Veniamo alla terza ed ultima
parte del famigerato documento Word di Heuermann (RH).
RH, che pianificava tutto nei
minimi dettagli, ha perfino studiato due libri di John Douglas, il famoso
profiler dell’FBI che ha, in pratica, inventato il “criminal profiling”. I
libri sono: il famoso “Mind Hunter”, nella prima edizione tascabile del 1996
(!), e “The Cases That Haunt Us” del 2001.
Ovviamente l’ha fatto non per
pura sete di conoscenza… e neanche per capire meglio sé stesso… ma unicamente
allo scopo di trovare spunti per evitare di essere catturato.
Il profiler cerca di entrare
nella mente dell’assassino, ma anche l’assassino studia la mente del profiler…
si tiene al corrente del progresso delle indagini, addirittura RH consultava
online articoli sulle nuove metodiche per rintracciare le chiamate tramite
telefonino, anche se questo era uno dei tipi usa e getta. L’eterna sfida fra
guardie e ladri o una macabra caccia del gatto al topo, ma bisogna vedere chi è
il gatto…
Nelle prime due parti ho
esaminato le numerosissime voci di quello che potremmo chiamare “Il
prontuario del Serial Killer”, autore Rex Andrew Heuermann… questa terza
parte la riservo all’esame della breve sezione “Notes” del documento di RH.
Inizio col riportare l’analisi
che ne fanno gli inquirenti, nel loro “BAIL APPLICATION” (Richiesta di Cauzione)
del 6/6/2024. Per non confondere, il documento ufficiale degli inquirenti è in
blu, e le evidenziazioni in giallo sono mie. Le mie considerazioni/note in rosso
o in nero.
Infine, il documento sul computer portatile di
Heuermann include una sezione "NOTE" (vedi immagine incorporata di
seguito):
Le indagini fino ad
oggi hanno consentito di stabilire la fonte di queste note, vale a dire il
libro tascabile Mind
Hunter scritto da John Douglas, 8 in particolare la prima edizione
pubblicata nel 1996, riguardante la profilazione criminale dei serial killer.
Ad esempio, la sezione “NOTE” del Documento include la seguente notazione:
La pagina 162 di
detto libro fa effettivamente riferimento alla sostituzione sessuale (cioè alla
penetrazione con un oggetto) poiché Douglas descrive la “piuttosto orribile
mutilazione sessuale e la masturbazione sul corpo [della vittima], ma senza
rapporto sessuale. Le penetrazioni con l’ombrello e la penna erano atti di
sostituzione sessuale”. A pagina 163, Douglas ritiene che l’autore di un simile
crimine, cioè la sostituzione sessuale, sarebbe un killer “disorganizzato” che
sarebbe “compulsivo” e forse “vivrebbe con i suoi genitori”. Di conseguenza,
questa notazione contenuta nel documento è coerente con il libro summenzionato per
numero di pagine e argomento.
8 John Douglas è un
agente speciale e profiler in pensione dell'FBI, che ha trascorso oltre 25 anni
nell'Unità di analisi comportamentale dell'FBI. Durante la sua permanenza
nell'FBI, Douglas ha intervistato oltre una dozzina di serial killer e altri
autori di reati sessuali violenti, il che ha portato a numerose pubblicazioni,
tra cui il libro "Mind Hunter".
