Geographical Profiling considerazioni generali


Non mi dilungo eccessivamente sul
Geographical Profiling (GP) in generale.

Faccio qui una breve sintesi, in un successivo post aggiungerò note sparse, non facilmente reperibili in rete. Infine applicherò il GP ai delitti del Mostro di Firenze (MdF).
Indico il criminale con SK (Serial Killer), ma le considerazioni possono essere applicate anche ad altri crimini (rapimenti, piromani, rapinatori seriali etc.) anche se le percentuali possono variare a seconda dei crimini.

Concetti essenziali.

1. La distribuzione geografica dei crimini non è random.
2. Il principio del minimo sforzo. A parità degli altri fattori, il SK sceglierà di colpire più vicino alla sua residenza.
3. La funzione di decadimento progressivo con la distanza. C’è una relazione inversamente proporzionale tra il numero dei crimini commessi e la distanza percorsa per commetterli. In altri termini, la probabilità che il SK colpisca in un luogo, diminuisce con la distanza dalla sua residenza.
Questa funzione può avere una pendenza ripida se, per esempio, la residenza ha una forte influenza sull’attività del SK, se invece l’area di attività è più estesa, il decadimento può avere una pendenza meno ripida. Sono state proposte molte funzioni di decadimento, lineare, esponenziale negativa, normale, logaritmica etc. che vengono usate da vari software, ma come vedremo in una a tavola successiva, i risultati non sono migliori del semplice righello e compasso.
4. C'è una zona di esclusione (buffer), molto vicino alla sua residenza, dove il SK non colpisce per timore di essere riconosciuto etc. Questa zona varia col tipo di reato, esempio raramente si osserva nei crimini passionali, o nello stalking, mentre è presente nei reati commessi da predatori, che sono premeditati.
5. Ci sono fondamentalmente due tipi di SK, riguardo al profilo geografico.

A) Il predatore (marauder) . Colpisce nella sua zona di comfort, e allarga il suo raggio di azione. Cioè la distanza che unisce i due crimini più distanti tende ad aumentare. La gran maggioranze dei SK è un predatore.


B) Il pendolare (commuter). Colpisce in una zona distante dalla sua residenza, spesso dove lavora. I delitti sono abbastanza ravvicinati uno all'altro.


Il GP non è di nessun aiuto se il SK è un pendolare, quindi la distinzione fra i due tipi è ovviamente molto importante, e non facile da fare, specie all’inizio della serie criminale.
Caratteristico, come detto, è che il predatore allarga progressivamente il raggio d'azione, mentre il pendolare no.
Gli omicidi delle prostitute, che tendono a lavorare in determinate zone della città, se esclusivi, fanno propendere per un SK pendolare.

Il GP nasce da alcune considerazioni molto interessanti che il geniale Stuart Kind fece nel 1980, riguardo alla serie di crimini commessa da PeterSutcliffe, lo “Squartatore dello Yorkshire”.

1) Il centro di gravità, altresì detto centro della minima distanza (CMD), cioè il punto dove è minima la somma delle distanze fra quel punto ed i crimini, è la sede più probabile della residenza del criminale.
2) Il SK ha bisogno dell’oscurità, e cerca di sviare le indagini sul luogo della sua residenza. I crimini commessi la sera presto sono più lontani da casa, mentre quelli commessi ad ora tarda sono più vicini a casa.

Un’altra importante considerazione è l'ipotesi di Canter e Lerkin del 1993, chiamata Teoria del Cerchio. Se congiungiamo i due crimini più distanti fra loro, e consideriamo questa distanza come il diametro di una circonferenza, possiamo costruire un cerchio.
Nel 91% dei casi questo cerchio comprende tutti i punti. Se invece costruiamo un cerchio che contenga tutti i punti, nell'85% dei casi il SK vive all'interno del cerchio (per Kocsic l'87%).

Progressione temporale.

Secondo alcuni (Canter 2003) è importante il primo delitto, o i primi, che tendono ad essere vicini alla sua residenza. Il SK all’inizio è poco esperto, e tende a scegliere un’area più familiare dove occorre meno programmazione. In seguito il SK prende confidenza, e allarga la sua sfera d’azione, per evitare rischi (pressione della polizia) e anche per sviare le indagini dalla sede della sua residenza.
Verso la fine, questo eccesso di confidenza lo porta ad assumere più rischi, e a colpire di nuovo vicino a casa, dove “i costi” (viaggio etc.) sono minori (Philips 1980).
Secondo Kocsis il SK tende, in generale, a commettere gli ultimi delitti vicino a casa.
Inoltre, per la legge di decadimento progressivo, bisognerebbe dare meno “peso” ai punti più distanti (outliers).
Ci sono quindi punti di vista diversi, chi dà più importanza ai primi delitti, chi agli ultimi, e chi cerca di conciliare gli estremi. In questo senso la progressione temporale dei delitti è a "fisarmonica". All'inizio colpisce vicino a casa, poi sempre più distante, ed infine, quando la confidenza è massima, colpisce vicino a casa. La fase finale (fase dell'onnipotenza) è dovuta al senso di invincibilità che prova il SK. Visto che gli inquirenti brancolano nel buio, il SK trova più comodo (logistica) ritornare a colpire vicino a casa. Non è escluso che provi anche un brivido, nello sfidare ulteriormente gli inquirenti, colpendo vicino a casa !
Bisogna considerare anche che i SK spesso modificano il loro comportamento, e quindi la scelta dei luoghi dove colpire, a seconda delle indagini (TV, giornali, et.).
Un’altra (grossa) difficoltà è l’attribuzione certa dei delitti, o il possibile mancato assegnamento di delitti “irrisolti” al SK in questione, o addirittura l’ignoranza stessa di certi delitti.
Certamente hanno notevole influenza l’esistenza di confini naturali (laghi, montagne etc.), così come la distribuzione della rete stradale, la presenza di centri abitati etc.
Le difficoltà sono molte, ma bisogna inquadrare il GP come metodo utile per restringere l’area di ricerca, dove concentrare gli sforzi investigativi, specie all’inizio, non certo come indizio o prova.

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