo.
L’intervistatrice riporta
il discorso sul fatto che non l’hanno cercato a dovere.
“Almeno troviamolo, però lì, è a 500 metri dalla piazzola… e
io dico… uno che ci cerca per ucciderci… e io faccio denuncia, e nessuno… fa
niente. Ci voleva uccidere eh… quello è sicuro eh… guarda che non è uno scherzo,
ci cercava nel bosco e aveva un coltello, eh…”
“Ancora oggi… Milena è rimasta sotto shock e non si è più
ripresa, mi sa… ma, quell’uomo là sembrava una furia, una furia, aveva la faccia contorta, poi tutto in
un colpo, è ritornato normale. Ho visto due persone io, due persone in una… è quello che
non riesco a… una roba così non ho mai vista”.
“Adesso ti spiego, ti spiego tutto. Allora lui e sceso giù
dalla montagna, dalla collina, ci cercava da tutte le parti, e io a un certo
punto avevo lì Milena accucciata in piena crisi… mi sono alzato, e ho fatto un
grido, e lei mi ha tirato giù, per fortuna… e lui non ha neanche sentito… poi
lui è sceso, e sceso, è andato in strada… è saltato addosso alla macchina, l’ha riempita di impronte
digitali, ci ha girato intorno… e poi è sceso giù dalla collina dall’altra parte. Poi è tornato
su, e aveva in mano un coltello, e ci stava cercando nel bosco, con la,
con la… cogli occhi. A un certo punto ha guardato verso il nostro cespuglio, e io ho
detto cavoli… questo qua ci ha beccato. Milena era sotto shock e non si
muoveva più, e io ero ero in crisi… ho detto, se quello viene qua, ci ammazza
tutti e due. In quel momento
è arrivata una macchina. Quella macchina… tu devi farti un film… quando
passa la macchina… prima
della macchina era stravolto, passata la macchina era una persona normale…
è ritornato normale, come… come un incantesimo. Una roba… io non… so, guarda
una roba incredibile.”
Intervistatrice :
“Sicuramente un personaggio strano…. È il minimo che si possa dire”.
Nota : solo “strano” ??? Mi domando se
l’intervistatrice ha ascoltato questo drammatico racconto.
“Beh… o
c’erano due mostri”
L’intervistatrice chiede
“da dove l’ha preso questo coltello”
“No, lui quando è salito, è salito da sotto… verso la macchina da sotto, è spuntato
il coltello. Non so dove ce l’aveva. Ce l’aveva addosso”
“Lui l’ha tirato fuori dalla Vespa prima di salire sulla
collina, perché io ho
sentito il sedile della vespa chiudersi. Però…. uno che ci cerca con un
coltello in mano, ti vuole uccidere, eh… allora, a 500 metri dalla piazzola, dopo quattro settimane
ammazzano i francesi, ci sono due mostri ? O è uno, o sono due. C’è da
decidere…”
Perfetto, Luciano !
L’intervistatrice ipotizza che fosse un cercatore di funghi… (vedi nota in fondo)
“No no era un coltello per uccidere, era lungo 13 cm, era fatto tipo a baionetta.
No no andava proprio per uccidere, quello lì, non per tagliarli, uccidere.
Quindi, non lo so… è un coltello a due lame, a punta, lungo circa 13 cm con quello lì ci ammazzava, sicuro… sicuro…
al 100%. Dopo non so come andava… sicuramente ci avrebbe lasciato lì nel bosco
fino al buio e sarebbe tornato la sera”.
Come la famosa “baionetta”, descritta da
Hartnell al Lago Berryessa…
L’intervistatrice, di
nuovo (!) “Il minimo che possiamo dire è che non era una persona tranquilla, insomma,
questa persona.” Poi aggiunge “Magari gli inquirenti lo hanno identificato e
scartato, e noi non ne sappiamo niente”
“Eh no no, mi avrebbero chiamato” , "per riconoscerlo almeno" “Eh, per forza”
“Ma siccome che io, dai carabinieri, ho lasciato solo,
diciamo… una deposizione scritta, per venire poi chiamato a Firenze, e i
Carabinieri mi han detto quando ti chiamano, poi vedrai… racconterai tutto nei minimi
particolari, perché stavola lo prendiamo, hanno detto i Carabinieri…
stavolta lo prendiamo, e poi… più saputo niente.”
