Secondo me la testimonianza della Carmignani è di eccezionale importanza, sebbene lei abbia esposto varie versioni dei fatti, a distanza di tempo.
Ecco le
varie “testimonianze”, succedutesi negli anni.
A) Verbale del 9/9/1985
B) Articolo dalla "città" del 10/9/1985
C) Articolo dalla Nazione dell' 11/9/1985
D) Deposizione del 2/12/1995
E) Deposizione al processo del
30/6/1997
F) Dichiarazioni dell' 1/4/2003, a Davide Cannella, riportate nel suo libro.
Per brevità, nel lunghissimo post…
mi riferisco nell’ordine : 9/9 , 10/9, 11/9, 95, 97, 2003. Le evidenziazioni in giallo sono
mie. Sempre per brevità, a volte non cito le domande di Canessa (P.M), che sono
facilmente deducibili dalle risposte di Sabrina Carmignani (S.C.).
A) Verbale del
9/9/1985
LEGIONE CARABINIERI DI FIRENZE --
PROCESSO VERBALE - di sommarie informazioni testimoni
CARMIGNA Sabrina; nata a ……….,
residente in S.Casciano val di Pesa, ……….. nubile
L'anno 1985, addì 9 del mese di
settembre, in S.Casciano Val di Pesa, nell'Ufficio del Comando Stazione
Carabinieri, alle ore 19,30.
Avanti a noi sottoscritto
Maresciallo Salvatore OGGIANU del suddetto Nucleo, è presente la nominata
CARMIGNANI Sabrina, la quale, opportunamente interrogata risponde:
“Verso le ore 17,30 circa di ieri 8 corrente,
unitamente la mio fidanzato G. Mauro, residente in …omissis…, ci siamo recati
gli Scopeti, nel punto in cui sono stati rinvenuti i cadaveri di due persone in
data odierna, preciso che ci
siamo fermati vicinissimo alla tenda, molto piccola, di colore grigio
chiaro, poiché pensavamo di disturbare la gente che eventualmente vi fosse
dentro a dormire, sempre a bordo della nostra autovettura siamo venuti nuovamente a ritroso
fermandoci a pochi metri di distanza ove abbiamo consumato un panino. Volevamo ancora
rimanere, ma temendo di dare disturbo ci siamo allontanati.
A.D.R. - Ricordo che davanti alla tenda che si
affaccia verso la strada ho notato un po’ di sporco, mi sembrava cosa da mangiare e una macchia
di unto senza peraltro notare bene di cosa si trattasse. Ricordo bene
che vicino alla tenda vi era una macchina di colore chiaro, mi sembra, anzi
sono sicura che era una Golf, i cui fari erano orientati verso la tenda a
distanza di circa un metro e mezzo.
A.D.R. - Siamo andati via dal
posto dopo circa una
mezzora dall’arrivo. Mentre che stavano andando via è arrivata un’altra autovettura con una
persona a bordo, era una macchina tipo la regata, ma si trattava di
un’auto che non so descrivere, anche perché non ho dato importanza alla cosa.
A.D.R. - Se lo vedesse sarei in
grado di riconoscere quell’uomo, ora che ricordo lo chiamano
"Seghe-Seghe", comunque facilmente rintracciabile.
A.D.R. - Non ho altro da dire.
L.C.S.
Alle ore 21.00 di oggi 9.9.1985,
nella Caserma Carabinieri di San Casciano Val di Pesa, si riapre il
verbale s.i.t. rese da CARMIGNANI
Sabrina.
“Preciso che quando ho parlato di cosa untuosa,
volevo riferirmi ad un pezzo
di carta che avevo notato sul posto da cui si notavano tracce untuose come se fosse
stata utilizzata poco prima per mangiare o per avvolgere dei generi
untuosi. Tale carta un po’ piegata e mi è parso che fosse a righe. Era
certamente di colore bianco.
A.D.R. - Da come si presentava
esteriormente, con un
rigonfiamento nella parte inferiore ho avuto la sensazione che all’interno
della tenda vi fosse almeno una persona. Ribadisco che ciò è solo una
mia sensazione in quanto non
ho minimamente pensato di osservare chi vi fosse all’interno della tenda”.
A.D.R. - Ribadisco che al mio arrivo ho potuto notare che la parte anteriore della
tenda era aperta e che parte di essa più precisamente il lembo superiore destro
era piegato all'esterno.
A.D.R. - Non ho altro da
aggiungere.
L.C.S. alle ore 21,15 del
9.9.1985.
B) Articolo del 10/9/1985 dalla “Città”.
Una ragazza si era avvicinata col fidanzato al luogo del
delitto. «L’ho vista domenica, credevo dormisse…»
[…] C’è però una testimonianza importante, quella di una
giovane, Sabrina Carmignani, 18 anni, di San Casciano, che domenica pomeriggio,
intorno alle 17, si è recata inconsapevolmente sul luogo del delitto con il suo
ragazzo. I due erano in auto. «Ho visto – racconta emozionata – una persona
distesa dentro alla tenda. Ci siamo fermati pochi minuti poi, pensando che la
musica della nostra autoradio potesse disturbarla, ci siamo allontanati di
qualche metro. Ma siamo rimasti lì per poco tempo, perché io avvertivo un’aria
strana, inquietante. E così ho pregato il mio ragazzo di cambiare zona».
La giovane è rimasta quasi tutto il pomeriggio di ieri tra la
folla, in attesa di qualche brandello di notizia. In serata i magistrati
l’hanno interrogata. «Abbiamo sentito a lungo la ragazza – ha detto il
sostituto procuratore Paolo Canessa – e ho notato che faceva un po’ di
confusione».
Quella di Sabrina rimane comunque una testimonianza di
eccezionale interesse, perché fa presumere che i due turisti francesi siano
stati uccisi sabato notte, quando la luna era all’ultimo quarto, proprio una
settimana prima che sparisse del tutto. (Maurizio Di Mauro)
* NOTA → Dice addirittura una persona distesa dentro la tenda, non un "rigonfiamento" della tenda. Può essere che intenda la stessa cosa, o può aver visto di più ?
"... avvertivo un'aria strana, inquietante". Il subconscio l'avvertiva che era successo un fatto terribile, ancora da scoprire. In quell' "aria", può rientrarci un puzzo di cadavere ? Non lo specifica, peccato... secondo me faceva parte del "quadro d'insieme".
Il 9/9 Sabrina è rimasta quasi tutto il pomeriggio tra la folla ! Quand'è che si è decisa ad andare alla questura ? Ci va alle 19.30 ! (dal verbale). Più avanti dirà che la madre e un poliziotto l'hanno convinta, ma sottolineo che non è che, appena saputo del fatto, si sia precipitata in Questura, ci deve aver pensato e ripensato su un sacco. Forse il poliziotto ha sentito Sabrina e la madre parlarne, e lei dire che ci era stata il giorno prima, e le ha interrotte dicendo che dovevano andare a fare la testimonianza. A questo punto, proprio perchè si trattava di un poliziotto, e non di una persona qualunque, che l'aveva sentita parlare del fatto con la madre, non ha più potuto tirarsi indietro (!), ed è andata in Questura.
C) Articolo dell’11
settembre 1985 su “La Nazione”.
«Domenica ero lì». Il racconto di una ragazza: «Poi è arrivato uno, solo, in auto…»
Forse altri occhi hanno visto la piazzola degli Scopeti, con i
cadaveri straziati dal mostro, prima che il giovane Luca Santucci, il cercatore
di funghi di San Casciano, facesse scattare l’allarme. Frequentatissima dalle
coppiette, quella strada che passa in mezzo ai boschi e ai campi di olivi è
molto battuta anche dai guardoni. È certo che qualcuno è stato sulla scena del
delitto poche ore dopo il passaggio dell’assassino. Ma il desiderio di restare
nell’ombra, di non immischiarsi in una vicenda sempre più sconcertante, ha
avuto forse il sopravvento sul dovere che impone di chiamare i carabinieri. […]
Anche Luca, però, pensa di non essere stato il primo ad
accorgersi dei due cadaveri. Altra gente è passata da lì. Ci accompagna da Sabrina
Carmignani, diciannovenne segretaria d’azienda in cerca di primo
impiego. Sabrina era stata nella piazzola del delitto domenica pomeriggio,
insieme al suo ragazzo.
