Lo Psicopatico

 

In rete ho trovato una sorta di innocua “chiacchierata” fra utenti, alcuni dei quali psicopatici.


Spero vivamente per voi, che non vi sia mai capitato di imbattervi in uno psicopatico, di avere un parente, un amico, un conoscente, affetti da questa condizione. Questa chiacchierata illustra, meglio di dieci ponderosi tomi sull’argomento, cosa realmente pensano gli psicopatici, mentre vi stanno parlando…


Ho usato nomi di fantasia, Aldo, il protagonista principale, è un transgender psicopatico (ecco perché a volte si definisce al maschile, altre al femminile). In blu le parole di Aldo (con evidenziazioni in giallo mie), in rosso interventi di altri utenti, in nero miei commenti.

Riguardo alla psicopatia, è ottimo il post di Wikipedia, e questo video del Prof. Cianconi.

 

Carlo: anche la depressione maggiore,porta alcuni sintomi della psicopatia??...

 

Aldo: No, sono due cose inversamente proporzionali (sono psicopatico). Più tendi alla depressione, meno sei psicopatico. Noi non sentiamo la tristezza, è molto difficile. Di solito non sentiamo proprio niente.

 

Esordio scioccante… sono psicopatico ! Sembra intendersi di psichiatria, esempio sul rapporto depressione/psicopatia. Non sentono niente, verissimo…

 

Giulia: La diffrenza fra narcisisti e psicopatici qual*è, non sono entrambi privi di empatia? È solo una differenza di intensità delle manifestazioini del disturbo o le due patologie in qualche elemento si differenziano?

 

Aldo: Sono psicopatico. I narcisisti hanno subito un trauma, noi siamo nati senza empatia e con poche risposte emotive. Son due cose molto diverse con dei punti in comune.

 

(Giulia chiede altri chiarimenti)

 

Aldo: per rispondere in maniera sintetica, la psicopatia è un disturbo neuropsichiatrico, non un disturbo di personalità. Noi abbiamo il cervello fatto diverso, le parti predisposte alle emozioni e all'empatia sono atrofiche. In pratica, è una differenza genetica come l'autismo, solo che è l'opposto dell'autismo. I narcisisti hanno in un certo senso empatia, perché hanno un cervello normale, ma è bloccata, per difendersi. Possono curarsi con mooooolta mooolta psicoterapia. La psicopatia invece non è curabile, si riesce in alcuni casi a modificare il comportamento per adattarlo alla società, ma restiamo freddi e senza emozioni forti.

 

Decisamente ha studiato a fondo la materia ! Sono curiosi, vogliono capire come e perché gli “umani” si comportino così. Uno dei motivi per cui vanno a consulto da uno psichiatra, è per capire perché sono fatti così, perché sono diversi dagli altri, e questa diversità la percepiscono.

Ha studiato la psicopatia per scoprire com’è fatto. Appurato che si tratta di una malattia incurabile, e che la psichiatria non può essergli di nessun aiuto, si è messo il cuore in pace.

Sono nati senza empatia, anch’io abbraccio l’ipotesi strutturale, biologica, della psicopatia, con riduzione dell’amigdala etc.

Notate la netta distinzione fra NOI, gli psicopatici, e gli altri. Vero… due categorie separate, inconciliabili.

 