La sezione “NOTE”
del Documento include anche la seguente annotazione:
A pagina 175 della
prima edizione del libro “Mind Hunter”, Douglas descrive le urla di una donna e
poco dopo come la gola della donna fosse stata tagliata e il suo corpo nudo
mutilato. Douglas afferma inoltre, a pagina 175 di detto libro, che la mutilazione
è un segno di “tipo di personalità disorganizzato”. Di conseguenza, questa
notazione contenuta nel documento è ancora una volta coerente con il libro
summenzionato per numero di pagine e argomento. La sezione “NOTE” del Documento contiene anche la seguente annotazione:
A pagina 19 di
detto libro, Douglas nota che mentre era ancora all'FBI, consigliava sempre ai
suoi agenti: "[se] vuoi capire l'artista (l'autore del reato), devi
guardare il dipinto (la vittima ). Abbiamo esaminato molti 'dipinti' nel corso
degli anni e parlato a lungo con gli 'artisti' più 'compiuti'”. Di conseguenza,
la nota sopra, contenuta nel computer portatile di Heuermann, per “guardare il
dipinto”, punta ancora una volta al suddetto libro come fonte del commento di
Heuermann. Infine, anche le altre notazioni contenute nel Documento di
Pianificazione di HK, ovvero “SPERO NEL MOMENTO”, “COPERTURA”, “SINDROME DI
STOCCOLMA”,9 “THE MORE YOU DO THE MORE CLUS YOU DARE” sono contenute ciascuna
nel suddetto libro, tuttE lo indicano come la fonte delle notazioni di
Heuermann.
La sindrome di
Stoccolma è una condizione psicologica che spiega perché le vittime o gli ostaggi
possono talvolta sviluppare un legame psicologico o empatia per il loro
rapitore o aggressore.
Quanto sopra è
corroborato, in parte, dal possesso da parte di Heuermann di altri libri sui
serial killer scritti da John Douglas. Durante l'esecuzione del mandato di
perquisizione iniziale nel luglio 2023 presso TARGET RESIDENCE (casa di
RH) la Task Force ha osservato che Heuermann
possedeva, nel suo ufficio di casa, il libro intitolato "The Cases That
Haunt Us" (vedi immagine incorporata di seguito), che delinea i fatti, le
prove, e vittimologia di diversi importanti casi di omicidio seriale.
Fin qui l’eccezionale esame che
fanno gli inquirenti, volto soprattutto a dimostrare che le note di RH
derivavano dalla lettura del libro di Douglas. Vorrei aggiungere qualche nota
psicologica sul perché RH abbia studiato a fondo il libro di Douglas.
Inizio col dire, che quel libro è
uno dei miei preferiti ! Devo preoccuparmi ? Nel blog ci sono ben tre post che
riguardano il libro, se volete cercarli basta che clicchiate, a destra,
sull’etichetta “Perle di saggezza”.
In particolare, nel primo dei tre post, pubblicato l’8 gennaio di
quest’anno, analizzavo una frase di Douglas che RH ha riportato quasi per
intero !
RH riporta, nel suo documento:
THE MORE YOU DO THE MORE CLUES YOU GIVE
Questa nota riassume l’intero “studio”
che RH fa, del libro di Douglas. Douglas è un cacciatore… “Mind Hunter”, cerca
di penetrare nella mente dell’assassino, per dargli la caccia, studiandone il
comportamento. La “preda”, il SK, che a sua volta è un cacciatore, di rimando
studia la mente del profiler, vuole capire quali deduzioni trae, il profiler,
dai comportamenti del SK, per evitarli, o addirittura fare esattamente
l’opposto, per sviarlo ! Questa “lotta” fra guardie e ladri, questa partita a
scacchi giocata sulle pelle delle vittime, si riassume in un paio di pagine.
A pag. 18 Douglas scrive:
“Sometimes, the only way to catch them is to learn how
to think like they do. “
“For another, no matter how much the criminal thinks
he knows, the more he does
to try to evade detection or throw us off the track, the more behavioral clues he’s going to give us to work
with.”
“As Sir Arthur Conan Doyle had Sherlock Holmes say
many decades ago, “Singularity is almost invariably a clue. The more
featureless and commonplace a crime is, the more difficult it is to bring it
home.”
Tradotto:
“A volte, l’unico modo per
catturarli è imparare a pensare come loro”.
“Dall'altro, non importa
quanto il criminale pensi di sapere, quanto più fa per cercare di eludere il
rilevamento o portarci fuori strada, tanti più indizi comportamentali ci darà su cui lavorare.”
“Come Sir Arthur Conan Doyle fece
dire a Sherlock Holmes molti decenni fa, “La singolarità è quasi
invariabilmente un indizio. Quanto più un crimine è informe e banale,
tanto più difficile è venirne a capo”.