“Con la nostra macchina – dice – ci siamo fermati accanto alla
Golf francese, ma non
siamo scesi: in terra c’era troppo sporco, cartacce, stracci, lattine. Quella macchina e
quella tenda ci rassicuravano: c’era qualcuno, non eravamo soli. Fra l’altro, dall’apertura della tenda
s’intravedeva la forma di una persona sdraiata, forse addormentata.
Abbiamo spento la radio per non disturbare. Dopo un po’ il silenzio è stato
rotto dal rombo di un motore. C’era una macchina che veniva avanti con un uomo solo sopra.
Sappiamo che la zona è infestata dai guardoni e abbiamo preferito andar via”.
Chi era il solitario automobilista giunto sul piazzale dopo
Sabrina e il suo ragazzo? Ha visto qualcosa? Perché non parla?
“Quando ho saputo che il mostro aveva colpito a Scopeti . conclude la ragazza – ho pensato subito alla tenda e alla macchina francese e a quella persona che credevamo addormentata” (S.B.)
* NOTA → Anche Santucci pensa di non essere stato il primo a vedere i cadaveri. In base a che cosa lo pensa ? Farò un post su Santucci, ci sono analogie impressionanti col "comportamento" della Carmignani.
"Ci accompagna da Sabrina Carmignani" ? Cioè... Santucci accompagna il giornalista dalla Carmignani ! I due si conoscevano ? Dove e con chi ha fatto l'intervista il giornalista ? Erano tutti e tre sulla piazzola ? O tutti e tre alla sede del giornale ?
Il giornalista scrive "anche" il Santucci è convinto... che questi ne abbia parlato con la Carmignani poco prima ? E il giornalista parla di cadaveri, non di "rigonfiamenti" della tenda, infatti il Santucci ha visto il cadavere di JMK, e forse anche quello di Nadine (penso io)... forse ANCHE la Carmignani ha visto il cadavere di Nadine !
D) Verbale del 2/12/1995
NOTA sull'origine del verbale → Preciso che i gentili e solerti autori del
blog, su mia domanda, scrivono: :
“Il verbale originale non è nella nostra disponibilità,
abbiamo quella trascrizione
che dovrebbe essere fedele al verbale stesso. Dovrebbe. I verbali venivano scritti anche come
riassunto della testimonianza, quindi non con classica domanda e
risposta.”
“Dichiara che nel pomeriggio
dell’8, circa alle 17.30, lei e il suo fidanzato Mauro Galli si sono fermati
presso la piazzola di Scopeti. Hanno con loro dei panini e una fetta di torta perchè festeggiano il
suo compleanno. Si accorgono della presenza della tenda e della macchina sulla
piazzola e per non disturbare arretrano con la macchina rispetto a dove si
erano inoltrati con la loro auto lungo la strada sterrata. La ragazza nota anzi che qualcuno sta
dormendo dentro la tenda e abbassa, forse spegne, la musica per non
disturbare. Ricorda che la
tenda non è bella tesa come l’aveva vista nei giorni precedenti, ma
appare con pieghe e forse
storta, con un rigonfiamento
che fa pensare a Sabrina che ci sia almeno una persona dentro a dormire.
Il loro intento è festeggiare con
un panino e una fetta di torta, ma la ragazza è a disagio in quanto nota che la
piazzola è molto sporca, c’è
un forte odore di animale morto e mosche in abbondanza. Tiene a
precisare che come infermiera
ha lavorato in obitorio e conosce molto bene l’odore di putrefazione.
Non solo, nota anche chiazze che definisce oleose e un paio di scarpe da donna rosse. I due
ragazzi si trattengono solo 20/30 minuti, non scendono mai dall’auto e poi decidono di
andarsene. In seguito rettifica che le chiazze oleose erano in realtà delle
carte oleose, ma questo è aggiunto in fondo alla testimonianza dopo il letto e
sottoscritto.
Mentre se ne vanno sono
disturbati nella manovra dal sopraggiungere di un’altra auto che prima si ferma
all’imbocco della piazzola, sosta pochi secondi e poi prosegue. Poco dopo torna
indietro e si ferma nello spazio di fronte all’ingresso della piazzola. L’auto
è descritta come una Regata per via dei fari quadrati. A bordo notano una
persona alta e massiccia.
La ragazza nomina anche la presenza frequente di un guardone che frequenta la
casa del popolo e conosciuto come seghe-seghe.”
E) Deposizione al processo, del 30/6/97
“E passai lì, col mio fidanzato,
perché avevo dei panini e
delle torte, così…”
“ Sì, con la macchina, io entrai proprio davanti alla
tenda”
“Sì, con la macchina del mio
fidanzato”
“No, non c’era nessuno”
“Sì, c’era” (la macchina)
“Sì, io andai davanti, e non pensavo ci fosse
nessuno, perché non sembrava una tenda abitata da persone. Quindi volevo scendere,
però, poi… un po’ per il cattivo odore, un po’ perché la tenda c’era tutto
sporco, decisi di andare… cioè più indietro, quindi mi spostai di lì, e dopo di
lì a poco, andai via”
“La tenda era sciupata, era giù, non lo so… ma, non era
tirata, come una normale tenda, era un po’ sciupata”
“Più che altro l’impressione che
ci fosse dei materassini, dentro, può darsi… quelli che si usa… però non lo so”
“Più o meno 20 minuti, una
mezz’oretta”
“Sì quando stavo andando via
arrivò una macchina che imboccò la piazzola, lì”
P.M. “Senta una cosa, lei in
quella… quella tenda, in quella piazzola l’aveva vista anche nei giorni
precedenti ? Era già passata…
S.C. “Sì, sì”
P.M. “Come mai ? Lei abita lì ci
ha detto”
S.C. “No, non abito lì, però per andare…”
P.M. “No, lì, mi scusi, in zona…”
S.C. “Sì… abito vicino, e per
andare a Firenze, in
genere faccio quella strada, quindi la sera… del tardi, in genere, io
andavo a Firenze, così… e quindi, passavo di lì, avevo notato la tenda”
P.M. “Nei giorni precedenti”
S.C. “Addirittura, in… qualche giorno prima, anche i francesi… perché
c’era una festa paesana,
la macchina l’avevo visti a San Casciano”
P.M. “La festa paesana ricorda
che festa è ?”
S.C. “Ma, eh… penso che c’era a Cerbaia qualcosa, mi
sembra in quei giorni”
P.M. “E lei ha quasi certezza di
aver visto i francesi, o è una sua…”
S.C. “Ma, in settimana, perché poi dopo venendo fuori
tutta la storia, vedendo la macchina, vedendo le facce dei ragazzi, ho un vago ricordo che forse li
ho visti a giro “
Seguono numerosi commenti sul motorino
rosso, poi prosegue.
“Ma io ci passo, quasi… sia di pomeriggio che di sera”
“Sì, ho visto persone, ma non
potrei dire che ho visto Mario Vanni… poteva essere chiunque, anche lei” → (ndr GRANDE SABRINA !)
“no, no, nei giorni precedenti, la tenda era… una tenda normale, non era rotta e sciupata”
“Sì, c’era, era molto caldo quell’anno, e mi ricordo
che appunto era il mio compleanno, avevo delle torte, e non ci si poteva star
lì, perché c’erano molte
mosche, zan… poi
era un puzzo… veramente… sì”
“E… non lo so… era un, cioè più che altro dava
l’impressione se c’è qualche animale
morto da giorni, ecco, più o meno quello, è l’impressione che ho avuto
al momento”
“ La tenda era chiusa”
“Sì, c’erano molti fogli, c’erano delle scarpe, mi sembra, un
paio di scarpe.. sì, di scarpe
da donna, mi sembra, e c’erano anche dei pezzi di carta, cioè c’era molto sporco, davanti”
“Carta… pezzi di foglio, così, buttati per terra”.
F) Dichiarazioni del 1/4/2003 a Cannella, registrate e riportate nel suo libro.
