Il killer dei due mondi

 


Forse questo post avrebbe dovuto essere il primo, in questo blog. Ho cambiato addirittura il titolo del blog, per essere più chiaro.


Chi si rifiuta a priori di contemplare l’ipotesi/tesi di Amicone è avvisato, e può risparmiarsi la lettura. Consiglio, a chi è di mentalità più aperta, di vedere il blog di Amicone. E’ fatto benissimo e c’è un’impressionante documentazione.

Anche quest forum è ottimo. C’è fin troppa roba ! Il punto di partenza è ovviamente l'ipotesi Amicone, ma come succede spesso, ognuno lo tira per la giacchetta. “Complottisiti” ce ne sono anche lì, anzi sono la gran maggioranza, si vede che è un passatempo nazionale, la dietrologia. Ci sono gli stragisti, che vedono il SK come una pedina di un disegno superiore, e le immancabili sette esoteriche, con analisi del cognome e degli antenati che risalgono addirittura al 1600 ! Quelli che, come me, pensano ad un Lust Murderer “classico” sono una sparuta minoranza. Va dato atto però, che ci sono “ricercatori” in gamba, dall’intuito finissimo, e qualsiasi pista è sviscerata completamente, con una pletora di documenti che difficilmente trovereste altrove.


JB = Zodiac = MdF

Ipotesi impegnativa, rivoluzionaria, quasi inconcepibile, all’inizio. Il “killer dei due mondi”… impossibile ! I più maleducati, come al solito, fanno risa sguaiate, come un branco di iene. Qualcuno rimane a bocca aperta; anche ai più tolleranti e comprensivi, gli si alzerà come minimo un sopracciglio. Molti pensano che chi sta parlando, o scrivendo, sia semplicemente uno squinternato. I soliti ditrologi ci vedono la storia di un giornalista freelance senza scrupoli, che magari sogna di pubblicare un libro domani.

Le reazioni, ad una bomba mediatica del genere, sono le più varie, compresa l’indifferenza assoluta, o la rabbia che spinge a cercare una confutazione a tutti i costi.

C’è chi ha già un’opinione ben definita sul MdF, e non ammette repliche. Di ipotesi ce ne sono per tutti i gusti: è stato fatto un censimento, arrivando a 27, comprese varianti e sottovarianti !

Non sorprende che si siano formate, nel tempo, delle vere e proprie tifoserie da stadio, con insulti reciproci, sfociati addirittura in querele, in qualche occasione.

Qualcuno, specie chi si è accostato alla vicenda del MdF da poco, dopo la sorpresa e lo stupore iniziali, timidamente inizia ad esplorare l’idea. Dopo aver letto a fondo il blog di Amicone, che è sterminato, si pone la domanda essenziale : "e se fosse davvero così ?".

 

I tasselli, ad uno ad uno, iniziano a combaciare. Non ci sono contraddizioni apparenti, eccetto forse il 1968, perché il sospettato era in Vietnam. Lo “zodiacchista” doc, (termine brutto, ma come i soprannomi, una volta che te l’hanno dato, te lo tieni) di necessità deve vedere Signa come un’omicidio passionale all’interno del clan dei sardi, e soprattutto deve considerare come “certa” l’ipotesi del depistaggio.

Qualche zodiacchista insanabile, si spinge addirittura ad attribuire anche Signa a JB, “confidando” nell’immancabile alibi, che un appartenente al CID potrebbe essere dovunque in qualsiasi momento. Amicone sembra però escludere che JB, che era già in Vietnam, avesse potuto fare una trasferta in Italia nell’agosto del 1968, in realtà non so su quali basi documentali ne sia così sicuro. Considera come imprescindibile, invece, una trasferta “premio”, una licenza, per le feste di Natale del 1968, con tanto di biglietti di andata e ritorno. Il 20/12/1968 , infatti, venne commesso il primo delitto “ufficiale” di Zodiac, ai danni di Faraday e della Jensen, a Benicia, in California. Una licenza per il suo compleanno, che guarda caso cade il 20 dicembre !

 

Per inciso, prima che me lo dimentichi, dopo la lettera a Melvin Belli del 20/12/1969 e la telefonata anonima alla sua domestica in quegli stessi giorni a casa sua, in cui l’autore precisava che era il suo compleanno (!),  l’FBI (non uno zodiacchista qualsiasi) indagava su soggetti con background militare nati tra il 20 dicembre ed il 24-27 dicembre ! L’arco temporale di 4/7 giorni era dovuto al fatto che non si era sicuri sulla data esatta in cui la domestica di Belli ricevette quella telefonata. Un militare (scarponi “Wing Walker” taglia 44 a Berryessa, vi ricorda Calenzano ?), nato in quella settimana dell’anno !

 

Ritornando a Signa, chi vuole attribuirgli anche il delitto del 1968, nonostante “l’ALT” di Amicone, deve gicoforza escludere il depistaggio, o comunque considerarlo come non necessario (l’avrebbe fatto per crearsi un alibi in caso di future indagini a suo carico). Come vedete, anche qui ci sono delle varianti, tutto il mondo è paese.

 

La storia completa la trovate sul blog di Amicone, con tanto di denuncia fatta ai CC. Potrebbero sorgervi dei dubbi, sulla figura e soprattutto sull’operato del giornalista. Come tutti, all’inizio mi sono posto la domanda, quasi incazzato : “Perché non l’ha registrato ?”

Non ho grosse competenze in proposito, sono rimasto all’età della pietra, al telefono appeso alla parete. Il telefonino non lo uso mai ! Un registratore portatile durante gli incontri ? Qualcuno, con fare compassionevole, mi ha detto che bastava un telefonino nella tasca. Si sono accordati, in proposito, prima dei colloqui ? Aveva paura che JB se ne accorgesse, che magari lo perquisisse ?

Dovete considerare però, che se la sua ipotesi era vera, era cosciente che si stava relazionando con un feroce SK ! Io non ne avrei avuto il coraggio, ma lui sì, e ci ha messo la faccia, con nome e cognome su una denuncia.
Non è andato ad intervistare una vecchietta, ha rischiato grosso, ai limiti della temerarietà. Mi ha scritto che non ha mai voluto accettare inviti a cena ! A casa sua beveva solo acqua ! Non vi viene un brivido lungo la schiena, a pensarci bene ?

Seguendo il suo intuito, si è documentato estensivamente, prima di intraprendere l’avventura. Forse avrebbe potuto fare di più, non lo so.
Dai video e dalle mail, ho impressioni contrastanti, su di lui. A volte sembra quasi ingenuo, di una semplicità e integrità morale quasi disarmanti, come quando consiglia a JB di vedere anche un prete (!?). 
Altre volte, con poche semplici parole, ti fa intravvedere idee nuove, nette, come la lama di un coltello, dotate di una logica ferrea, e documentate con precisione.


Sulla bilancia dovete mettere due pesi. Su un piatto un giornalista senza scrupoli, ma di buona famiglia, magari con qualche rotella fuori posto, che mente spudoratamente. Sull’altro un testimone prezioso, infinitamente più di quelli da cui sono stati tratti nebulosi identikit, che magari, in qualche occasione, avrebbe potuto fare di più di quello che ha fatto, a suo rischio e pericolo.

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