“Sai che te… per un anno… diciamo di trovarmelo dietro la
porta a casa, quando andavo a casa giravo largo, che me lo immaginavo che mi aspettava a casa.”
Vengono mostrati i 3
identikit.
“Io non li vedo, però li conosco. Quello a sinistra, è quello
del Bardazzi, quello al centro è il mio, ho sbagliato un po’ il mento. Quello più simile è quello di
destra. L’ha fatto Milena, ecco, quello lì è quasi giusto”
“Ci hanno preso uno alla volta, abbiamo fatto ognuno la nostra
deposizione, e ognuno il suo identikit, e mi sembra giusto, hanno fatto bene.”
“ Sarà stato alto 1,83… 90, forse più chili, 92-93, e niente, un po’ di pancetta appena appena,
ma molto agile,
perché… sembrava… una
scimmia, sulla collina, saltava di qua e di là proprio… senza problemi”
“Saranno state… le 15.30-16 del pomeriggio. 11/8/85. Allora,
alla sera c’era la stessa
luna dell’8 settembre, c’era la festa degli Hari Krishna, come c’era all’8 settembre. E
niente… ho visto quest’uomo con doppia personalità, e niente… avrei anche molte altre cose da
dire, ma bisogna spiegarle a voce proprio.”
Speriamo facciano un’altra puntata con Luciano,
muoio dalla curiosità…
“Bisogna raccontarla dall’inizio alla fine, perché non l’ho mai raccontata tutta la
storia. Tutta spezzettata, come adesso. Un po’ spezzettato non si riesce
a capire bene.”
“Faccio solo una domanda, quella che mi è rimasta per 39 anni,
ma se 4 settimane prima dei francesi, uno mi cerca nel bosco col coltello in
mano, sicuramente non voleva… salutarmi… quindi mi voleva ammazzare, cioè tutto
è passato sotto traccia, e noi l’abbiamo vista ‘sta persona, e non ho più
saputo niente.”
L’intervistatrice chiede
come l’ha saputo.
“Il telegiornale. Stavo cenando, e il telegiornale della sera,
quello lì delle 8 e mezza, delle 8, delle 20. Ha detto il mostro ha colpito a
Scopeti. Io sono… quasi
svengo, eh… pensando a quello che mi era successo”.
L’intervistatrice chiede
del luogo…
“Il luogo, se tu vieni da sotto, dal ponte, c’è bosco destra e
sinistra. Quando finisce
il bosco a sinistra, li è il posto. E’ l’ultimo pezzo di bosco, poi
cambia, cambia tutto. E’ a
500 metri dalla piazzola.”
L’intervistatrice, non
molto esperta, chiede della Cassia.
“Su quella collina lì, se tu vai giù di là, c’è il fiume e poi
la Cassia. Se tu vai su Google Map vai… parti da sotto, dal ponte e vai in su,
quando finisce il bosco a sinistra, è lì. 500 metri, 600 metri dalla
piazzola, non di più.
Interviene, per telefono, la Vecchione, che chiede come
mai solo il coltello.
“io penso che la pistola non ce l’avesse, penso. Lui era molto agitato perché,
secondo me, aveva scritto la lettera. E lui aveva fretta di trovare una coppia
che veniva da fuori, nascosta in un bosco, dove non la trovavano. Quando lui ci
ha visto entrare nel bosco, un uomo e una donna col plaid, lui ha bloccato la vespa, ha alzato
la sella, ha tirato fuori il coltello, secondo me, è salito sulla collina, e ci
ha preso alle spalle. Solo
che noi eravamo più bassi, e quindi gli siamo scappati, eh… tutto lì.
Noi eravamo la coppia perfetta. Se lui ci ammazzava, e poi di sera veniva lì, e
faceva tutto quello che voleva. Spostava la macchina, ci tagliava a pezzi, non
ci trovavano più. Pensa la Polizia e i Carabinieri che ci cercano dappertutto,
e noi eravamo in mezzo al bosco… in agosto.”