L'8 settembre 1985, verso le
16:30 io e il mio ragazzo dell'epoca, siamo andati nella tristemente famosa
piazzola degli Scopeti, portando con noi una torta. L'8 settembre è il giorno
del mio compleanno e ricordo benissimo quel maledetto anniversario. Appena
scesi dalla nostra auto, vidi che quella piazzola, dove io ero stata già altre
volte, non mi sembrava la solita di sempre. Vidi dapprima, una Volkswagen Golf
bianca, ferma sul lato sinistro e poco prima di una tenda da campeggio. Tutto
intorno mi pareva sporco e malandato. Pieno di cartacce. Diedi una rapida
occhiata.
Vidi subito, davanti all'ingresso della tenda dei ragazzi
francesi assassinati, che era tutto sporco. Uno sporco innaturale, come se davanti alla tenda
vi fosse dell'olio, dell'unto, insomma. Mi colpirono, in mezzo a quello
“sporco”, un paio di scarpette
rosse da donna.
Ora mi rendevo conto del perché tutto mi sembrasse brutto,
diverso dalle altre volte: si
sentiva un puzzo terribile, come di cadavere e c’erano mosche dappertutto,
tante, ed io me ne intendo di puzzo di cadaveri... Io, ho fatto l'infermiera in
un obitorio.
Vista la situazione, decidemmo di andare via, da qualche altra
parte. Mentre stavamo tornando, abbiamo visto una macchina, scolorita, imbucare
anche lei lo stradello, per raggiungere la piazzola. Quando l'autista ha visto
che sul posto c'eravamo noi, ha fatto manovra e se n'è andato."
Premetto qualche considerazione di carattere generale, sulla memoria, nelle deposizioni. Sono portato a dare molto più valore ad un elemento positivo, che ad uno negativo.
Mi spiego meglio, facciamo che debba testimoniare la
mia presenza, e ciò che ho visto, su una scena del crimine. C'è un'infinità di
particolari: data, orario, illuminazione, temperatura, oggetti vari. E'
difficile che possa riportare TUTTO in un verbale, a meno che mi vengano fatte
domande specifiche, in proposito. Nel resoconto, sono portato ed evidenziare
quello che mi ha colpito di più, in quel momento, ciò che reputo più importante
per gli inquirenti, anche se posso senz'altro venire influenzato dai giornali o
dalla TV, in dichiarazioni successive. Ecco che magari "la prima
volta" parlo di cartacce, sporco, macchia di unto, come a dire
"disordine generale", che è l'impressione che ho avuto. A distanza di
tempo, anche di anni, riporto invece la puzza che sentii, e specifico che ho
lavorato in un obitorio, e so di cosa parlo. Perchè non l'ho detto la prima
volta ? Perchè non mi è venuto in mente, semplicemente, ma ritornando ai
fattori positivi e negativi, il fatto che mi sia "dimenticato" di
accennare alla puzza, la prima volta, ha poca importanza, ed è invece MOLTO più
importante il fatto che me ne sia ricordato la seconda volta.
Il punto è questo : uno può dimenticarsi di riferire
un particolare, fra le centinaia che vengono registrati nella memoria, e nel
subconscio, ma quando uno DICE una cosa, perchè mai dovrebbe mentire ? Se la
Carmignani riporta, anche anni dopo, che sentì puzza di cadavere (e sa cosa
vuol dire, visto che ha lavorato in un obitorio), perchè mai non dovrei
crederle ? Anche se si limita a puzza di gatto morto, il discorso non cambia.
Se i CC gliel'avessero chiesto subito, se ha sentito un cattivo odore, e se c’erano
delle mosche, probabilmente non staremmo qui a discuterne.
Nelle considerazioni seguenti, in alcuni punti forse
dipingo un quadro non proprio lusinghiero di Sabrina, ma devo dire che se c’è
un testimone che mi ha colpito per la schiettezza, per la caparbietà a
mantenere le sue posizioni, nonostante le melliflue e insistenti domande di
Canessa (esempio su Vanni), quello è lei. Sabrina ha ricevuto delle lettere
anonime, era preoccupata. Ha combattuto fieramente con gli inquirenti che le
volevano far dire cose che non aveva visto. C’è il mistero di un verbale,
corposo, che poi si riduce a poche pagine. Sabrina lo dice: “Scusi in quale
verbale risulta che avrei visto Vanni ?” E poi la risposta, tagliente e
affilata come un rasoio a Canessa : “Sì, ho visto persone, ma non
potrei dire che ho visto Mario Vanni… poteva essere chiunque, anche lei”
Tiè, Canessa, “pija n’carta, e
porta a casa”, come dicono a Roma!
Tutto quello che ho evidenziato
in giallo, andrebbe commentato, ma forse è meglio riassumere, facendosi delle
domande chiave.
1) Come si è
mossa, con la macchina ?
“Preciso che ci siamo fermati vicinissimo alla tenda”.
“Siamo venuti nuovamente a ritroso fermandoci a pochi metri
di distanza ove abbiamo consumato un panino”.
“Mentre che stavamo andando via è arrivata un’altra
autovettura con una persona a bordo”.
Poi specificherà che l’autovettura proveniva da San
Casciano, ha imboccato lo stradello, ma vedendo la loro macchina, si è fermata
e ha fatto retromarcia, procedendo nella direzione originaria. Però vedi dopo i dubbi e la domanda N° 8...
Nella foto sottostante, di repertorio, ecco come
potrebbero essere andate le cose.
Secondo me, dopo essere arrivati più o meno dov’è la
macchina bianca, hanno fatto retromarcia, posizionandosi nel punto 1. Tra
parentesi, la macchina era del fidanzato, ma chi guidava ? Quando dice “sì, io
andai avanti” sembra intendere che guidava lei.
Dopo aver consumato panini e torte varie (vedi dopo)
al punto 1, hanno imboccato lo stradello per uscire, e hanno incontrato l’altra
autovettura. Quando dice “Mentre che stavamo andando via”, potrebbe intendersi in
due modi : quando stavano per muoversi, oppure mentre si stavano già muovendo.
Secondo me si erano già mossi, e sono andati al punto 2 dove hanno incontrato
“faccia a faccia” la macchina (linea gialla), proveniente da destra, da San Casciano. Questa si è fermata, circoletto giallo, ha fatto retromarcia, e poi è
proseguita verso sinistra, nella foto.
Il punto importante è però un altro : cosa vedeva da
dove si sono fermati, arrivando “vicinissimo” alla tenda ? Ci ritornerò dopo,
nella domanda “cosa ha visto ?”.
2) Ci andava
spesso, nella piazzola, a fare cosa ?
“Per andare a Firenze, in genere
faccio quella strada, quindi la
sera… del tardi, in genere io andavo a Firenze” (97)
“Ma io ci passo sia di pomeriggio
che di sera” (97).
“Molte altre volte, sempre col mio fidanzate e con altri
amici, ci siamo recati nel posto di cui sopra. In qualche circostanza ho
notato delle macchine con
a bordo una sola persona, di sesso maschile. Ciò a tarda notte verso le
ore 1,00 - 2,00..
Molto spesso ho notato
uomini da soli a piedi, i quali, quando vedono i fari delle macchine si
girano di spalle per non farsi riconoscere. Ora che ricordo ho notato molte volte uno di S.
Casciano, un tipo strano, che fuma la pipa, taciturno, il quale frequenta molto
la Casa del Popolo” (9/9)
Ci andava MOOOLTO spesso, alla
faccia dell’ ”Occhio Ragazzi” ! Sabrina e il fidanzato, a volte con amici (!),
ci andavano all’1.00/2.00 di notte ! Vede macchine (al plurale!) con uomini
soli a bordo, e non si spaventa ? Uomini che si girano di spalle, per non farsi
riconoscere (guardoni), e ci continua ad andare ?
Un’abituè della piazzola,
insomma, che andava lì per appartarsi col ragazzo nonostante ci fossero
guardoni. A pensar male… esistono coppie che provano piacere al sapere di
essere osservate…
Solo sesso e festicciole ? No… a
consumare un panino ! A parte che il panino diventano “panini e una fetta di
torta” (95), poi “panini e delle torte” (97). Sembra quasi che stia ingrandendo
il tutto… la memoria.
Vi pare un luogo adatto per
festeggiare un compleanno, quel cesso di Scopeti ? Sabrina era una
tossicodipendente, forse voleva consumare qualcos’altro, oltre al panino…
3) Cos’ha visto,
ed è scesa dalla macchina ?