Aldo: Carino. Io ho diagnosi di psicopatia primaria. Il centro della personalità psicopatica è la bassa risposta emotiva e l'assenza di empatia, oltre che, in termini psicoanalitici, a una mancata formazione del superio che comporta impulsività, che in alcuni casi si traduce in atti antisociali. Ma la maggior parte delle personalità psicopatiche non vive da fuorilegge, io stesso non mi considero un criminale. Il tutto è dovuto a un funzionamento deficitario del sistema limbico e paralimbico se non erro. Quindi è una variante cerebrale, come l'autismo. Non un vero e proprio disturbo di personalità. Essere psicopatici, lo scrivo in controtendenza a tutti quelli che pensano che sia figo, ha numerosi vantaggi sul breve termine e molti svantaggi sul lungo termine. È vero che soffriamo meno, che siamo menefreghisti, che sappiamo rigirare le persone, ma è vero anche che l'impulsività spesso manda a monte molti progetti di vita. È una cosa con cui sto facendo i conti, la mia noia verso le normali cose del vivere perché non mi emozionano, mi ha portato a fare casini, infognarmi con la droga, da cui sono uscito da poco, mi porta a fare fatica a tenermi un lavoro. E il mio distacco non mi fa vivere queste cose come problemi concreti, anche se lo sono. Questo è uno dei grosdi svantaggi della psicopatia. Noi siamo abituati a prendere quello che vogliamo, e un mondo di leggi ci limita parecchio. Ovvio, ci sono gli psicopatici più gravi che se ne fregano di tutto, ma la maggior parte ha obiettivi di vita, e bisogna adattarsi, mascherando la noia e enfatizzando risposte emotive altrimenti scarse. Abbiamo le emozioni ma sono brevi. E la paura fatichiamo a capirla. Bisognerebbe parlare di più di come integrare le personalità psicopatiche fin dall'infanzia, perché il nostro assetto personologico se ben inserito può portare vantaggi. Molti chirurghi sono psicopatici, il distacco e l'assenza di empatia aiuta a lavorare anche in contesti tesi come lo può essere una sala operatoria, e il fatto che il sangue e le budella non ci fanno molta impressione (al massimo incuriosiscono) aiuta molto. La psicopatia esiste come variante genetica, quindi una qualche utilità la deve avere.

 

Tutto perfetto ! La maggioranza, Cianconi dice il 70%, degli psicopatici, non incorre in problemi giudiziari. Non si considera un criminale… ma ho qualche dubbio in proposito. Soffre meno, rigira le persone, la noia è un problema costante, che, sebbene non sia un criminale, lo ha “portato a fare casini”. Di che casini parla ???

Come da manuale faticano a tenere un lavoro, e devono mascherare la noia. La maschera è uno dei caratteri fondamentali, e distintivi, della psicopatia. Non hanno paura, verissimo… ed è vero che in alcune categorie, chirurghi, avvocati, operatori di trading c’è un’aumentata incidenza di psicopatici rispetto al resto della popolazione. Si parla, in questi casi, di vantaggio selettivo: sono assolutamente immuni allo stress !

 

“Il sangue e le budella”… espressione un po’ forte… solo quando esce dalle nozioni scientifiche acquisite sulla psicopatia, e si lascia andare a qualche considerazione un po’ “personale”, si intravede il pericolo !

Sono estremamente curiosi, un bambino psicopatico può tagliuzzare a pezzetti una lucertola, e meravigliarsi che i pezzi si muovano ancora… “sangue e budella” lo incuriosiscono, “al massimo”, nessun orrore, nessuna repulsione naturale, come proverebbe chiunque non sia un chirurgo. Ci vedo il piccolo sperimentatore che apre un corpo per vedere com’è fatto dentro !

Il “vantaggio selettivo” non è una teoria campata in aria… qualcuno, negli USA l’ha proposta ! Un futuro fatto di robot insensibili, gli psicopatici. Peccato però che molti altri fattori, perdita del lavoro, alta probabilità di finire in prigione etc. etc. non siano un gran vantaggio… c’è, in sottofondo, il desiderio di discolparsi. E’ genetica, non è colpa mia, sono fatto così.

 

Aldo (risposta ad un utente): ti dico cosa penso io? Che ci possano essere differenti "deformazioni" o "malfunzionamenti" che possono contribuire a fare umo psicopatico. E credo sia difficile, o per lo meno molto raro, vederli tutti in un unico individuo. Pensa che, in antitesi con la teoria dell'alto livello di testosterone, ce n'è un'altra che parla di maggior esposizione agli estrogeni (ormoni femminili), contrario di androgeni come il testosterone. Quindi boh, può essere che ci siano più motivi per cui uno poi è psicopatico

 

diciamo che più uno è psicopatico, meno sentirà la paura, ma non vuol dire che sia totalmente impossibile da sperimentare. Partendo dal presupposto che rientro nello spettro della psicopatia, se mi trovassi in gabbia con una tigre che non mangia da 2 giorni, potrei anche spaventarmi. Credo. Insomma, non sarebbe una gran situazione. Altre cose da guardare sono il modo di comunicare e le incongruenze nei discorsi. Di libri mi viene in mente "la psicopatia" di Robert Hare, ma tratta solo degli psicopatici criminali, e Hare (quello della PCL-R) detesta gli psicopatici.

 

E’ esatto, non hanno paura di niente. Per spaventare uno psicopatico bisogna metterlo in gabbia con una tigre a digiuno da due giorni… e forse non è nemmeno sufficiente, non dico altro…

Si è ben documentato, il libro di Hare, un luminare, unanimemente considerato il massimo specialista in materia, è un must.