Un'altra ottima sintesi.
La Vecchione, sottovalutando
quella belva appena descritta da Luciano : “E’ che col coltello non avrebbe
potuto annientarvi, insieme.”
“Sì… l’avrebbe fatto tranquillamente. Perchè se ti trovava
dietro al cespuglio… Milena era sotto shock, era immobile… non si muoveva più.
E io non potevo lasciarla lì, quindi… mi sarei difeso con lui, ma sarei morto, perché lui era molto più forte
di me. “
Nota : pancetta… ma robusto (forte), come è
sempre stato descritto anche Zodiac (i testimoni parlavano di
addome prominente…)
“Non avevamo scampo. Ci trovava e non avevamo scampo, guardi…
l’abbiamo scampata per un pelo.”
Poi la Vecchione si
auto-avvita per formulare una semplice domanda, come “secondo te, poteva essere
un militare ? “ Ma arriva in soccorso l’intervistatrice : “Ecco, il modo in cui
lui si muoveva e si è comportato, ti ha ricordato qualcosa che hai visto al
servizio militare ?”
“Potrebbe…
potrebbe…. Sì… però… allora, lui è partito, secondo me aveva una scarica di
adrenalina che poi è diventata rabbia, e ha fatto tutta la scena anche in
strada, soprattutto questa faccia un po’ contorta. Solo alla fine, è ritornato
normale, sollo alla fine. Non
è che in strada ha cambiato, no… era sempre lui. Poi alla fine… quando è
passata la macchina in strada, che è stata l’unica macchina che è passata in
un’ora, non c’era nessuno in giro, eravamo solo noi, tre nel bosco, non c’era
nessuno, era deserto. Quindi, avrebbe anche potuto avere la pistola, ma io non l’ho vista. Io
posso dire quello che ho visto, non quello che non ho visto.”
“Posso dire una cosa. Io, di questo fatto mi ricordo tutto al
100%. Solo la faccia,
ormai è sfocata,
per quello non riesco più ad individuare una persona. Però, questo fatto
mi ha colpito talmente tanto, che io mi agito ancora al giorno d’oggi. Cioè io
poi ci sto male, forse voi non riuscite a capire, ma lì ho rischiato la vita io
e la mia ragazza”.
L’intervistatrice, per
l’ennesima volta, torna sui personaggi strani che
circolavano…
“Non era un guardone, ci voleva uccidere. Un guardone non fa
così. Io ho avuto a che
fare coi guardoni, tutta un’altra storia, non ha niente a che fare. “
L’intervistatrice,
indefessa, insiste che ci sono anche guardoni aggressivi.
“però… scolta… lui ci ha visto entrare, si arma e ci viene a
cercare. Cioè, si è armato
prima di entrare nel bosco.
Nota: “scolta”, come mi piacciono le espressioni
in dialetto, che spazzano via in un nanosecondo, elaborati fronzoli
intellettuali…
L’intervistatrice, questa volta è interessata alla tempistica della denuncia. “Tu, subito dopo che sei venuto a conoscenza del delitto di Scopeti, sei corso dai Carabinieri, o mi sbaglio ?”.
“No… eh… ho
dovuto convincere i miei, ho dovuto convincere Milena, ho dovuto
convincere i suoi. C’è
voluto, 3-4-5 giorni, per convincere a venire a depositare. Solo io
volevo andare, è stata dura.”
Nota: perfino Santucci, a Scopeti, non voleva
denunciare il delitto, l’ha convinto il padre.