Douglas ripete il concetto a pag. 271:
“As in so many other cases, the more an offender does at a scene, even
if it’s an attempt to throw the police off the scent, the more clues and behavioral
evidence he gives
you to work with.”
“Come in tanti altri casi, più
l'autore del reato fa
sulla scena, anche se è un tentativo di depistare la polizia, più indizi e prove
comportamentali ti dà
con cui lavorare.”
Rh prende nota… più cose fa sulla
SDC, più indizi dà, bisogna cercare di rendere la SDC banale, per evitare la
cattura.
Poi, forse, non ha applicato alla
lettera, il “suggerimento” indiretto di Douglas, che si potrebbe riassumere con
un “Keep it simple, stupid”, quando decide di usare due DS (Dump Site, luoghi
di sepoltura) diversi, per le tre vittime seppellite a Manorville: Costilla,
Mack e Taylor.
Nel DS-1 seppellisce i “corpi”, e
nel DS-2 le parti che potevano portare all’identificazione delle vittime:
cranio, mani (braccia) ed eventuali parti con tatuaggi.
Facendo questo, ha ottenuto senza
dubbio un grosso vantaggio, le vittime vennero identificate 8-10 anni dopo (!),
ma ha raddoppiato la possibilità di essere visto e/o intercettato dalla
polizia. Diciamo che dopo un’attenta valutazione del rapporto costi/benefici…
ha deciso che il gioco valeva la candela, ed utilizzare due DS, anziché uno
solo.
A pag. 19 Douglas aggiunge:
“In altre parole, più sappiamo
sul comportamento, tanto più completo sarà il profilo e l'analisi che potremo
dare alla polizia locale. Migliore è il profilo con cui la polizia locale deve lavorare,
tanto più possono suddividere la potenziale popolazione sospetta e concentrarsi
sulla ricerca del vero soggetto.”
LOOK AT THE “PAINTING”
A pag. 19 Douglas scrive:
“I always tell myagents, “If you want to understand
the artist, you have to look
at the painting.” We’ve looked at many “paintings” over the years
and talked extensively to the most “accomplished” “artists.”
“Dico sempre ai miei agenti : “Se
vuoi capire l’artista, devi guardare il dipinto”. Nel corso degli anni abbiamo esaminato
molti "dipinti" e parlato a lungo con gli "artisti" più
"esperti".
Ripropone il concetto dello
studiare la mente dell’assassino. Guardando la SDC, il “dipinto”, puoi arrivare
a capire chi è l’”artista”.
WHAT-WHY-WHO
Viceversa… il SK studia
l’avversario che ha di fronte, come ragiona, com’è organizzato, e quali
strategie adotta… a pag. 24 Douglas scrive:
“When we teach the elements of criminal-personality
profiling and crimescene analysis to FBI agents or law enforcement
professionals attending the National Academy, we try to get them to think of
the entire story of the crime. My colleague Roy Hazelwood, who taught the basic
profiling course for several years before retiring from the Bureau in 1993,
used to divide the analysis into three distinct questions and phases—what, why, and who:
What took place? This includes everything that might
be behaviorally
significant about the crime.
Why did it happen the way it did? Why, for example,
was there mutilation
after death? Why was nothing of value taken? Why was
there no forced entry?
What are the reasons for every behaviorally
significant factor in the crime?
And this, then, leads to:
Who would have committed this crime for these reasons?
That is the task we set for ourselves.
“Quando insegniamo gli elementi
della profilazione della personalità criminale e dell’analisi della scena del
crimine agli agenti dell'FBI o ai professionisti delle forze dell'ordine
presenti all’Accademia Nazionale, cerchiamo di farli pensare riflettere
sull'intera storia del delitto. Il mio collega Roy Hazelwood, che ha tenuto il
corso base di profilazione per diversi anni prima di ritirarsi dal Bureau nel
1993, è solito dividere l'analisi in tre distinte domande e fasi: cosa, perché e chi:
Cosa è successo? Ciò include
tutto ciò che potrebbe indicare un comportamento significativo nel delitto.
Perché è andata così? Perché, ad
esempio, c'è stata la mutilazione dopo la morte? Perché non è stato preso nulla
di valore? Perché non c'è stata alcuna effrazione?
