Domanda che si sono posti in molti : “Come faceva, il MdF, a vedere così bene al buio ?”
Ricognizione, osservazione del bersaglio, sposta i corpi anche
per decine di metri, insegue e raggiunge chi scappa etc. etc.
Si è ipotizzato che usasse dei visori notturni, ma forse non
era necessario !
In questo interessantissimo link, dal titolo
altisonante :
“OSSERVAZIONI SUL COMBATTIMENTO IN CONDIZIONI DI SCARSA VISIBILITA'”
vengono illustrati, con dovizia di particolari, diversi apparati/strumenti
ottici e non, per potenziare la visione notturna. Al punto §6, dal titolo:
“ Il concetto di visione notturna e la capacità di adattamento dell'occhio
umano alle condizioni di scarsa visibilità”; vengono illustrate delle vere e
proprie tecniche militari
per aumentare la visione notturna ! Riporto per intero, le sottolineature in giallo, ed il grassetto, sono miei.
L'adattamento del singolo individuo alle condizioni di luminosità precaria
implica una dilatazione pupillare (fenomeno che avviene automaticamente con il
diminuire della luminosità esterna) ed una maggiore sensibilità della retina.
La maggiore sensibilità della retina, in particolare, è connessa con l'accumulo
di rodopsina a livello della regione dei bastoncelli. Questo fenomeno è
direttamente correlato con la diminuzione della luminosità esterna, poichè in
presenza della luce del giorno la produzione e l'accumulo di rodopsina vengono
inibiti. Tanto per dare un'idea della capacità di adattamento alla visione
notturna da parte del singolo individuo, si tenga conto che dopo 1 minuto di
esposizione al buio, l'occhio è 10 volte più sensibile, mentre dopo dopo 20
minuti la sensibilità è di circa 6000 volte superiore rispetto a quando
l'individuo si era appena immerso nell'oscurità L'adattamento totale al buio
varia da individuo ad individuo. Alcune persone particolarmente fortunate
ottengono il massimo adattamento in circa 40 minuti, mentre, per la maggior
parte delle persone l'adattamento richiede un periodo compreso tra 1 ora ed 1
ora e mezza. Detto questo, per massimizzare la propria capacità visiva durante
i periodi di illuminazione carente o assente, il soldato DEVE essere addestrato
ad applicare automaticamente le seguenti tecniche :
- Tecnica dell'adattamento all'oscurità (darkness adaptation technique)
= per massimizzare la propria capacità di vedere al buio è NECESSARIO che il
soldato rimanga nell'oscurità, totale o parziale, per un periodo di adattamento
NON inferiore ai 30 minuti; è importante tenere bene a mente questo fattore
poichè un imboscata effettuata da un nemico che si trova immerso nell'oscurità
potrebbe essere letale se il soldato non ha debitamente condizionato la propria
visione notturna (N.B. questo, ovviamente, a patto che il soldato non sia in
possesso di specifici strumenti tecnologici che gli permettano di individuare
preventivamente il nemico !!)
- Tecnica della visione scentrata (off-centered vision technique) = per
osservare gli oggetti nell'oscurità ad occhio nudo, è NECESSARIO concentrarsi
su di essi ma senza guardarli mai direttamente; questa tecnica serve per
utilizzare nel migliore dei modi i bastoncelli, cioè le cellule responsabili
della c.d visione notturna; nella maggior parte degli individui la tecnica
delle visione scentrata viene attivata osservando un punto immaginario posto
tra i 6° ed i 10° rispetto all'oggetto che si vuole concretamente osservare
- Tecnica dell'osservazione casuale o a sbalzi (hasty scanning technique)
= pur osservando un oggetto con la tecnica della visione scentrata, se
l'osservazione viene effettuata in maniera continuativa la rodopsina accumulata
nei bastoncelli si deteriorerà fino a scomparire in circa 10 secondi, per cui
il soldato deve usare porzioni diverse dei bastoncelli in tempi molto RISTRETTI
se vuole mantenere inalterata la propria capacità di osservazione; questo si
ottiene muovendo lo sguardo in maniera rapida e del tutto casuale entro un
ambito spaziale circoscritto, vale a dire quella porzione di ambiente attigua a
quella che si intende osservare con maggior cura (N.B. anche se questa tecnica
è sta ideata per operare ad occhio nudo, essa risulta MOLTO valida per
impiegare gli intensificatori di luce stellare portatili in forma monoculare o
binoculare !!)
Nota : dice "Alcune persone particolarmente fortunate ottengono il massimo adattamento in circa 40 minuti, mentre, per la maggior parte delle persone l'adattamento richiede un periodo compreso tra 1 ora ed 1 ora e mezza."
Più che fortunate... direi particolarmente addestrate...
Aggiungo che il MdF aveva il "vezzo" di colpire nelle notti con la luna sotto l'orizzonte, in TUTTI i suoi delitti. Una precauzione non certo da chirurgo...
So di un soldato, uno dei sottufficiali più
decorati dell'esercito americano, che fra l'altro è stato insignito di una
Silver Star... e che ha combattuto nelle infide giungle del Vietnam e della Cambogia.
Che fosse a conoscenza di queste tecniche ?
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