Non so se avete letto la tesi di Alessandro Mancuso, sui SK di coppiette.
Molto interessante, esamina la letteratura mondiale sui SK che colpiscono esclusivamente o prevalentemente coppiette. Ce ne sono pochissimi ! I SK sono migliaia, ma quelli di cui si discute adesso, sono solo 17, comprendendo il MdF ! Riporto per intero uno dei paragrafi di Mancuso, e poi farò delle notazioni, sui tratti che ho evidenziato, in chiave Zodiac/Mdf.
Perché le coppiette?
Va innanzitutto premesso che, nella casistica mondiale dei
serial killers, in pochissimi hanno quale vittimologia preferenziale le
coppiette, e molti di questi costituiscono ad oggi dei cold cases. Riportandoci
a quanto scritto in tema di Routine Activity Theory, le coppie appartate in
auto svolgono “metà del lavoro” a beneficio dell’offender: scelgono luoghi
isolati, lontani da occhi indiscreti, spesso al buio e in ore serali o
notturne. Inoltre l’abitacolo dell’auto costituisce un involontario ostacolo
alla fuga, una gabbia che rende le vittime bersagli facili specie se
l’aggressore impugna un’arma da fuoco, che, non a caso, è lo strumento di morte
maggiormente impiegato in questi casi. Da ciò si può evincere che questa
tipologia di vittima è dotata di un alto indice di inerzia (Inertia). Spesso
sono colti nell’immediatezza o durante un rapporto sessuale, per cui la
situazione ha una carica ed una valenza altamente erotica per l’offender.
Tuttavia proprio la scelta di colpire due vittime e non una ci fa escludere che la motivazione che muove questi
assassini sia solo ed esclusivamente lussuriosa: l’offender è una
presenza terza rispetto alla coppia, che li osserva dall’esterno e si introduce
per spezzarne il legame. Nell’omicidio
seriale di donne (OS-D) invece solitamente l’aggressore tende ad instaurare una sorta di legame
con il proprio oggetto del desiderio, la relazione non è più triangolare ma
duale. Inoltre, secondo una certa visione distorta, le coppie possono essere
considerate come un obiettivo da “punire” in quanto stanno ponendo in essere un
comportamento disdicevole e “ripugnante”: non dimentichiamoci che fino a non
molto tempo fa le coppiette potevano essere giudicate ree di atti osceni in
luogo pubblico secondo la normativa penale italiana. L’offender potrebbe
addirittura considerarsi legittimato ad agire, sentendosi nel giusto. In
particolare, un killer di tipo “moralizzatore” potrebbe trovare in questa
tipologia di vittima una giustificazione per il proprio atroce agire. Una
coppia intenta in effusioni potrebbe inoltre ingenerare invidia in un individuo
narcisista, che si
sentirebbe in diritto di interrompere un’intimità di cui non fa parte per porsi
al centro dell’attenzione. Ecco che per queste categorie di soggetti le coppie
possono divenire obiettivi di alto value (valore), tale da giustificare
“l’investimento” nel crimine. Va anche rilevato che, viceversa, una coppietta
in auto potrebbe rivelarsi un obiettivo più ostico del previsto. Innanzitutto, l’auto può
costituire un rapido mezzo di fuga (proprio per questo nella casistica che
esamineremo gli attacchi sono tipicamente di tipo blitz). Le auto sono anche
dotate di clacson, per cui le vittime, se non eliminate rapidamente, potrebbero
essere in grado di allertare qualcuno. A ciò si aggiunga che le potenziali
vittime sono due (di cui una è quasi sempre un uomo), per cui l’aggressore deve
poter fare affidamento sulla propria prestanza fisica nel caso in cui vi sia una reazione. Infine, la
scomparsa o anche solo il mancato rientro in orario di una coppia di ragazzi
viene rapidamente scoperto, per cui si può dedurre che le coppie non sono la tipologia di vittima ideale
per un assassino che vuole tenere un profilo basso e passare
inosservato. Ecco che, in pochi tratti, siamo passati dal profilo della
vittima-tipo a quello dell’autore di reato, presupponendo che vi sia un fondo
di razionalità nella scelta degli obiettivi. Difficilmente un sadico
soggiogatore e manipolatore (per intenderci, un Ted Bundy, un Gary Ridgway o un
Dennis Rader, che avrebbe poco tempo da dedicare alle sue vittime), bensì un probabile voyeur con tratti
narcisistici e con possibili problematiche nelle dinamiche relazionali
di coppia, un thrill killer che prova piacere nel brivido di un delitto rapido
o un “moralista” con sentimenti di attrazione/repulsione per un’intimità alla
quale non ha accesso e che tende ad un’alta visibilità mediatica.
