Nel caso di Garlasco spesso ci si meraviglia come mai certe impronte non vengano trovate, ovviamente ammesso che siano state cercate.
In particolare, per quanto riguarda Stasi, si trovano veramente poche impronte nella casa. Che siate colpevolisti o innocentisti, questo fatto crea grossi problemi ! Se Stasi è l’assassino, come mai non lascia impronte ? Se Stasi è innocente, idem, per esempio, sul pomello della porta a soffietto che dice di aver maneggiato ripetutamente o sulla maniglia della porta che dà al box, che dice di aver aperto.
Io penso che Stasi sia colpevole, e non mi spiego come
possano non esserci impronte sue su quel benedetto pomello… che abbia usato dei
guanti ? Ma le sue mani erano insanguinate, ha lasciato chiare impronte di dita
sulla spalla del pigiama di Chiara. Che abbia aperto la porta usando uno
strumento ? Mi pare poco probabile, che abbia ripulito il pomello ? Potrebbe
essere, ma mancano le sue impronte un po’ dappertutto, tranne che sul dispenser
e sulla cannuccia dell’estathè ! Sembra quasi che Stasi non abbia vissuto nella casa di Chiara, un
fantasma…
Il fatto è che a volte non si trovano impronte in un punto
toccato dal soggetto ! Armando Palmegiani fa un’esempio illuminante, in
proposito. Ci fu un omicidio, e la casa era munita di videocamere. Si vede l’assassino
che, uscendo, spegne la luce, premendo l’interruttore e gira la maniglia della
porta di casa. I CC, eccitati, si precipitano sulla SDC a rilevare le impronte
su pulsante e maniglia, due superfici ottime, per il rilevamento delle impronte…
nulla !
In un video uno youtuber, quello “fissato” sul guanto
ritrovato in giardino, per capirsi… fa notare il “mistero” delle mancate
impronte di Stasi un po’ dappertutto e Salvatore Spitaleri liquida il tutto con
un: “non vuol dire niente”.
Mi sono incuriosito e ho cercato qualche risposta, ed ecco
cosa ho trovato nel manuale del NYPD: “Latent Print Processing”.
Elenca dieci possibili cause, per cui non vengono trovate impronte latenti, evidenziazioni in giallo mie.
MOTIVI PER CUI LE IMPRONTE LATENTI NON SONO SEMPRE TROVATE SULLE SCENE
Le impronte latenti non vengono facilmente lasciate su o in una superficie. Non
ne consegue che, se una persona tocca una superficie, lascerà automaticamente
un’impronta latente.
Considerare i seguenti motivi.
1. Alcune persone non sudano e, pertanto, non secernono fluidi corporei dai pori della pelle, il che talvolta è necessario per lasciare
i disegni delle creste di attrito su o in una superficie.
2. Alcune superfici non sono favorevoli alle impronte latenti. Per esempio: superfici puntinate (la maggior parte delle casseforti ha questa finitura), cuoio a grana o alcuni oggetti in plastica, impugnature di pistole incise, ecc. In alcune istanze, i dettagli delle creste possono essere rilevati a occhio nudo su questi articoli. Tuttavia, a un esame più attento con una lente d’ingrandimento per impronte digitali, le caratteristiche delle creste non sono distinte in quanto sono ostruite dal disegno della superficie. Quando un investigatore è in dubbio se una superficie sia o meno favorevole alle impronte latenti dovrebbe:
a. trattare un’area “defilata” della superficie e, se non vi compare alcuna impronta latente; allora l’area dovrebbe essere pulita.
b. apporre la propria impronta sull’area “defilata”. Se dopo aver trattato la superficie compare la propria impronta, la superficie dovrebbe essere considerata favorevole alle impronte latenti e a questo punto la propria impronta dovrebbe essere rimossa dall’area “defilata”.
3.
Il tempo atmosferico ha un effetto sulle
impronte latenti.
a. la luce solare e il calore asciugheranno le secrezioni lasciate su o in una superficie.
b. il freddo impedisce la
sudorazione, pertanto si verifica poca o nessuna secrezione.
c. le impronte
latenti su una superficie gelano (la traspirazione è al 99% acqua) quando la
temperatura è approssimativamente di 32°F o inferiore. Se una superficie è
abbastanza fredda da congelare le impronte, è meglio riscaldare gradualmente l’articolo
fino alla temperatura ambiente prima di trattarlo.
4.
Polvere e sporco influenzano le impronte latenti. Queste
sostanze possono:
a. seccare le mani e le dita, non lasciando alcun mezzo per trasferire
le impronte delle creste di attrito su o in una superficie.
b. riempire i
solchi tra le creste di attrito, con il risultato di un’impronta priva di
dettagli delle creste.
5.
