Lontano dal Mugello

Ritorno sugli orari dei delitti del Mugello, 1974 e 1984.

Ho già trattato la materia in questo post, ma ci ritorno, perché sono considerazioni, secondo me, di importanza capitale. Valerio Scrivo, nel suo libro “Occhio Ragazzi” riporta le parole di Stuart Kind, il “padre” del Geographical Profiling, e le sue geniali intuizioni sugli orari dei delitti. Scrivo non riporta le esatte parole di Kind... ma quello che crede di aver capito che Kind intendesse... peccato che Kind intendeva l'esatto contrario ! Ecco "il rissunto" che Scrivo fa, del pensiero di Kind:
 

“Kind presume che l’assassino agisca al pari di un rifornitore verso i propri clienti. Reputa che dovrebbe trovarsi in un posto centrale, in grado di consentirgli di poter raggiungere agevolmente tutte le sue mete. Ma non si limita a questo, studia anche le ore in cui si consumano gli agguati, ritenendo che quanto più avvengano a notte fonda tanto più debbano essere distanti dal luogo di residenza dell’assassino. Viceversa, gli attacchi in prossimità dell’alba dovrebbero avvenire più vicino alla sua abitazione. Infatti, nel ragionamento di Kind, il suo rientro a casa deve essere sempre e comunque protetto dall’oscurità.”

 

Il termine “notte fonda” è quello che genera confusione. Notte fonda non vuol dire “più tardi”, ma presto (!), perché l’altro termine di paragone è “in prossimità dell’alba”, che chiaramente viene dopo.

Secondo lui, Kind dice che i delitti commessi tardi (in prossimità dell'alba), sono distanti dalla residenza dell'assassino, e quelli commessi presto (a notte fonda) sono vicini alla residenza dell'assassino. Sta interpretando esattamente al contrario quello che voleva dire Kind ! Le parole di Kind sono molto più chiare su questo punto. Qui potete scaricare l'articolo originale di Kind, una pietra miliare nel GP. Non mi pare ci possano essere dubbi.

 

“If the killer seeks his victims wherever he can find them and then returns to his base as quickly as possible, he will have the tendency to attack later in the day the closer he is to base. The reason for this tendency is to minimize the risk of being held up on the way home should the crime be swiftly discovered.”


“Se l’assassino cerca le sue vittime ovunque riesca trovarle e poi ritorna alla sua base il più rapidamente possibile, avrà la tendenza ad attaccare tanto più tardi nella giornata, quanto più è vicino a casa. La ragione per questa tendenza è minimizzare il rischio di essere fermato sulla via del ritorno a casa, nel caso il crimine venga scoperto rapidamente “

 

Altrove, non in questo articolo, ribadisce (e potete verificare qui il riassunto che ne fa un giornalista del “The Guardian”)  :

 

“Il SK ha bisogno dell’oscurità, e cerca di sviare le indagini sul luogo della sua residenza. I crimini commessi la sera presto sono più lontani da casa, mentre quelli commessi ad ora tarda sono più vicini a casa.”

 

Il SK, infatti, deve andare, colpire, e tornare. Se decide di colpire lontano da casa, è obbligato a muoversi presto, e ad essere sulla scena del crimine presto, per poter ritornare a casa ancora col buio. Se decide di colpire vicino a casa, può scegliere l’orario, ma in genere tenderà a colpire più tardi, perchè ci sono meno macchine in giro.

Ci sono altre importanti considerazioni, che ho esposto nel precedente post, sulla vittimologia e lo stato di famiglia del SK.

Riassumo brevemente, le coppiette tendono ad appartarsi proprio tra le 23 e le 24, l’ora “tipica” dei delitti del MdF, o più presto. Non a notte inoltrata, non dopo l’1.00, per l’allarme sociale: i genitori raccomandavano di tornare presto, quando addirittura non cedevano la casa ai figli. C’erano ovviamente le eccezioni, coppiette che si appartavano ad ora veramente inoltrata, ma il SK non ha mai colpito dall’1.00 in poi, come mai ?

Di sicuro trovava occasioni, ben più numerose, prima di quell’ora, ma nessuna eccezione alla regola del “mai dopo la mezzanotte”. Secondo me era perché aveva una famiglia, e giustificare alla moglie un ritorno a casa poco dopo la mezzanotte, tipo “sono stato al bar”, era molto più facile che alle 4.00 di notte.