Belle domande ! Parto
dall’ultima, apparentemente una domanda senza senso. Sabrina, in numerose
occasioni ha tenuto a specificare che non è scesa dalla macchina. Ho i miei
dubbi in proposito…
Il 9/9, quando fa delle “aggiunte”
al verbale, quasi se ne fosse scordata… dice fra l’altro : “non ho minimamente pensato di
osservare chi vi fosse all’interno della
tenda”.
l'11/9 dice : “ Con la nostra
macchina – dice – ci siamo fermati accanto alla Golf francese, ma non siamo scesi”.
Nel 95 "Non scendono mai dall'auto"
Nel 97 dice : “Quindi volevo scendere,
però poi…”.
Nel 2003 dice : "Appena scesi dalla nostra auto" !
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TUTTO
quello che ho scritto fin'ora, e buona parte delle considerazioni successive, è
ormai storia ! Lo lascio solo per farvi capire che, a volte, ragionando ed
osservando i dettagli, si può intuire la verità. La fonte "F" è il
libro di Davide Cannella, l'ho comprato oggi ! “Winchester calibro 22, serie h.
Analisi spietata del mostro di Firenze”.
"APPENA SCESI DALLA
NOSTRA AUTO" !
Come ho sempre pensato !
Cacchio... Sabrina... mi hai fatto sudare le proverbiali sette camicie. Capisco
perchè non l'hai mai detto, i segugi sarebbero partiti a razzo con una raffica
di domande, di cui le due più importanti, sarebbero ovviamente state: "Avete
visto il cadavere di Nadine ?"... "Perchè non siete andati a
denunciare il fatto ?"
Ecco perchè, specie nell'85, non citavi il puzzo e le mosche, che avrebbero dovuto farti insospettire, a rigor di logica. Una domandina tipo : "Dunque... sporco, figura umana intravista, puzza di cadavere, mosche, e non siete scesi, anche solo per curiosità, a vedere ?", ti avrebbe messo in grossa difficoltà.
Canessa, nel 97, era "in altre faccende affaccendato", non era certo nell'interesse dell'accusa, arrivare a scoprire che avevate visto Nadine, morta, la DOMENICA ! Lui cercava a tutti i costi di farti dire che avevi visto Vanni alla guida dell'autovettura, ed ecco il mare di domande, insinuanti, fino al tuo taglientissimo : "poteva essere chiunque, anche lei".
A casa tua, in un ambiente sicuro, lontano dagli incubi e dalle vicissitudini del processo, candidamente, di fronte a Cannella, ammetti che siete scesi dall'auto.
E aggiungi : "si sentiva un puzzo terribile, come di cadavere e c’erano mosche dappertutto, tante, ed io me ne intendo di puzzo di cadaveri... Io, ho fatto l'infermiera in un obitorio".
Puzzo terribile, mosche dappertutto, come Santucci, che parla di un nugolo impressionante di mosche, il giorno dopo, e anche lui, parla di forte odore (in un'occasione), ma questo sarà il tema di un altro post.
E c'è una altra frase importante, che dici :
"Vista la situazione, decidemmo di andare via, da qualche altra
parte". Ora... non so quando esattamente siete scesi, se avete prima
parcheggiato al famoso punto 1, consumato panini e torta, spento la radio per
timore di disturbare, 20/30 minuti di sosta in tutto... ma credo che alla
fine, dopo essere scesi, e aver "VISTO", ve la siete data a gambe !
Forse l'altra autovettura ha dovuto inchiodare, e fare retromarcia, per farvi passare...
Della stessa
opinione è Cannella, che fornisce un'interessante motivo per cui Sabrina
è andata a testimoniare :
"Sono convinto, ma questa è soltanto una mia personale ipotesi, senza prova che lo possa dimostrare, che Sabrina Carmignani ed il suo ragazzo, l'8 settembre 1985, forse diedero una rapida occhiata anche dentro quella famosa tenda e magari videro il cadavere della ragazza e presi dal terrore, scapparono via come dei fulmini. Poi, ricordarono che erano stati visti da quell'uomo che saliva lungo lo stradello con la sua autovettura, pensarono che potevano essere accusati loro, del duplice delitto da quell'uomo che li aveva visti nella piazzola, e pensarono bene, di comune accordo, di andare subito, cioè all'indomani, precisamente il giorno del ritrovamento dei cadaveri, dai Carabinieri a raccontare quello che avevano visto il giorno prima."
Aggiungo che "non a caso" Sabrina passò, il giorno dopo con la madre, e vide curiosi e forze dell'ordine, sul posto.
Procedo col post "originale", prima della "rivelazione" fatta a Cannella...
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Non ci ha pensato minimamante ad
osservare i corpi, ma voleva scendere ? E perché voleva scendere ? Consumare
panini e torte dentro la macchina, ascoltando musica, OK, ma perché scendere ?
Per fare due passi e sgranchirsi le gambe ? O per appartarsi, un po’ più
nascosti, e fare qualcos’altro, là dove ci sono tante siringhe per terra… ?
I dubbi, che sia scesa dalla
macchina, derivano dalle risposte alla prima domanda, cos’ha visto e sentito.
Dove esattamente si è fermata, “vicinissimo alla tenda” ? Che manovre ha fatto,
con la macchina ?
Vediamo la topografia, la prima foto è l’originale schizzo della scientifica. Cristo Santo, è il vostro lavoro… possibile che piazzate macchina e tenda NON nella posizione corretta ?
Ecco, invece come stavano esattamente le cose, da una correzione fatta da Manieri. Notate che tenda e macchina sono state ruotate !
Aggiungo due cerchi,
1 e 2, che evidenziano due zone.
La zona 1
è davanti alla tenda, dove c’è la macchia di sangue e lo “sporco”. La zona 2,
più piccola, è dove ha visto i rotoli di carta e le scarpe rosse, dietro alla
tenda, vicino alla macchina. Vi metto altre due foto, la prima è una foto molto
importante. E’ quella scattata dalla scientifica PRIMA che la tenda venisse
smontata, e poi rimontata (!) per farla vedere a De Fazio.
A sinistra, davanti alla tenda,
il marker E è dove hanno trovato un bossolo.
A destra, tra i marker F e A, vedete quella macchiolina bianca ? Sono i rotoli
di carta che vedete nella foto sottostante. Qui la tenda è stata smontata. Ho
messo la foto, solo per far vedere bene i rotoli di carta e le scarpe “rosse”,
che invece sono delle Timberland rosa.
Se ritorniamo alla foto con i due
cerchi, è MOLTO difficile trovare un unico punto di osservazione, da cui si
possono vedere/notare queste due zone. E’ vero che potrebbe essere arrivata col
muso della macchina vicino al puto 2 , “vicinissimo alla tenda”, e aver visto
bene cosa c’era, e con la successiva manovra in retromarcia, potrebbe aver
visto bene cosa c’era nella zona 1, davanti alla tenda.
Deve essere arrivata vicino al
punto 2, se fosse rimasta più indietro, non avrebbe visto: lo squarcio sulla
tenda, i rotoli di carta, le scarpe. Arrivando vicino al punto 2, aveva già
visto lo “sporco” che c’era nel punto 1 ? Possibile… ma ha fotografato
mentalmente: la macchia di unto, fogli vari bianchi a righe (!), stracci,
lattine ? E questo mentre guidava ?
Il punto dove voglio arrivare, è che per aver osservato TUTTE queste cose,
piazzate in zone diametralmente opposte, rispetto alla tenda, dev’essere scesa
dalla macchina !
Secondo me… arriva vicino al
punto 2, scende, va al punto 1 a piedi, forse arriva addirittura a dare una
sbirciatina dentro… e fatto di capitale importanza, dice il 9/9
“Ribadisco che al mio
arrivo ho potuto notare che la parte anteriore della tenda era aperta e che parte di essa più
precisamente il lembo superiore destro era piegato all'esterno”
Non al tuo arrivo, cara Sabrina… passando in macchina DUBITO fortemente che si vedesse il lembo superiore destro della tenda piegato all’esterno… ma l’hai notato ad una ricognizione a piedi ! Come ha fatto a notare il lembo superiore destro piegato all’esterno ? Nota che specifica addirittura destro… non dice genericamente : “la tenda mi pareva aperta”. Solo uno che è stato lì, in piedi, può aver notato tutti questi particolari !