Dottore: Gli psicopatici “silenziosi” che spesso ricoprono posti di potere sono i piú pericolosi.

 

Aldo: Perché “pericolosi”? Io sono psicopatico ma non ho mai fatto male a nessuno più o meno.

 

Come si dice, non ha mai fatto male ad una mosca, ma quel “più o meno” mi inquieta…

 

Franco:  Hai ragione. Anche io sono uno psicopatico e trovo scandaloso questo modo di dipingerci. Personalmente, ho fatto molte cose buone nella mia vita.

 

Paolo: pure io, ma non so se sono psicopatico o sociopatico. A 13 anni mi autolesionavo, pensavo al suicidio e avevo pensieri deliranti (credo psicosi). Quel periodo traumatico potrebbe avermi fatto diventare sociopatico oppure anche uno psicopatico può pensare al suicidio? Ho sofferto tanto in quel periodo, ma ora non sento più un cazzo. Ho avuto anche la triade di macdonald. io sono ancora incensurato (quindi non ho mai fatto male a nessuno😂).

 

Aldo: tutto quello di cui parli non fa parte della psicopatia. Gli psicopatici non pensano al suicidio, e viene attuato solo in casi estremi. La presenza di tutti quei sintomi nevrotici, indica che si parla di antisocialitá, forse, ma non di psicopatia, perché noi non abbiamo sintomi nevrotici o depressione, mai. La psicopatia è inversamente proporzionale alla depressione.

 

Il nostro psicopatico/psichiatra non fa un errore ! Rassicura il secondo utente, fa la diagnosi. E’ sempre estremamente razionale.

 

Paolo: si, credo di essere antisociale. E secondo te l'enuresi notturna fino ai 16/17 anni può essere dovuta a dei traumi? Ho letto che solo l'1% della popolazione la ha dopo l'inizio dell adolescenza.

 

Aldo : io ho la diagnosi, un punteggio di psicopatia alla PCL-R (il test più usato anche nelle carceri) 8 volte superiore alla media. La verità è che noi apprendiamo pressappoco come si vive in mezzo a voi. Ma non possiamo stare dietro a tutti i dettagli, ci manca, in termini psicoanalitici, il super io. Non abbiamo la voce che dice "questo è giusto, questo no". Al massimo sappiamo che per gli altri un gesto è considerato immorale. La nostra capacità di avvantaggiarci pur essendo letteralmente dementi (nel cervello di uno psicopatico le aree deputate all'empatia, alla paura, alla tristezza, alla gioia, sono atrofiche, per questo ho usato il termine "demenza", anche se io per esempio di QI ho 124) risiede nel fatto che gli altri si aspettano che reagiamo in modo umano. Mentre noi possiamo scegliere se dire certe parole oppure altre indipendentemente dal sentire, con molta facilità. Se non sei stato maltrattato e sei psicopatico, non cercherai di fare male agli altri, semplicemente di raggiungere i tuoi obiettivi, e i danni che causi sono solo collaterali dati dal nostro processamento differente delle emozioni. Personalmente però, non mi definisco santo fino a questo punto. E l'incoerenza nei nostri discorsi è un altro tratto fondamentale, il linguaggio viene elaborato differentemente a livello neurologico. Quel che ho scritto è coerente?

 

Sotto il PCL-R di Aldo e la diagnosi dello specialista (sottolineatura in rosso mia). I dati sono stati resi di pubblico dominio dallo stesso Aldo. Il punteggio globale è 22, e ricordo che da 20 in su si fa diagnosi di psicopatia. E’ un punteggio superiore alla media dei criminali generici, ecco forse spiegato quel “[…] mi ha portato a fare casini, e infognarmi con la droga”.





Sul test PCL-R forse farò un post in seguito. C’è un ottimo lavoro, in rete qui, del Dott. Stefano Ciulla. E’ uno studio approfondito, con un’applicazione ad un campione di 200 detenuti nelle carceri o negli ospedali psichiatrici italiani.

Il test consta di 20 domande, in ciascuna si può totalizzare 0-1-2 punti, e ha una scala, quindi, che va da 0 a 40. Da notare, che un soggetto normale in media totalizza 5 punti al test. Si considera non psicopatico, un soggetto con punteggio inferiore a 20.