Se avessimo avuto degli omicidi commessi, diciamo, dopo le 2.00, sarebbe stato logico ipotizzare che il SK vivesse da solo, ma il fatto che ciò non si sia mai verificato, induce a pensare che avesse una famiglia.

 

Scrivo analizza, nella tabella successiva, l’orario dei vari delitti, i riquadri in blu e rosso sono miei, per evidenziare che i due delitti del Mugello (in rosso) sono stati i più precoci, come orario. Il bello è che Scrivo stesso fa questa tabella !

 


Leggiamo l’ipotetico dialogo che Scrivo fa fare ad Andrea, il Socrate dell’occasione, e Federico (che alludesse a Sandro Federico ?), l’amico un po’ meno dotato, che gli fa da spalla.

 

ANDREA: Come vedi l’SI colpisce sempre in un orario ben oltre il crepuscolo. Ovviamente per una sua maggior sicurezza.

FEDERICO: Tranne nel 1984, un po’ troppo presto, secondo te.

ANDREA: Se ipotizziamo che egli dalla base esce intorno alle 21:00/21:30 per arrivare sulle relative Scene del Crimine, ponendo tale base nel Mugello, i tempi ci sono. Egli non colpirà mai prima di tale orario, né prima delle 22:00.

FEDERICO: A Rabatta, nel 1974, agisce però fra le 21:15 e le 24. Un arco di tempo un po’ troppo lungo. Questo come te lo spieghi? È in contraddizione con quello che hai appena detto.

ANDREA: In effetti Rabatta rappresenta un’eccezione poiché essendo nel Mugello il delitto semmai sarebbe dovuto avvenire intorno alle 21:30, come nel 1984. In verità, anche questo delitto potrebbe benissimo essere avvenuto intorno a quell’ora. Come ben sai, stabilire l’ora del decesso è sempre una cosa molto complessa per i medici legali. Comunque analizzeremo più dettagliatamente la questione più tardi.

 

ALT ! Fermi tutti ! Scrivo dice che il SK colpisce ben oltre il crepuscolo, di solito, OK ? Però inizia a vacillare, e contraddirsi… il 1984 è un po’ troppo presto…

Poi la capitolazione finale: anche Rabatta rappresenta un’eccezione, e il delitto potrebbe benissimo essere avvenuto a quell’ora, le 21.30 ! Conclusione ? Secondo Scrivo entrambi i delitti potrebbero essere avvenuti verso le 21.30 ! 

Se riguardate la tabella, infatti, i due delitti commessi più presto degli altri, dentro ai riquadri rossi, sono proprio quelli del Mugello. E allora come la mettiamo con le parole di Stuart Kind ? Proprio i due delitti del Mugello, e solo quelli (!!!), sono stati commessi presto.
Per Scrivo i due delitti del Mugello sono stati commessi presto perché il SK abitava lì, gli era più comodo, in sostanza, sta dimenticando completamente le osservazioni di Kind ! Dato che, come dice Scrivo stesso, il SK colpiva “ben oltre il crepuscolo”, cioè la sua ora ottimale era fra le 23 e le 24, i due delitti del Mugello sono stati commessi presto, per il semplice motivo che il SK doveva tornare a casa: il Mugello era lontano !

Se il SK abitasse veramente nel Mugello, seguendo la teoria di Kind, visto che abita lontano, avrebbe dovuto colpire presto soprattutto a Baccaiano o Scopeti, ma anche a Giogoli o Scandicci, invece, guarda caso, commessi presto sono stati proprio (e solo) gli omicidi nel Mugello...

Se il lettore avesse ancora qualche dubbio, Kind intendeva che il SK colpisce PRESTO se abita LONTANO da qual luogo, viceversa colpisce TARDI vicino a casa sua.

Con una metafora calcistica, si potrebbe concludere : Stuart Kind 1 , Valerio Scrivo 0, palla al centro. Stesso discorso vale per i seguaci del “Rosso del Mugello”, Stuart Kind 1, Paolo Cochi 0. Bye bye Mugello...
Una frecciatina anche a Manieri... anche se non condivido la sua ricostruzione, secondo la quale a Scopeti il MdF colpì alle prime luci dell'alba. Involontariamente, Manieri fornisce un bell'assist alla teoria di Amicone, secondo la quale un noto soggetto abitava a soli 300 metri dal delitto... TARDI = VICINO A CASA , diceva Kind...

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