Ricapitoliamo cosa ha visto :
1) Lo squarcio della tenda. A
parte il generico “sciupata”, ripetuto più volte, al processo dice esattamente
: “no, no, nei giorni precedenti, la
tenda era… una tenda
normale, non era rotta e sciupata”
Nei giorni precedenti non era ROTTA E SCIUPATA. Rotta… quindi ha visto benissimo lo squarcio sulla tenda.
2) Rotoli di carta e scarpe che erano al punto 2
3) La famosa macchia di unto (sangue !), fogli bianchi
a righe (cartacce), stracci e lattine. l'11/9 dice esattamente :
“Con la nostra macchina – dice – ci siamo
fermati accanto alla Golf francese, ma non siamo scesi: in terra c’era troppo sporco, cartacce, stracci, lattine.”
Ribadisce per l’ennesima volta
che non sono scesi… per carità… ci venisse mai in mente di pensarlo… c’era
sporco, cartacce, stracci, lattine.
Ad onor del vero, nel 97 dice “la
tenda era chiusa” !? Ma come ? Il 9/9 dici che la tenda era aperta, e noti il lembo superiore destro piegato
all’esterno, e adesso dici chiusa ?
Qui bisogna invocare il “clima” generale in cui si è svolta la deposizione del 97.
Se notate, all’inizio Sabrina si limita a RISPOSTE TELEGRAFICHE. Canessa sembra debba smuovere una montagna. Sabrina è molto diffidente, e sente la pressione di Canessa, che vuole farle dire di aver visto Vanni. Canessa suda sette camicie: sulla macchina, muso basso o alto ? Fari tondi o rettangolari ? Sembra o è una Regata ? Colore ? Addirittura, quando Sabrina dice che gli sembra di aver visto una persona in macchina, ironizza :”Quello che guidava ci sarà stato di certo”, e Sabrina risponde "infatti", sorridendo (e forse arrossendo, aggiungo io).
Sabrina nel 97 specifica a
Canessa che NON è andata di sua spontanea volontà a testimoniare, ma che
passando con la madre, in macchina, ha visto gente, macchine, e hanno chiesto
cosa fosse successo. Saputolo, realizza che era stata lì il giorno prima, la
domenica pomeriggio ! E’ stato un “poliziotto” che era lì, ad invitarla ad
andare alla questura.
Mi viene in mente il Santucci. Ha 18 anni… scopre il cadavere di JMK, e
sconvolto torna a casa, ma, come dice lui stesso (!) in un video, NON aveva
intenzione di andare a fare la denuncia ai carabinieri. E’ stato il padre, a
cui aveva raccontato l’accaduto, a convincerlo ad andare !
Anche qui, probabilmente, è stata
la madre ed il poliziotto, a convincere Sabrina, ma lei, molto probabilmente,
NON voleva andare a denunciare il fatto. Ricordate anche l’estrema diffidenza e
resistenza del fidanzato, che non è mai voluto andare a deporre !
Sabrina, e forse anche il
fidanzato, hanno visto qualcosa che lei non ha mai voluto dire, esattamente. Si capisce, o si intuisce, che deve essere andata anche davanti alla tenda, ma
cos’ha visto, di preciso, DENTRO la tenda, lo sa solo lei.
Ecco che, secondo me, nella denuncia del 9/9 e poi il 10 e 11/9 si limita ad una descrizione dei fatti “edulcorata”. Specifica subito, decisamente, che NON sono scesi dalla macchina, ma si guarda bene dal parlare di odore di morte e mosche. Questo avrebbe fatto scattare, negli inquirenti, un terribile sospetto: che fossero scesi di macchina e avessero visto i cadaveri, e che non si fossero presentati, la stessa domenica (!) a denunciare il fatto ! Ne sarebbe scaturita una serie di domande molto imbarazzanti…
In sostanza lei dice solo: “c’era sporco” e ci siamo spostati, punto. Non siamo scesi dalla macchina, non abbiamo visto nient’altro, ho solo sospettato che ci fosse qualcuno dentro la tenda. E’ quindi plausibile, secondo la sua versione “incompleta”, che se ne siano andati dalla piazzola, senza aver sospettato nulla... ma questo è quello che ha voluto far credere Sabrina, non certo che avesse sentito odore di morte e mosche…
Nel 95, 97, e 2003 a molti anni di distanza, può permettersi di dire esattamente (quasi…) come sono andate le cose, ed ecco che “appare” l’odore di morte e le mosche, e le scarpe. Ma alla domanda, quasi in ultimo, di Canessa, come se fosse una domanda trabocchetto, risponde lapidaria “la tenda era chiusa”. Fine, non vuole ritornarci sopra, su cosa possa aver visto della figura che, al giornalista, quasi poeticamente, definì : “quella persona che credevamo addormentata”
4) Una figura umana ?
Il 9/9 dice : “Da come si
presentava esteriormente, con
un rigonfiamento nella parte inferiore ho avuto la sensazione che all’interno
della tenda vi fosse almeno una persona. Ribadisco che ciò è solo una
mia sensazione in quanto non ho minimamente pensato di osservare chi vi fosse
all’interno della tenda”.
Lo so, Sabrina, che non siete
scesi dalla macchina… un rigonfiamento nella parte inferiore. Ci può stare
benissimo, Nadine era con la schiena quasi contro la parete posteriore della
tenda. Materassino, più il corpo di Nadine, possono giustificare il
“rigonfiamento” osservato da Sabrina.
Scusate la crudezza della foto successiva, ma è per far vedere che la schiena
di Nadine era esattamente contro la parete posteriore della tenda.
L’11/9 dice qualcosa di più…
“Con la nostra macchina – dice – ci siamo fermati accanto alla Golf francese, ma non siamo scesi: in
terra c’era troppo sporco,
cartacce, stracci, lattine.
Quella macchina e quella tenda ci rassicuravano: c’era qualcuno, non eravamo
soli. Fra l’altro, dall’apertura della tenda s’intravedeva la
forma di una persona sdraiata, forse addormentata.” E poi : “Quando ho
saputo che il mostro aveva colpito agli Scopeti, ho pensato subito alla tenda e
alla macchina francese e a quella persona che credevamo addormentata."
ALT !!! Dice
“dall’apertura della tenda “ ??? Quindi è dall’altra parte, e vede che la tenda
è aperta, infatti prima specificò “col lembo superiore destro piegato
all’esterno”. Se fosse stata in macchina, sarebbe stato praticamente
impossibile vedere o intravedere… “la forma di una persona sdraiata, forse
addormentata”. Riguardate la foto sopra… a parte il sangue… Nadine è sdraiata,
di fianco, e sembra addormentata: il sonno della morte.
Sabrina era lì, in piedi davanti
alla tenda, e ha visto Nadine. Forse l’ha vista con una certa angolazione, non
ha sporto la testa dentro la tenda… forse ha intravisto solo le gambe, diciamo
dal ginocchio in giù. Non posso sapere se si è veramente resa conto che un
terribile omicidio era stato commesso. So solo che in diverse occasioni,
Sabrina fa di tutto per assicuraci che non è scesa dalla macchina, ma come ha
fatto ad osservare, perfettamente, tutti quei particolari ? Se veramente si
fosse resa conto che un omicidio era stato commesso, sarebbe impensabile che
dopo si fossero limitati a fare retromarcia, per sistemarsi appena un poco più
in basso. Sarebbero fuggiti come delle lepri, terrorizzati.
Notate che nella parte finale
dell’intervista, parla al plurale “Quando ho saputo che il mostro aveva colpito agli
Scopeti, ho pensato subito alla tenda e alla macchina francese e a quella
persona che credevamo
addormentata". PERSONA che credevamo addormentata, un po’ di più di un
semplice rigonfiamento della tenda.
Ne hanno parlato fra di loro !
Il suo fidanzato si è sempre
rifiutato, categoricamente, di fare alcuna dichiarazione in proposito. Si è
chiuso in un silenzio ostinato. Non è un po’ strano ? In fondo, se avessero
visto “solo” un rigonfiamento della tenda e dello sporco, avrebbe potuto confermarlo.