Personalmente propendo per il Lust Murderer, seguendo il
rapporto del 1989 dell’FBI. Le classifìcazioni dei SK sono varie, ma in
ciascuna sono “ammessi” casi borderline o misti. Per esempio nella “classica”
distinzione fra organizzato e disorganizzato, a ben vedere, il MdF presenta aspetti
di entrambe le tipologie ! Riprenderò il tema in un prossimo post.
Che nel MdF ci siano delle componenti da “thrill killer” è vero, e
possibilmente anche da “moralista”, ma comunque quello che è escluso è che sia
un sadico, in quanto NON interagisce con le vittime prima della morte. Fa
attacchi blitz, con rapido invalidamento dei soggetti, specie quello maschile,
mentre il sadico prova piacere nell’interagire e terrorizzare la vittima,
torturandola in vario modo, prima della morte.
Per uccidere coppiette ci vuole prestanza fisica (e magari addestramento
militare…) e inevitabilmente si finirà sui giornali. Chi vuole mantenere un
profilo basso (Zodiac nei delitti “non ufficiali”), NON attaccherà coppiette. Viceversa, il modo più rapido per farsi pubblicità, è l’assalto alle coppiette.
Chi cerchiamo ? Un guardone,
narcisista (e su Zodiac non ci sono dubbi). Geberth, un investigatore che per
30 anni diresse la squadra anticrimine di NY, che ha scritto numerosi libri, ed
ha un’esperienza diretta dei SK, afferma, categoricamente, che TUTTI i lust
murderers, sono, o sono stati, dei guardoni ! Anche qui ci starebbe un post
intero.
Nella tesi, c’è un riassunto, molto interessante, su similitudini e
differenza fra Zodiac ed il Mdf, ma merita un post a parte (mi pare stia
diventando un vizio quello di rimandare a post che forse non avrò la voglia, o
il tempo, di fare…).
Veniamo alla parte, per me, veramente innovativa, cioè le
statistiche “riassuntive” delle caratteristiche di questi 16 mostri.
Il MdF viene escluso dalle statistiche, e usato come metro di
comparazione. Quindi sono 17, ma le statistiche vengono fatte su 16 SK.
Inoltre, 16 SK ma 6 sconosciuti. Già 16 è un numero piccolo,
ma molte statistiche si riferiscono ai 10 casi identificati, di cui si
dispongono i dati. Mentre, per esempio, sull’arma (o armi) del delitto posso
fare statistiche su 16 casi, in quanto c’è sempre una o più vittime, se mi
riferisco a dati biografici, devo ricavarli sui 10 casi noti.
Non riporterò sempre esattamente i grafici come nella tesi di
Mancuso. Ci ho anche discusso personalmente, e sebbene il grafico a torta
permetta di fare inferenze, Mancuso ha scelto di calcolare le percentuali su
TUTTI i casi, considerando anche quelli di cui non si disponeva dei dati.
Faccio un esempio : Figli. Il grafico a torta riporta 50% sì, 10% no, 40% NC.
NON è il 50% che ha avuto figli, ma bensì l’83,3% ! Cioè 50% sul 60% del totale di cui si hanno
dati disponibili. Il 40% dei NC va escluso.
Altre volte riporto il grafico della Tesi, o la tabella, quando la sua
interpretazione è chiara, e non si corre il rischio, come sopra, di “fraintendere”
le percentuali.
Veniamo al sodo… di chi stiamo parlando ? Ecco il MO dei 17 mostri (ricordo che il MdF viene escluso dalle statistiche).