I criminali generici, in media totalizzano 18 punti, i criminali psicopatici in media oltre 30 punti. La pericolosità sociale è direttamente proporzionale al punteggio, e si parla di estrema pericolosità sociale e di alta probabilità di recidiva, con un punteggio maggiore o uguale a 27.

 

“Noi apprendiamo pressappoco come si vive in mezzo a voi”.

E’ spiegata l’essenza della psicopatia! Il bambino psicopatico, che non sente nulla, studia i compagni, presi da strane e bizzarre abitudini, come il gioco. C’è una lite, e due si picchiano. Interviene la maestra; l’aggressore, fra le lacrime, si pente del misfatto, e la maestra, un po’ commossa, decide di dargli un  premio per la sua sincerità. Lo psicopatico in erba, annota tutto: piangere ricompensa, e così via…

Studiano tutti i comportamenti umani, e imparano ad imitarli alla perfezione, perché questo gli porterà dei vantaggi, in futuro. Si vengono così a creare una maschera, che li accompagnerà per tutta la vita.

Come fa notare Aldo, alcuni (tra cui lo stesso Prof. Cianconi) hanno definito la psicopatia un Alzheimer dell’infanzia. Spesso sono intelligenti, (lui ha un QI di 124) ma soprattutto estremamente razionali. Visto che la componente emotiva è gravemente deficitaria, per compenso sviluppano e ipertrofizzano quella razionale.

 

Sono dei grandi psicologi ! Capiscono al volo, e inquadrano il soggetto che gli sta di fronte, le sue debolezze, i suoi punti di forza.

Scelgono le parole in base al contesto, e soprattutto in base a ciò che l’interlocutore vuol sentirsi dire da loro, da ciò la menzogna, e la manipolazione, in cui sono maestri.

I danni collaterali degli psicopatici che “si comportano bene”, quando non delinquono, sono, fra gli altri, danni finanziari a carico di parenti e amici, spesso hanno uno stile di vita parassitario. Pesanti strascichi emotivi sui familiari, e Hare puntualizza che, globalmente, gli psicopatici sono un notevole peso per la società.

Non si definisce “santo fino a questo punto”, quindi non si è limitato a creare danni collaterali…

 

Paolo: e invece i narcisisti possono avere tendenze suicide? Stavo pensando al caso di Elliot Rodger che ha ucciso 6 persone e si è sparato prima che arrivasse la polizia. Secondo me lui è un narcisista maligno. Secondo te che disturbo aveva Elliot Rodger?

 

Aldo : non lo conosco, ma un certo tipo di narcisisti gravi, e alcuni tipi di narcisisti maligni, hanno forti tendenze di autolesionismo. Uno psicopatico si può suicidare, ma in rarissime occasioni, come cunanan durante uno scontro a fuoco con la polizia. ci sono pochi casi documentati, di solito non succede, non è una cosa da psicopatico

Il massacro di Isla Vista è stata una strage commessa da uno studente universitario, Elliot Rodger (Londra, 24 luglio 1991 - Isla Vista, 23 maggio 2014), il quale uccise 6 persone e ne ferì 14 per poi suicidarsi.

Andrew Cunanan è stato un SK americano omosessuale (QI 147) che ha ucciso 5 uomini, tra cui lo stilista Gianni Versace. Dopo uno scontro a fuoco finale, con la polizia, si suicidò.

 

Paolo : se ti va fammi sapere cosa ne pensi di Elliot Rodger, ha scritto pure un manifesto di più di 100 pagine.

 

Aldo : aaaah ora che ho visto la faccia ricordo. È narcisista maligno, cioè narcisista e antisociale insieme. Un disturbo che alcuni accomunano alla psicopatia, ma che ha grosse differenze. I narcisisti maligni rinforzano la loro autostima attraverso il male che fanno agli altri. Se sei psicopatico come me, invece, la tua autostima è già altissima, ti senti dio in terra, quindi non hai bisogno di far male per sentirti superiore. Inoltre, i narci maligni hanno sintomi depressivi e possono avere momenti di crollo psicotico. Noi no. I narcisisti maligni soffocano la loro empatia. Noi proprio non ne abbiamo. A 7 anni ho soffocato un pappagallo a intermittenza, per capire l'effetto, capire se nonostante la sofferenza, mi avrebbe continuato a voler bene. E continuava ad avvicinarsi, e io lo schiacciavo con un cuscino, e lo mollavo fino a che non è soffocato. Ho capito che gli esseri sociali ti stanno vicino nonostante li bastoni. È divertente. Lo faccio per noia, capisci? Non sento nulla. Se non mi sballo con la droga, se non faccio casino ogni tanto, vado in corto circuito. Perché devo sempre fingere emozioni che non provo, quindi dopo un po' scoppio. Essere psivopatici è questo, non sparare alla gente dopo essersi sfogati su facebook. Se puoi sfogare le emozioni a parole, non sei psicopatico. Noi abbiamo poche emozioni e fatichiamo a capirle. Siamo come autistici, come diversità dalle persone, ma siamo tutto il contrario degli autistici.