“Sabrina stessa specifica che “se convocato, si limiterà ad un non ricordo”.
Qualcosa che aveva visto, l’ha scosso profondamente. Nella coppia, era lei a
portare i pantaloni ! La coraggiosa, indomita Sabrina, che però non ha detto
proprio tutto…
Nel 95 : “La ragazza nota anzi che qualcuno sta
dormendo dentro la tenda e abbassa, forse spegne, la musica per non
disturbare. Ricorda che la
tenda non è bella tesa come l’aveva vista nei giorni precedenti, ma
appare con pieghe e forse
storta, con un rigonfiamento
che fa pensare a Sabrina che ci sia almeno una persona dentro a dormire”.
Sembra riportare il “rigonfiamento”,
come nella dichiarazione del 9/9.
Al processo si limita ad un :” “Più che altro l’impressione che ci fosse dei materassini, dentro, può darsi… quelli che si usa… però non lo so”.
Una digressione sullo “sporco”. Ma
gli inquirenti hanno trovato tutto questo sporco, lì, sull’entrata della tenda
? La macchia di sangue senz’altro, ma fogli bianchi a righe, cartacce, stracci,
lattine ? Mi pare di no, come mai ? Chi, e perché, in caso, li ha tolti ? Il vento
? Curiosi ? Non credo… che sia stato il MdF in un successivo sopralluogo ? E
perchè ? Per portarsi a casa altri souvenir di così bassa lega ? Per rendere il
luogo meno sporco ?
Aveva nascosto e spostato i
corpi, forse voleva far credere che ci fossero dei campeggiatori “in vita”, non
voleva attirare l’attenzione di eventuali curiosi, o, meglio, non voleva che
eventuali curiosi NOTASSERO che quello sporco rimaneva lì da giorni. Però…
ammesso che l’omicidio sia avvenuto venerdì notte, domenica pomeriggio era
ancora tutto lì. Il MdF è andato domenica sera/notte a ripulire il tutto ? Perché
non prima ? Che l’omicidio sia avvenuto invece sabato notte ?
Ma questi francesi… fanno una
specie di pic-nic e lasciano tutto lì, andando a dormire, la notte ? Vale per
qualsiasi possibile data dell’omicidio. Lattine ? Stracci ? O Sabrina si
riferisce, genericamente a sporco nella “piazzola” ? La piazzola era lurida,
non sporca. Una discarica, e in più fazzoletti, profilattici, escrementi. Ma Sabrina
conosceva benissimo la piazzola… ci era andata molte volte, quindi quando dice
che c’era troppo sporco per rimanere lì, si riferisce alla tenda. Infatti dopo
dirà anche puzzo e mosche.
Non riesco a focalizzare l’origine
di questo “pic-nic”, e come mai il lunedì gli inquirenti non ne trovano tracce.
Forse bisognerebbe cercare meglio, in qualche rapporto.
4) Ha visto
anche i francesi !
S.C. “Addirittura, in… qualche giorno prima, anche i francesi… perché
c’era una festa paesana,
la macchina l’avevo visti a San Casciano”
P.M. “La festa paesana ricorda
che festa è ?”
S.C. “Ma, eh… penso che c’era a Cerbaia qualcosa, mi
sembra in quei giorni”
P.M. “E lei ha quasi certezza di
aver visto i francesi, o è una sua…”
S.C. “Ma, in settimana, perché poi dopo venendo fuori
tutta la storia, vedendo la macchina, vedendo le facce dei ragazzi, ho un vago ricordo che forse li
ho visti a giro “
“la macchina l’avevo visti”. Ha visto la macchina e
i francesi, o ha visto solo la macchina ? Questi toscani… sembrerebbe entrambi,
macchina e francesi. Non è sicura di averli visti alla festa a Cerbaia o “in
settimana”.
La settimana mica è tanto lunga,
3 giorni “utili”: venerdì, sabato e domenica. Parere personale ? Li ha visti
alla festa a Cerbaia venerdì 6 settembre sera, come ha detto Angelo Cantini (lo
so… nel verbale c’è l’errore venerdì 7/9…)
5) Cos’ha
sentito (odori, mosche) ?
Sull’odore di cadavere c’è ancora
qualche dubbio ? Non l’ha detto il 9/9 o l’11/9, ma nel 95 dice :
“c’è un forte odore di animale morto e mosche in
abbondanza”
FORTE odore e molte mosche.
Sabrina ha lavorato in un obitorio, sa cos’è l’odore della putrefazione, lo
percepisce subito. Lo dice nella testimonianza.
“Tiene a precisare che come infermiera ha lavorato in
obitorio e conosce
molto bene l’odore di putrefazione.”
Quando sono arrivate le FF.OO.
sulla piazzola, hanno visto i due cadaveri “nascosti”, ed il seggiolino da
bambino in macchina. Hanno subito temuto il peggio, e cercato dappertutto, con
cura, con i cani, per escludere che anche un bambino fosse stato assassinato.
Niente, per fortuna, ma neanche nessun animale morto nei paraggi, lo avrebbero
senz’altro verbalizzato.
Da dove poteva arrivare
quell’odore ? Dai corpi dei due ragazzi assassinati.
Nel 97 al processo, lo ribadisce
chiaramente :
“Sì, io andai davanti, e non
pensavo ci fosse nessuno, perché non sembrava una tenda abitata da persone.
Quindi volevo scendere, però, poi… un po’ per il cattivo odore, un po’ perché la tenda c’era tutto
sporco, decisi di andare… cioè più indietro, quindi mi spostai di lì, e dopo di
lì a poco, andai via”.
Nel 2003 dice : "si sentiva un puzzo terribile, come di cadavere e c’erano mosche dappertutto, tante..."
Sul fatto che non ne ha accennato
nell’immediatezza, ma a distanza di molti anni, valgono le considerazioni
precedentemente fatte, sul valore di un segno positivo e di un segno negativo.
Perché caspita non dovrei crederle, quando dice che ha sentito l’odore di
cadavere ? Voleva “colorire” la scena ? Si inventa un falso ricordo ? Non parla
di aver visto una macchina color rosso sbiadito… parla di un odore
particolarissimo. Credete sia la stessa cosa ? Vi sbagliate di grosso !
Una piccola nota personale, sono
un medico, e ne ho viste di autopsie. Sapete cosa colpisce di più gli studenti
che assistono ad un'autopsia ? L'odore ! Più di tutto quello che dopo vedranno...
E' un odore tipico, dolciastro, che ti entra nelle narici e sembra non voler
più andare via. Certi mettevano fazzolettini imbevuti di profumo, nel naso, per
non sentirlo. Altri, a costo di non vedere più nulla, si rifugiavano nelle
ultime file. Quando torni a casa, lo senti ancora, e devi farti una doccia...
non è questione di quantità, di "puzza terribile", ma di
"qualità", è un odore che si insinua come un serpente, e non va più
via... ma soprattutto non lo dimenticherai più...
L’olfatto ha una valenza maggiore della vista e del gusto ! Avete letto “Alla ricerca del tempo perduto” di Proust ? Tutti i ricordi partono da una “madeleine," un dolce tipico francese, dal suo profumo e dal suo gusto, mentre lo inzuppa nel tè.
A voi non è mai capitato che un
odore risvegliasse ricordi lontanissimi ? A me sì, molte volte. Il ricordo ha
un forza, una potenza impressionante. E’ molto più vivido, ha più spessore, di
un ricordo visivo.
Questo non per dire che l’odore
sentito da Sabrina le ha risvegliato dei ricordi particolari, se non che avesse lavorato in un obitorio, ma per
evidenziare la potenza dell’olfatto, rispetto alla vista. Se senti un odore,
vuol dire che quell’odore c’è; se vedi una macchina, puoi non essere sicuro,
ricordando, se era rosso sbiadito, o grigio, o chiaro.
Stiamo parlando, poi, di un odore
particolarissimo, di cadavere… che lei conosceva fin troppo bene, avendo
lavorato in un obitorio, e che è impossibile scordare, o confondere con un
altro odore.