“Lì nell’85 c’era un bosco molto curato, si camminava dentro benissimo,
c’erano piante, e cespugli
e basta, e foglie secche… le foglie secche che ci hanno fatto sentire quella persona…
eh… se no, non lo so come finiva… eh… io dormivo. Questa delle foglie che lo ha fregato, in
fondo. Lui è andato dalla parte di là della collina, eh… convinto di prenderci alle spalle, che eravamo
andati su, in alto, invece siamo rimasti bassi”
Poi arriva Corigliano, che in genere mi piace,
ma che in quest’occasione, sembra fare dei distinguo un po' troppo da criminologo. Corigliano, che penso sia solo perché è arrivato tardi, e non abbia
sentito una parola da Luciano… domanda, candido :
“Che cos’è che ti ha
colpito, Luciano, nel senso… perché, nel senso… questo soggetto… qual è stato l’atteggiamento che ti ha
spaventato ? Perché magari, vedi, vedere qualcuno che gira nella
boscaglia, con un coltello in mano, si magari può, diciamo lasciare un po’ di…
però, diciamo poteva essere anche, non lo so… qualcuno che magari ecco cercava
dei funghi, o
magari stava facendo”.
“No, ho già spiegato… l’ho spiegato prima… e vabbè… lui ci ha
visti entrare nel bosco, si è fermato con la Vespa, ha alzato una sella, ha
preso il coltello, forse anche la pistola, ma quello non l’ho vista, ma non
penso che c’aveva la pistola, però è salito”
Poi Corigliano, incredibilmente… ripete la
domanda.
“Cioè, cos’è che ti ha
spaventato più di tutto, cos’è che diciamo ti ha colpito più di tutto, Luciano
? ”
Luciano, evidentemente dotato di pazienza
infinita (è la virtù dei forti) :
” Quello che mi ha colpito, è che lui ci stava cercando, tanto
non si faceva né di far
rumore, ha fatto su un casino della Madonna, era… correva da un
cespuglio all’altro indemoniato, a mano a mano, andando avanti sulla collina, e
più scendeva, e più era
incazzato, e più diventava… secondo me aveva un’arma da fuoco,
sicuramente aveva in mente di farci fuori, questo guarda, non me lo toglie
nessuno dalla testa. Quindi lui era sotto adrenalina, e non trovandoci, gli
montava anche la rabbia. Aveva la faccia tutta contorta proprio come uno…
psicopatico, però… era
molto lucido, perché continuava a cercarci, e non mollava la presa eh ?
Veramente, e poi, come ho detto anche prima, quando è finita la collina, è
saltato in strada, è
volato contro la mia macchina, ha guardato dentro, ci ha girato intorno, è
sceso giù dall’altra parte… è sparito… è stato via cinque minuti, poi è tornato
su, ha battuto i pugni sulla macchina, sulla sinistra aveva il coltello,
e ci stava cercando con
gli occhi, e con lo sguardo, guardando il bosco, ci cercava. A un certo
punto ha notato il nostro cespuglio, e mi stava guardando, lui non mi vedeva. Quindi avevo la Milena
sotto shock, accucciata per terra, che non si muoveva più. E io ero là… eh…
non sapevo più che cosa fare, e lui mi guardava, con quella faccia tutta
contorta, con gli occhi
sbarrati, proprio sembrava un matto.”
Nota : potrebbe essere MOLTO importante chiedere
esattamente a Luciano se ha sempre impugnato il coltello con la sinistra (mancino ???), se ne è
sicuro, quando, e dove l’ha estratto. Dopo dirà che l’ha tirato fuori alla
fine, quando è tornato verso la macchina, dopo essere sparito per 5 minuti, ma
mi piacerebbe tornare su questo punto.
Corigliano descrive il tutto, un “frangente” :
“ Ma, senti una cosa,
scusa, Luciano, quando tu, diciamo, in questa…in questo frangente… eh… tu hai
pensato al Mostro di Firenze o hai pensato a un’aggressione”.
“No… MAI… MAI… MAI… no… se pensavo al Mostro di Firenze gli andavo addosso con la
macchina, l’avrei buttato per terra. Mai, solo verso il 15 di settembre,
quando ho sentito in TV, e lì… sono trasecolato, sono rimasto malissimo,
proprio… mamma mia… mi sono sentito male”
“Quando ho sentito degli Scopeti, mi è venuto un collasso.”
In quel MAI, gridato tre volte, c’è forse un
rimpianto, come ho letto da qualche suo commento su FB. Forse si rammarica di
non aver denunciato “l’aggressione” prima, ma quando è tornato a Brescia, era
un mese prima del delitto.