Quali sono le ragioni di ogni
fattore comportamentale significativo nel reato?
E questo, quindi, porta a:
Chi avrebbe commesso questo
crimine per questi motivi?
Questo è il compito che ci siamo
prefissati.”
ORIGINANIZED
VS. DISORIGINANIZED
Errori a ripetizione. Praticamente
tutto il libro di Douglas è incentrato sulla dicotomia SK organizzati/
disorganizzati, sebbene lui ammetta anche casi misti.
Nell’indice analitico del libro,
a pag. 394, sotto SK, c’è la voce “organised vs disorganised” che rimanda a pag. 126
A pag. 126 si legge, fra l’altro:
“One of the key distinctions we came up with was
whether an offender was organized
or disorganized or showed a mixed pattern.”
“Una delle distinzioni chiave a
cui siamo pervenuti è stata se un delinquente fosse organizzato o
disorganizzato o mostrasse uno schema misto”
SPUR OF THE MOMENT
A pag. 15 Douglas scrive:
“The strangling told me he was a spur-of-the-moment
killer, that the primary thing on his mind had been rape.”
“Lo strangolamento mi ha detto
che era un assassino d’impeto, che la cosa principale a cui pensava era lo
stupro”.
E’ stata la prima delle
annotazioni di RH ! Nel libro, Douglas si riferiva ad un episodio di
strangolamento, che “farebbe” pensare ad un SK disorganizzato, cosa che lui
certo non era, almeno nel 2000, quando compilava il documento, ma all’inizio
della carriera ?
Nel 1993, probabilmente il suo
primo omicidio, secondo Newsweek ha
strangolato a morte la Costilla. Disposizione e pugnalate come con la Pettini,
vedi precedente post. L’ha lasciata lì dove
l’aveva uccisa, senza smembrarla, come poi invece farà con la Mack nel 2000, e con la
Taylor nel 2003.
Perché RH si annota che lo
strangolamento depone per un SK disorganizzato ? Forse si compiace… nel 2000
non lo era più, e quindi difficilmente gli inquirenti avrebbero collegato quel
primo omicidio ai seguenti, infatti la connessione l’hanno fatta solo il
6/6/2024 !!!
STOCKHOLM
SYNDROME
Misterioso e inquietante… nell’indice analitico, a pag. 395 c’è “Stockholm syndrome” che rimanda a pag, 82.
Il capitolo, dal titolo “Behavioral
Science or BS? ” inizia a pag. 80, dove si legge :
“La negoziazione degli ostaggi è
insegnata nell'Unità di Scienze Comportamentali, un gruppo tra i sette e i nove
agenti istruttori speciali.”
A pag. 82 Douglas scrive:
“Abbiamo studiato alcuni fenomeni
significativi che erano emersi da situazioni con ostaggi, come la Sindrome di
Stoccolma. Due anni prima, nel 1973, una fallita rapina in banca a Stoccolma,
in Svezia, si era trasformata in un agonizzante dramma di ostaggi, per i
clienti e dipendenti della banca. Alla fine, gli ostaggi arrivarono a
identificarsi con i loro rapitori e li hanno effettivamente aiutati contro la
polizia.”
Come mai RH si interessava alla
Sindrome di Stoccolma ? Che abbia tenuto prigioniera qualche vittima per
giorni, e questa, in qualche modo si sia “legata” a lui ? Probabilmente la
poveretta fingeva… ma è inquietante, perchè questo dimostrerebbe che RH ha
tenuto prigioniera, in vita, sequestrandola per qualche tempo, una vittima che
poi ha ucciso.
PG 162 SEX SUBTITUTION , PG 163
Errori di RH a parte… a pag. 162 e
pag. 163 Douglas fa delle considerazioni sull’omicidio di Francine Elveson , 26 anni, uccisa nel 1979 da
Carmine Calabro. Leggiamo cosa scrive Douglas a pag. 158 , a proposito del
tremendo omicidio.