Per me… fine della trasmissione,
sulla “retrodatazione”. I due francesi non sono morti domenica notte, ma
venerdì o sabato notte. Lotti ha mentito, spudoratamente, e i “merendari” se ne
devono fare una ragione, una volta per tutte. Ma c’è ancora qualche domanda, la
cui risposta ha una valenza enorme…
6) La tenda era danneggiata ? In che stato era nei
giorni precedenti ?
Sabrina il 9/9 si limita ad osservare :
“Ribadisco che al mio arrivo ho potuto notare che la parte anteriore della tenda era aperta e che parte
di essa più precisamente il lembo superiore destro era piegato all'esterno.”
Parte anteriore della tenda
aperta, e lembo superiore destro piegato. Non accenna a “danni” di sorta. La
sua dichiarazione è esplosiva… ma chi assisteva alla deposizione, non sospettava minimamente l’importanza
di una retrodatazione dell’omicidio, non gli chiedono di odori o mosche, nessuna A.D.R. su questi punti.
Lo stesso dicasi per l’intervista al giornalista dell’11/9. Ha detto i fatti più importanti, perché era lì, che non
sono scesi dalla macchina (e come poteva mancare questo dettaglio…), che c’era
sporco, che dall’apertura della tenda si intravedeva una persona sdraiata (!),
forse addormentata, che poi è arrivata una macchina.
Nel 95, a “mente fredda”, quando
erano passati 10 anni, e del mostro non c’era più traccia, quando i timori
(lettere anonime) non avevano più motivo di essere, ripensandoci con
attenzione, dice :
“La ragazza nota anzi che qualcuno sta
dormendo dentro la tenda e abbassa, forse spegne, la musica per non
disturbare. Ricorda che la
tenda non è bella tesa come l’aveva vista nei giorni precedenti, ma
appare con pieghe e forse
storta, con un rigonfiamento
che fa pensare a Sabrina che ci sia almeno una persona dentro a dormire.”
La tenda NON è bella tesa come
NEI GIORNI PRECEDENTI, ma appare con pieghe e forse storta !
Nel 97 dice :
““La tenda era sciupata, era giù, non lo
so… ma, non era tirata,
come una normale tenda, era un po’ sciupata”
E poi :
“no, no, nei giorni precedenti, la tenda era… una tenda normale, non era rotta e sciupata”
I GIORNI PRECEDENTI era normale, ma quella fatidica
domenica era ROTTA E SCIUPATA. Rotta… cioè lo squarcio, e “sciupata”, un po’ giù.
La foto sotto è della scientifica, scattata prima di
smontare la tenda. Ho aggiunto le due frecce: la gialla indica il palo
orizzontale anteriore, la rossa quello posteriore, un po’ inclinato.
Quella tenda ne ha passate di tutti i colori ! Un ciclone si è abbattuto su di
lei. Spari (uno colpisce forse anche il paletto posteriore destro) , JMK che
scappa, il mostro che tira fuori Nadine, il mostro che la riposiziona dentro,
lo squarcio posteriore ! Sabrina NON ha visto una tenda “normale”, quella
domenica, ma soprattutto, e questo è IMPORTANTISSIMO, ha visto che era DIVERSA
da come l’aveva vista nei giorni precedenti !
Anche qui, secondo me… fine della trasmissione.
Domenica pomeriggio la tenda era rotta e sciupata, e
nei giorni precedenti era normale, domenica pomeriggio c’era un puzzo di morte,
e mosche. Domenica erano di sicuro già morti !
7) Quando sono morti ?
Se lo chiedono ormai da decenni ! Abbiamo tre notti a
disposizione: venerdì, sabato e domenica. Prima no, perché sono arrivati lì, il
venerdì pomeriggio.
Tutta la testimonianza di Sabrina fa pensare che
domenica pomeriggio, nella tenda ci fosse Nadine, morta. Odore di cadavere,
mosche, macchia di unto (sangue ?), figura intravista sia da dietro
(rigonfiamento della parte posteriore) e forse anche dal davanti della tenda (tenda
aperta, con lembo superiore destro piegato all’esterno). La tenda era sciupata, rotta, diversamente da come l'aveva vista nei giorni precedenti.
Questo ridurrebbe la possibile data della morte a
venerdì notte o sabato notte. Bisogna notare una cosa molto importante: quando
Sabrina dice “nei giorni precedenti” la tenda era normale, lo dice al plurale. E questo sia
nel 95 che nel 97.
Lei dice che passava di lì molte volte, sia di giorno
che di notte.
Dalla frase, sono possibili varie combinazioni di
giorno e orario (pomeriggio/notte), ma se interpretiamo “alla lettera” la
frase, dobbiamo escludere il venerdì notte !
Sabato notte, invece, è ancora possibile, esempio se
li ha visti venerdì (giorno e/o notte) e sabato, ma di pomeriggio.
Forse la data esatta della morte è il sabato notte…
Una nota, per gli irriducibili sordi che non vogliono
sentire… avete tanto parlato di ricordi che non valgono perché sono tardivi, dopo molti anni, o addirittura di falsi ricordi… e allora come la mettiamo con le SCARPE ???
Il 9, 10 e 11/9 non e parla. Nel 95, la bellezza di 10 ANNI DOPO, invece dice:
“Non solo, nota anche chiazze che definisce
oleose e un paio di scarpe
da donna rosse.”
Nel 97, la bellezza di 12 ANNI DOPO, dice:
“Sì, c’erano molti fogli, c’erano delle scarpe, mi sembra, un paio di scarpe..
sì, di scarpe da donna,
mi sembra, e c’erano anche dei pezzi di carta, cioè c’era molto sporco, davanti”
Nel 2003, a distanza di 18 ANNI, dice:
"Mi colpirono, in mezzo a quello “sporco”, un paio di scarpette rosse da donna".
Un falso ricordo ? Un ricordo che non ha nessun valore in quanto tardivo ? No… belli miei… le scarpe c’erano, eccome ! Ci sono le foto a documentarlo !
Se n’è ricordata 10, 12 e 18 anni dopo, cose che capitano… a parte le considerazioni precedenti sulle sue testimonianze, da lei rese intenzionalmente “a scaletta”, per aggiunta, nel tempo, per tutelarsi.
8) Che manovre fa l’auto sconosciuta ?
E' l'ultima domanda, in ordine
temporale, non la più importante di sicuro, ma anche qui qualche
"stranezza"...
Il 9/9 dice solo : “Mentre che stavano andando via è arrivata un’altra autovettura con una persona a bordo, era una
macchina tipo la regata…”
Mentre stavano andando via, è
arrivata, e basta.
L’11/9 dice:
“C’era
una macchina che veniva
avanti con un uomo solo sopra.”
Una macchina che
venina avanti, e basta.
Nel 95 invece… il
quadro sembra diverso…
“Mentre se ne vanno sono
disturbati nella manovra dal sopraggiungere di un’altra auto che prima si ferma
all’imbocco della piazzola, sosta
pochi secondi e poi
prosegue. Poco
dopo torna indietro e si ferma nello spazio di fronte all’ingresso della piazzola.”
Sembra che arrivi, si
fermi, faccia retromarcia e prosegua verso sinistra (foto precedente).
Ma poi… torna indietro ?
E Sabrina dov’era
mentre l’altra macchina fa tutte queste manovre ? Stava andando già via, e nota
il tutto nello specchietto retrovisore ? Oppure sono sempre stati fermi e ha
visto l’auto fare le manovre ? Ma non ha detto, il 9/9 , che mentre stavano andando
via è arrivata l’altra macchina ?
Sembrerebbe quasi… che quando Sabrina è definitivamente andata via, l’altra
macchina è tornata… Ha fatto tutte queste manovre solo per dare spazio a
Sabrina, e permetterle di andare via, e poi è tornato ? Ha fatto finta di
andare via, e poi è tornato ?
Tornare, vuol dire
andare in una direzione e poi INVERTIRLA. Cosa veniva a fare sulla piazzola ? Ci
sono infinite possibilità… tra cui… che fosse l’assassino e volesse rendersi
conto che tutto “filava liscio”, che i corpi non erano ancora stati scoperti,
com’era nelle sue intenzioni. Forse quella volta ha “ripulito” la zona…
Se fosse stato una
persona “neutrale”, un cacciatore, un cercatore di funghi che voleva andare
sulla piazzola, bastava fermarsi, magari fare retromarcia, per permettere a
Sabrina di andare via, e poi riprendere lo stradello per la piazzola.