Luciano… sei una persona genuina, limpida,
cristallina; hai fatto, tu e Milena, una deposizione ed un identikit. Eri
disposto ad andare al processo, a Firenze, se ti avessero chiamato. Hai avuto
coraggio, pur sapendo che, con nome e cognome, avrebbe potuto aspettarti a casa
tua. Fossero tutti come te…
“Che poi… quando lui ci stava guardando nel bosco, che poi è
passata la macchina, e lui è cambiato di personalità completamente, è tornato
normale, ecco… ti devi immaginare una persona che guarda verso il tuo
cespuglio, verso di te, col coltello in mano, con gli occhi fuori dalla testa, con le mani appoggiate alla mia
macchina… passa una macchina… e lui diventa normale. Cioè… in un secondo
ha cambiato completamente personalità, è tornato una persona che, se incontravi per strada, era
uno qualsiasi. Ho visto due personalità… è quello che ha colpito di più,
quando lui era mostro, che ci stava cercando col coltello, e quando poi, in
strada, ha camminato, è andato a prendere la sua Vespa, era una persona
normale. E’ quello lì… insomma… bisognava esserci… bisognava esserci, mamma
mia.”
Nota: lo psicopatico, in un attimo ha indossato
di nuovo la sua maschera abituale ! Tipica, degli psicopatici, questa capacità
di fare uno switch interiore, e tornare a mostrare agli altri la faccia di
tutti i giorni. Fin da piccoli, imparano a studiare gli altri, e a copiare
qualsiasi espressione, pur non provando assolutamente nulla, dentro.
“Lui quando
è arrivato alla Vespa, io avevo preso la macchina, e mi ero portato ad una
trentina di metri, e lui è rimasto di spalle verso di me, con la sella
alzata, e con le mani dentro, nel vano della Vespa. E’ rimasto lì cinque minuti. E io per 5
minuti non mi sono mai mosso, e la Milena mi diceva andiamo via, andiamo via…
ho paura, andiamo via, e lui è rimasto lì e non si muoveva… e io ero lì e non
passava mai nessuno, era deserta la via, via degli Scopeti era deserta. Poi quando lui è ripartito… lui
si è girato, perché arrivava da San Casciano, poi si è girato ed è
tornato verso San Casciano. Però, andava talmente piano, e mi toccava fermarmi,
perché sennò gli andavo addosso, io ero dietro di lui 10 metri, e poi Milena diceva andiamo via,
andiamo via, eh io ero lì, insomma… titubante… non sapevo cosa fare, allora poi
l’ho sorpassato piano piano, Milena
si è messa in gionocchio sul sedile, e l’ha guardato in faccia, a pochi metri.
Quindi lei l’ha visto
molto meglio, molto bene, e l’ha guardato, anche lei era sotto shock,
eh… lei non connetteva più niente… era era arrabbiatissima, era fuori di testa.
Guarda è stata proprio una giornata incredibile, ad un certo punto siamo rimasti
lì davanti a lui, poi lui si è fermato, e noi siamo andati, siamo andati alla
villa. Quindi anche tu devi vedere noi davanti a lui, con la Milena
inginocchiata sul sedile, con le mani sull’alto del sedile, che lo guardava con
gli occhi fuori di testa, lo guardava… e lui impassibile eh ? Impassibile, come se neanche ci
fossimo… finta di niente, però intanto continuava a rallentare, era
quasi fermo”
Corigliano e la distonia…
“Francamente, quello che
mi risulta distonico, è un’aggressione in pieno giorno, con diciamo, un’arma
bianca.”