“Sul pianerottolo del tetto in
cima alle scale, si imbatterono in uno spettacolo di orrore travolgente. Il
corpo nudo di Francine era stato gravemente picchiato da un oggetto
contundente, così gravemente che il medico legale in seguito scoprì che la sua
mascella, il naso e le guance erano fratturati e i suoi denti si erano
allentati. Era stata tenuta
a braccia aperte e legata con la sua stessa cintura e calze di nylon
attorno ai polsi e alle caviglie, anche se il medico legale aveva stabilito che
era già morta quando ciò fu fatto. I suoi capezzoli erano stati tagliati dopo
la morte e posizionati sul petto. Le sue mutande erano state tirate sopra la
testa per coprirle il viso e c'erano segni di morsi sulle cosce e sulle
ginocchia. Le numerose
lacerazioni sul corpo, tutte superficiali, facevano pensare alla
presenza di un piccolo temperino. Il suo ombrello e la sua penna erano stati forzati nella sua vagina,
e il suo pettine era stato messo tra i suoi peli pubici. I suoi orecchini erano
stati posizionati a terra simmetricamente su entrambi i lati della testa. La
causa della morte è stata determinata essere lo strangolamento con la cinghia
del portafoglio della vittima. Sulla sua coscia l'assassino aveva
scarabocchiato: "Non
puoi fermarmi" e sulla pancia le aveva scritto “Vaffanculo”,
entrambi con la penna che le era stata inserita nella vagina. L'altra
caratteristica significativa della scena era che l'assassino aveva defecato
vicino al corpo e aveva coperto gli escrementi con alcuni vestiti di Francine.”
Deformazione professionale da
zodiacchista incallito… braccia aperte, numerose lacerazioni superficiali del
corpo (Piquerismo), oggetti inseriti nella vagina… come con la Pettini !
Macabri messaggi, tra cui “You can’t stop me”, come Zodiac. Niente di nuovo
sotto il sole, purtroppo.
A pag. 162 Douglas scrive:
“There had been rather horrible sexual mutilation and
masturbation over the body, but no intercourse. The penetration with the
umbrella and pen were acts of sexual substitution. Quite clearly, the adult male we were
looking for was an insecure, sexually immature, and inadequate individual”.
“C'era stata una mutilazione
sessuale piuttosto orribile e masturbazione sul corpo, ma non un rapporto
sessuale. La penetrazione con l'ombrello e la penna erano atti di sostituzione sessuale.
Chiaramente, il maschio adulto che stavamo cercando era un tipo insicuro, individuo
sessualmente immaturo e inadeguato.”
Cos’ha interessato
particolarmente RH ? Lui cita anche pag. 163, e nel complesso sembra che i
commenti di Douglas, su questo caso, l’abbiano particolarmente colpito. Traduco
interamente la pag. 163, sottolineando in giallo quello che immagino possa
essere stato interessante, per RH.
“Da ciò ho concluso che non sarebbe stato in grado di
vivere da solo. A differenza di molti assassini più astuti, quest'uomo non sarebbe del
tutto in grado di nascondere il suo stranezze ai suoi coetanei, il che
significherebbe che non avrebbe molti amici e non vivrebbe con un compagno di stanza.
Probabilmente sarebbe un animale notturno e non gli importerebbe molto del suo
aspetto. Dal momento che non avrebbe vissuto con gli amici e non avrebbe potuto
permettersi una casa tutta sua, avrebbe vissuto con i suoi genitori, o più probabilmente,
secondo me, con un genitore single o una parente più anziana come una sorella o
una zia. Non avrebbe
potuto permettersi un'automobile, il che significava che avrebbe preso i
mezzi pubblici per raggiungere l'edificio, avrebbe camminato o avrebbe vissuto
lì. Non lo vedo prendere un autobus per arrivare lì così presto la mattina, il
che suggeriva che vivesse nello stesso edificio o nel raggio, diciamo, di mezzo
miglio.
Poi c'era il posizionamento dei
vari oggetti rituali: i capezzoli mozzati, gli orecchini, il posizionamento del
corpo stesso. Questo tipo di compulsività in mezzo a questa frenesia di caos
disorganizzato mi diceva che la mia preda aveva dei profondi problemi
psicologici e psichiatrici. Mi aspettavo che fosse lì, o con questa persona.