 

Rabbrividisco. Si sente Dio in terra, e soffoca ad intermittenza un pappagallo che, nonostante tutto, continuava ad avvicinarglisi, perché gli si era affezionato. Orrendo !

Non dimenticate mai con chi avete a che fare, come BTK che soffocava a più riprese gli Otero. E’ divertente, e lo fa per noia… adesso capite, una volta per tutte, me compreso, cosa possono fare i SK psicopatici ? Con quale indifferenza possono agire ? Ed aveva solo 7 anni…

Fino adesso ero stato, lo ammetto, un po’ affascinato anch’io dalla sua precisa esposizione della psicopatia, quasi da vero psichiatra, ma ora mi si palesa, in tutto il suo orrore, che non ho di fronte (per fortuna solo su internet) un soggetto con un deficit più o meno grave, ma uno spietato mostro in fieri.

A differenza del narcisista maligno Elliott Rodger, uno psicopatico doc non si sfoga su Facebook, e poi va a sparare alla gente, semplicemente non ha nulla da sfogare, è una macchina !

 

Aldo (rivolto ad un altro utente): prova a immaginare che l'85% delle cose che   sentono gli altri tu non le senti. Come osservare tutto attraverso un vetro che non si può rompere. Le disgrazie e le gioie degli altri non ti interessano. Le persone che hai attorno, le hai per compagnia, per intelligenza, per cose da fare assieme, per simpatia. Nulla di più emotivo. Non ti senti male a fare cose che altri ritengono sbagliate. Quanto margine di movimento in più ti ritrovi?

 

Anaffettività, come in una campana di vetro. Conoscenti, amici, familiari, gli stanno accanto solo per compagnia (come un gatto), nulla di più.

Nessun rimorso a fare cose non accettate dalla società tendenza a delinquere. La sua mancanza assoluta di qualsiasi rimorso gli permette un ampio margine di manovra…

 

Ho recuperato solo ora tutta la lunga conversazione con i vari utenti. Al momento, incuriosito, ho fatto un commento, per stuzzicare qualche risposta in più, non avevo ancora letto del pappagallo, altrimenti me ne sarei guardato bene dall'intervenire.

 

Io: Mi sono interessato molto alla psicopatia. Tra le reazioni "normali"... è vero che lo psicopatico si inalbera se viene contraddetto ? Ha una bassa tolleranza per le frustrazioni, per i contrattempi, per ciò che non rientra nel suo schema, o meglio nel suo scopo.

 

inalberarsi no. Cioè uno può andare dir qualcosa per cui magari mi viene voglia di strappargli gli occhi dalle orbite, ma se non conviene fargli una scenata perché magari poi ci resto fregata non gli e la faccio. Cioè per farti capire, anche le "esplosioni" di rabbia in realtà son programmate. Per quel che riguarda frustrazioni, contrattempi ecc, dipende dai casi, io funziono così per esempio, però poi sono una a cui le emozioni passano subito. Tante altre persone che magari hanno una minore impulsività o una maggiore freddezza magari se la gestiscono meglio, boh. Tu fai conto che comunque io non ho una psicopatia "grave" tipo uno stupratore seriale o cose del genere, cioè io credo di sentire delle emozioni, mi è anche capitato di piangere, ma per tipo 30 secondi, è tutto breve.

 

Non si inalbera… no, macchè… ma se il caso, è pronto a “strappare gli occhi dalle orbite”. Per fortuna sono dietro ad uno schermo…

Il bello è che gli credo, potrebbe strapparmi gli occhi, ma senza provare rabbia, in quanto gli unici scatti di rabbia sono programmati, per qualche scopo contingente (far impressione su qualcuno etc.).

Crede di provare emozioni, direi si sforza… sa che è inutile, forse sta facendo una prova davanti allo specchio… 

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