Sotto la prima tabella. Vi nomino i campi, magari si legge male :
Attacca solo coppie, Identificato, Arma da fuoco, Coltello, Strangolamento
- Strozzamento - Soffocamento, Altro
Y sta per Yes, N per No, X per non disponibile o non
attribuibile con certezza.
Adesso discutiamo campo per campo. Il primo è forse il più interessante di tutta la tesi. I SK di coppiette attaccano ANCHE singoli !
Purtroppo, c’è una grave incongruenza. Se non vedo male, nella
prima colonna “attacca solo coppie” vedo 11 N e 5 Y.
Quindi in 11 casi su 16 i SK colpiscono ANCHE singoli ! Però leggo, e viene
riportato nel grafico a torta :
“Un primo dato che emerge dalla nostra ricerca è che in 10 casi su 16 (62,5%
dei casi) questi offenders non si sono limitati ad attaccare solo coppiette, ma
hanno preso di mira anche altre tipologie di vittime (donne o uomini da soli,
ma anche gruppi di persone).”
Già abbiamo pochi casi… se ne togliamo o ne spostiamo anche
solo 1 le percentuali cambiano anche considerevolmente. Perché scrive 10 su 16
e io vedo 11 N su 16 ?
Ho scritto a Mancuso e attendo la sua solita, cortese risposta. Per adesso seguo le
tabelle, che riportano i dati “grezzi”. Dopo l’eventuale chiarimento, sono
pronto a rifare il post. Mi accorgo che è già lunghissimo, lo dividerò in più
parti.
Allora… in 11 casi su 16, cioè nel 68,75 % dei casi, il SK di
coppiette non disdegna di cimentarsi anche con singoli (o gruppi).
Cosa implica ciò ? Molte cose… innanzi tutto il suo MO varia
per vittimologia. Non si “fissa” sulle coppiette, ma anzi, in quasi il 70%
dei casi, attacca anche singoli. In Zodiac ciò è stato macabramente “certificato”
(omicidio Stine), ma sul MdF che si può dire ? Faccio presente che il 68,75% è
una percentuale minima, per difetto ! I SK catturati possono aver ucciso coppie e singoli,
di cui vediamo i cadaveri, e allora non abbiamo dubbi, ma su quelli che hanno
attaccato SOLO coppie, possiamo essere certi che sia proprio così ? Hanno
attaccato anche singoli ma non l’hanno confessato ? E’ una possibilità da non
sottovalutare affatto.
Bundy, nell’ultimo periodo, cercando di evitare la sedia
elettrica, confessò. Lo fece a puntate… e alla fine il conto era di 26 vittime. di cui 20
accertate ufficialmente, e altre 6 “confessate”. Quando un giornalista gli
chiese se ne aveva uccise esattamente 26, disse “aggiungici una cifra”…
intendeva 27 o 126, o magari 260 ? Bundy è stato sospettato essere l’autore di MOLTI più
delitti di quelli confessati.
Ritornando a noi… quei 5 SK che risulta abbiano attaccato solo
coppiette, non si sa se abbiano ucciso ANCHE singoli, e magari non l’abbiano confessato. Si
parte, ripeto, da un 68,75 % come minimo.
Sarebbe irragionevole ipotizzare, sulla base della precedente statistica, che riguardo al MdF, abbiamo una probabilità di circa il 70% che abbia
commesso anche omicidi di singoli ?
Se così fosse… perché scegliere di colpire in “modalità
silenziosa” ? Paura della morsa degli inquirenti ? Molto verosimile, ma perché continuare
? Semplicemente perché non possono farne a meno !
Nota, si è tanto parlato della sua smania di essere sui
giornali, alcuni si spingono a credere (ingenuamente penso io) che questa sia stata la
sua molla primaria, il desiderio di apparire, di prendersi gioco degli
inquirenti. Per altri addirittura si trattava di una sua fantomatica opera/missione: spargere
il “terrore”.
Al 70%, questi mostrologi si sbagliano, perché probabilmente ha
continuato sottotraccia, infischiandosene, ed ignorando completamente i
giornali. Perché ? Collezionare schiavi, era più forte di lui…
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