Qualunque fosse la sua instabilità o psicosi, stava peggiorando e sarebbe stato
evidente a chi lo circondava. I precedenti tentativi di suicidio, in
particolare quelli riguardanti l'asfissia - il metodo di uccisione che aveva
usato su Francine - erano una buona possibilità. Scommettevo che fosse, o fosse stato, in un
istituto psichiatrico. Per questo motivo ho escluso qualsiasi esperienza militare e ho
pensato che avrebbe abbandonato
la scuola superiore o l'università con una storia di ambizioni
insoddisfatte. Ero ragionevolmente sicuro che si trattasse del primo omicidio
per questo ragazzo, ma se fosse riuscito a farla franca, non sarebbe stato
l'ultimo. Non mi aspettavo che colpisse ancora subito. Questo crimine basterebbe
a soddisfarlo per settimane o mesi. Ma alla fine, quando le circostanze fossero
state favorevoli e la vittima dell’occasione si fosse presentata di nuovo,
avrebbe colpito ancora. Questo mi dicevano i suoi messaggi scritti sul corpo.”
Secondo me… inserendo un oggetto
nella vagina, avrebbe sviato completamente i profiler, che si sarebbero fatti
un quadro completamente errato dell’assassino. Non per niente, i mostrologi
nostrani… pensano che l’omicidio della Pettini sia stato d’impeto, ma forse non
era così… forse l’assassino era un tizio organizzato a tal punto da simulare un
comportamento da disorganizzato.
PG 175 MUILTITION = DISORIGINANIZEDED
Mi sa che farò un post sugli
innumerevoli errori d’ortografia di RH... a pag. 175 Douglas scrive :
“The bodily mutilation is a sign of a disorganized personality
type, while the finding of semen in the victim’s vagina strongly points to an
organized personality”.
“La mutilazione corporea è un segno di un tipo
di personalità disorganizzata,
mentre il ritrovamento di sperma nella vagina della vittima è indica fortemente
una personalità organizzata”.
Di nuovo RH si annota quali segni
possano erroneamente indurre il profiler a credere che l’assassino sia di tipo
disorganizzato, come con le mutilazioni del MdF.
COVER?
Non ho trovato precisi rimandi, forse,
di nuovo, nell’omicidio della Elveson, le mutande tirate su a coprire la faccia.
Mie considerazioni finali
RH ha studiato a fondo il libro
di Douglas, per capire come i profiler agiscono, cosa pensano, quali
comportamenti del SK analizzano. Non cercava certo un aiuto psichiatrico, o una
maggior conoscenza della sua psicopatologia.
Evitare errori, non dare indizi
al profiler, che lo insegue come un cane da tartufo, ma anzi, creare una falsa
pista, sviandolo, facendogli credere, per esempio che il SK sia un soggetto disorganizzato,
insicuro, che agisce d’impulso, e vive con la mamma, non sposato, senza figli.
Per ottenere questo poteva, per
esempio, strangolare la vittima, mutilarla, inserire oggetti nella vagina,
indugiare nel Piquerismo.
Nella scelta di usare due siti di
sepoltura, ha certamente valutato il rapporto rischio/beneficio: raddoppiamento
delle possibilità di essere visto/intercettato vs mancata, o ritardata identificazione delle vittime.
Credo che sia l’unico caso, nella
letteratura mondiale, in cui si arriva ad un tale livello di programmazione, in
tutti i campi, compreso lo studio psicologico del profiler !
Ma forse non è stato il primo… in
Zodiac e nel MdF si nota una mescolanza di comportamenti da SK organizzato e
disorganizzato, vedi mio post.
Non è una peculiarità,
certamente, MOLTI SK presentano comportamenti di entrambe le tipologie, anzi in
alcuni casi si parla proprio di SK misti, ma forse solo SK super-organizzati, come
RH, e magari Z/MdF, possono arrivare a comportarsi INTENZIONALMENTE con
caratteristiche miste.
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