Semplicemente… ma invece perché quell’inversione ? Inversione non nel senso che
fa retromarcia, ma stando alle parole del verbale, prosegue e POCO DOPO torna
indietro, e si ferma, di NUOVO ! Manovre sospette, senza dubbio…
Nel 97 riprendo il
colloquio di Sabrina con Canessa, perché fin’ora mi sono concentrato sulla
tenda, tralasciando l’auto sopraggiunta. Prendo il pezzo sulle manovre fatte
dalla macchina.
P.M. Che manovra fece
questa macchina ?
Questa macchina entrò…
praticamente veniva da San Casciano…
P.M. Quindi dietro
voi… era
Veniva da San
Casciano, e girò per
entrare nella piazzola.., però c’era la mia macchina lì, quindi fece marcia indietro, e proseguì… non per
San Casciano, ma in direzione
opposta.
P.M. Lei vide se c’era
un solo guidatore, se c’erano altre persone.
…. Sì, c’era… mi
sembra che c’era una persona, dentro.
P.M. Quello che guidava ci sarà
stato di certo.
Infatti (sorridendo)
Niente “torna indietro”. Ricordate che nel 97 ci voleva una tenaglia,
per togliere dalla bocca, a Sabrina, qualche particolare…
Impressione generale ? Si era
trattato del MdF in ricognizione…
Considerazioni finali
Sabrina ha sentito un forte odore di cadavere, e c'erano molte mosche. La tenda era sciupata e rotta, a differenza dei giorni precedenti.
E' scesa dalla macchina, col fidanzato (!), e molto probabilmente hanno visto Nadine morta, la domenica 8 settembre 1985. Nel tempo, ha fornito versioni non contrastanti, ma piuttosto per aggiunta. Più passava il tempo, e ci si allontanava dalle vicende, anche personali, di Sabrina, coinvolta suo malgrado nel processo, e più emergevano particolari.
Una testimonianza chiave, la sua, che mette una pietra tombale sulla fantasiosa ipotesi dei CDM.
Aggiornamento del 18/8/2024. Nel verbale del 5/12/1995 si legge :
“A questo punto gli scriventi mostravano alla CARMIGNANI la foto del modello
FIAT 128 coupé con lo scopo di una eventuale individuazione del modello di
vettura notato dalla ragazza in correlazione con le dichiarazioni già rese da
altre persone (CHIARAPPA Vittorio e DE FAVERI Marcella): la giovane asseriva
che avrebbe potuto trattarsi anche di quel tipo di vettura precisando che a suo
tempo aveva parlato di FIAT REGATA solo perché tale modello, posseduto da sua
madre, le richiamava alla mente l'auto sopraggiunta a causa dei fari squadrati.”
Questi inquirenti maliziosi… che vogliono portarti
dove interessa loro. Come Canessa che insisteva col Vanni. La prima impressione
che ha avuto Sabrina, è che fosse una REGATA ! Appunto perché l’aveva sua
madre, ne era abbastanza certa ! Non ha detto “Non so che modello”, specifica
REGATA. Poi… a forza di dai e ridai, quelle volpi, potrebbero farti dubitare
anche del nome che porti.
Diciamo che molto probabilmente si trattava di una
Regata… e sapete perché insisto su questo ? Valeria Vecchione, da sue ricerche,
ha appurato che JB possedeva, in quel periodo…. indovinate un po’ ? Una Regata !
Altre volte, qualche testimone ha parlato di una 131,
ed in effetti i due modelli si assomigliano moltissimo.
Non una 128 coupè… belli miei… lasciamo stare quel
demente del Lotti… una Regata, come quella di JB !
Sabrina definisce il guidatore “alto e massiccio”. Sull’altezza di una persona seduta in machina ho i miei dubbi. E’ vero che se tocca il tetto dell’autovettura con la testa, dev’essere alto, o se a mala pena si vede sopra il volante, dev’essere basso… ma tra altezza e corporatura, nelle testimonianze, il dato più “sicuro” è la corporatura ! Vedete le mie considerazione in questo post, dove, da studi, emerge che il parametro più affidabile, nelle testimonianze, fra altezza, peso ed età, è il peso !
A parte che potrebbe “settare” il sedile di guida più
in alto, non so se quest’opzione c’era, per quel modello, allora, ma giudicare
l’altezza di una persona seduta, è più difficile, ovviamente, di una persona che
sta in piedi.
Sulla corporatura invece, più volte il MdF è stato
definito robusto, massiccio.
Dice Cigolini,
per esempio, ammesso che avesse visto il MdF…
"
Un cinquantenne... nel 1985 JB aveva esattamente 50 anni... ben vestito, non un buzzurro qualsiasi, un ubriacone alla CDM. Prima specifica che aveva la pelle bianchissima, non un contadino, quindi, ma più uno che lavorava in un ufficio.
Sapete com’è stato descritto Zodiac ? “Stocky”,
tarchiato, robusto, e Mageau specifica con "addome prominente"...
Un tipo robusto
su una Regata… che arriva sulla piazzola la domenica. Ricognizione, belli miei ! Controllava che i corpi non fossero stati scoperti, anzi, vi dirò di più… non
so se li ha uccisi venerdì notte o sabato notte, ma dello “sporco” più volte
ribadito nelle varie testimonianze, da Sabrina, gli investigatori non hanno
trovato traccia ! Sparite le lattine, gli stracci, la “carta oleosa”; è
rimasta solo quella macchia, il sangue, perché non poteva lavarla.
Ha “ripulito” la SDC, non voleva creare il sospetto,
in eventuali frequentatori della piazzola, che ci fosse qualcosa di strano, perché
quegli oggetti vari rimanevano sempre lì !
Chissà se ha anche spostato i bossoli, davanti alla tenda ! Li ha messi quasi in fila indiana, davanti all’entrata della tenda, per far diventare matti “illustri esperti” nella ricostruzione della dinamica, come Manieri o Segnini… ahahah
Aggiornamento del 26/12/2024
Nel video di Dario Quaglia, riguardo al verbale del 2/12/1995 di cui non si ha l'esatta trascrizione, ma solo la "ricostruzione" fatta dagli inquirenti, delle parole di Sabrina, al minuto 1.02.48 l'autore (finalmente !) mostra il verbale del 6/12/1995, dove si leggono le testuali parole della Carmignani:
"Giunta sul posto, notai la Golf, da me descritta nel precedente interrogatorio, che si trovava parcheggiata a fianco ad una piccola tenda, ivi presente e che sembrava disabitata, in quanto si presentava sciupata e non ben stesa, nel senso che probabilmente i tiranti si erano un po’ allentati.
Questa tenda mi è sembrata che fosse di colore grigio argentato, in quanto, in altra occasione, di notte, ebbi modo di notarne i riflessi alla luce dei fari dell'auto.
A.D.R.: Sicuramente avevo già notato la presenza di questa tenda in quel posto il giorno precedente e cioè il sabato sera, in quanto, transitando in auto da quel posto, ebbi modo di notarne la presenza."
Sabato sera la tenda era a posto !!! Se tornate ai dati all'inizio del post al punto D) Verbale del 2/12/1995 c'è scritto:
"Ricorda che la tenda non è bella tesa come l’aveva vista nei giorni precedenti, ma appare con pieghe e forse storta [...]"
Riportano, non correttamente, che parlò di giorni, al plurale... ma le esatte parole di Sabrina erano il sabato sera. Questo esclude la serata tra venerdì e sabato come possibile data dell'omicidio ! Se il sabato sera la tenda era ancora "intatta", visto che ne nota i riflessi alla luce dei fari, e fa rilevare che, invece, la domenica pomeriggio è "sciupata e non ben tesa", vuol dire che l'omicidio è stato commesso quel sabato sera/notte DOPO che era passata la Carmignani.
Entomologia, rigor mortis, analisi del succo gastrico, potete buttare tutto alle ortiche. Maurri ha preso un grosso granchio... l'omicidio è stato commesso nella notte fra sabato e domenica. Punto.
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