“ Mi ricordo tutto, di lui. Era alto circa 1,83-1,85, era robusto, ma non grasso, un po’ di addome prominente,
ma poco, molto agile,
e niente, è così, era vestito,
diciamo abbastanza da un cinquantenne, bene, abbastanza bene, pantaloni
di lino, una maglietta tipo Lacoste, un paio di scarpe, la Vespa nuova, e
niente, volevo solo aggiungere una cosa, che a volte si parla del mostro, come
uno che va… ha le sue, il suo modus operandi perfetto. Quest’uomo è uno
psicopatico. Lui, come avevo già detto all’inizio, sicuramente aveva già
scritto la lettera. E’ andato a vedere vicino alla Villa, se c’era qualcosa da
andare a trovare alla sera, e ha visto noi entrare nel bosco, e ha rischiato. Secondo me, io
la vedo così, poi ognuno pensa come vuole, naturalmente, però che sia una persona
perfetta, secondo me è sbagliato tutto. Oh è il mio pensiero, tutto lì,
eh. Questo qua era psicopatico, la doppia personalità, e niente, così volevo
dire. Perché è sempre cambiato eh ? A parte l’orario, se l’orario era avanti di 5-6 ore eh ? Era tutto
perfetto, era tutto perfetto, perciò , non so.”
“ Io vi lascio solo pensare che 4 settimane prima dei
Francesi, uno ti cerca nel bosco, col coltello, e dopo 4 settimane muoiono due
ragazzi come noi a 5-600 metri. Insomma… sono coincidenze… con una persona che,
sul lato fisico eh, e anche psicologico, diciamo combacia benissimo col mostro.
Poi… non so… più di così, manca solo il nome.
Già, Luciano, manca solo il nome, alla tua
descrizione.
Notate l’addome prominente, descritto numerose
volte anche con Zodiac, assieme al robusto. Certo, non ci siamo con l’altezza,
ma riprenderò il discorso nel prossimo post.
Sul “persona perfetta”, credo di interpretare il pensiero di Luciano, intendendo che si descrive sempre il MdF come un lucido programmatore (luna, ricognizione dei luoghi etc.), ed è vero. Escissioni asettiche, fredde, etc. etc.
Quello che solo le vittime hanno visto, purtroppo, è che
quando agisce, quando uccide, è una belva umana ! Uno col viso contorto, gli occhi stralunati. Un gatto, una scimmia, un demonio. Uno che trapassa col
coltello lo sterno della Pettini e di JMK. Una furia omicida, inarrestabile.
Grazie alla testimonianza di Luciano, abbiamo
avuto l’occasione, come in un film, magicamente retrodatato nel tempo, di
vederlo in azione quando sta per uccidere !
Come dice Luciano, se li avesse uccisi 5-6 ore
dopo, per i “criminologi” sarebbe stato il classico delitto del MdF, e avremmo
avuto su Wikipedia i nomi di Luciano, e di Milena, accostati all’ultimo atto
della vicenda.
Ha agito di giorno, è vero (come qualcun altro prima di lui...), ma quella targa BS (“stranieri” !) e quella coppietta che si apparta a qualche centinaio di metri da casa sua, era un’occasione troppo ghiotta, da lasciar perdere. Non sapeva, allora, che avrebbe avuto un’identica opportunità, ancora a Scopeti (!), solo 4 settimane dopo…
P.S. A proposito dei funghi...
non me ne intendo, ma in un sito ho trovato
quali funghi si trovano nelle varie stagioni. Limitatamente all'estate :
"Agosto non sarebbe uno
dei mesi adatti ai funghi. Stando alle massime popolari, infatti, come gli
esperti sanno, possiamo pensare al mese delle vacanze, come ad un periodo di
riposo dalla raccolta. In realtà chi conosce davvero i funghi sottolinea
l'importanza di controllare bene, in alta quota vicino ai pini, dopo le giornate di pioggia, la
presenza di pregiati porcini neri.
A settembre la raccolta
di funghi si fa più ricca che mai. In questo mese si trovano:
porcini, steccherini, russole e cantarelli. Verso fine mese è tempo di
raccogliere, infine, anche i sanguinelli. Questi ultimi si possono trovare
soprattutto nelle pinete."
Quindi piantiamola con questo ipotetico cercatore di funghi, armato con un coltello da 13 cm... Ad agosto i cercatori di funghi non ci sono. Secco, caldo, non aveva piovuto. A settembre invece (delitto degli Scopeti), i cercatori di funghi sono frequenti, non per niente i corpi di Nadine e JMK sono stati scoperti da Santucci, un cercatore di funghi.
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