I liquidi e l’umidità possono far diventare le secrezioni troppo
acquose, distorcendo così l’impronta latente. Tuttavia, l’acqua di solito non danneggerà
un’impronta latente che è stata posta su o in una superficie prima che l’articolo
diventasse bagnato. Per esempio: un bicchiere da bere che era asciutto quando è
stato maneggiato e successivamente è diventato umido per condensazione
conserverà ordinariamente le impronte sulla sua superficie.
NOTA: Svuotare
il bicchiere se possibile e lasciarlo asciugare a temperatura ambiente prima di
tentare di trattarlo per impronte latenti. Un altro esempio è un veicolo che è
stato toccato prima di essere esposto a pioggia, neve o nevischio. Questo
veicolo può conservare impronte latenti perché l’umidità prodotta normalmente
non
distruggerà le impronte latenti esistenti. Tuttavia, prima di trattare la
superficie del veicolo, portarlo in un’area calda e asciutta (temperatura
ambiente) e lasciarlo asciugare completamente. Se ciò non è possibile, il
veicolo deve essere messo al sicuro finché condizioni meteorologiche più
asciutte non consentano il trattamento.
6.
La dimensione della superficie può essere un
fattore che influenza l’impronta latente.
7.
Per esempio: un’area di superficie più piccola
della testa di una puntina da disegno di solito non contiene abbastanza
caratteristiche dattiloscopiche per l’identificazione.
8.
La sovrapposizione di più impronte latenti (una sopra l’altra)
è di solito di nessun valore. Le sovrapposizioni si trovano su superfici usate
costantemente come pomelli, maniglie, telefoni e altre superfici e/o oggetti
molto usati. Le sovrapposizioni possono accumularsi su una superficie nel corso
del tempo. L’identificazione dell’impronta sovrapposta è difficile perché le
caratteristiche delle creste si incrociano e non sono distinte.
9.
Le coperture per le mani possono impedire a un
individuo di depositare le sue impronte su una superficie. Guanti, calzini, camicie a maniche lunghe,
bende, spray plastico, smalto per unghie, ecc., sono considerati coperture per
le mani; impediscono alle
creste di attrito di venire a diretto contatto con una superficie lasciando
solo impronte di tessuto, pelle o altri segni senza creste.
10. La pressione o il movimento possono risultare in un’impronta distorta su una superficie. Troppa pressione applicata a una superficie farà sì che le creste di attrito si allarghino, distorcendo le loro caratteristiche, mentre il movimento durante il contatto con una superficie può causare lo “sbavamento” dell’impronta latente.
Secondo me quattro punti potrebbero
fare al caso nostro:
1) Stasi potrebbe sudare poco ! E’
stato dipinto come un “freddo” assassino dagli occhi di ghiaccio… e sotto sotto
potrebbero averci indovinato ! Personalmente penso che sia uno psicopatico… e
questi soggetti possono commettere atti di inaudita ferocia senza battere
ciglio. Nell’omicidio è evidente una rabbia incontrollata, ma ripenso alle
parole di Robert Hare, uno dei più grandi specialisti della psicopatia: “Possono
squartare la vittima come se stessero trinciando un tacchino per il 4 luglio”.
2) Sul pomello della porta a soffietto
ci sono varie impronte sovrapposte, alla fine diventa una specie di budino
indecifrabile.
3) Forse ha usato dei guanti, ma c'è da notare che se si ipotizza che sia andato in bagno a lavarsi le mani, vuol dire che erano insanguinate, MA... è andato in bagno DOPO aver aperto la porta a soffietto per gettare Chiara sulle scale ! Se erano insanguinate quando è andato in bagno, per lavarsele, erano insanguinate anche prima, quando ha aperto la porta a soffietto, quindi niente guanti...
4) Sul pomello della porta a
soffietto Stasi stesso dice di aver spinto varie volte, da destra a sinistra
con forza (pensava si aprisse a scorrimento). L’eccessiva pressione può contribuire a rendere irriconoscibili le impronte, così come il movimento di
strisciamento.
In sostanza possono esserci varie cause, per cui non troviamo impronte di Stasi, indipendentemente se sia entrato da assassino o abbia “raccontato” di esserci entrato, da scopritore. Anche sulla maniglia della porta d’entrata non ci sono impronte sue, hanno trovato quelle di Marco Poggi, ma a meno che non pensiate che sia lui l’assassino… l’omicida (Stasi o chi per lui) sembra essersi letteralmente volatilizzato.
In conclusione, se trovo delle impronte ok, ma se non trovo delle impronte, non vuol dire che il soggetto non abbia toccato quell’oggetto, o quella superficie. In sostanza la rilevazione delle impronte ha molti falsi negativi.

Nessun commento:
Posta un commento
Commento in attesa di approvazione