Da un video
in cui il compianto Nino Filastò, mostra la sua consueta e lucida “preveggenza”.
Dal min 4.21 e seguenti.
“Ma c’è anche tutta una serie di altri omicidi, che a mio parere sono collegati coi delitti delle coppie, perché chi è che dice che un serial killer di quella freddezza, ferocia, pervicace volontà di uccidere, debba uccidere soltanto delle coppie ? Le coppie rappresentano un qualcosa di più, per lui, ma ci sono altri omicidi, che avvengono, e che riempiono gli spazi vuoti, fra un caso di doppio omicidio e un altro. Ci sono prostitute che muoiono, a Firenze, in quell’epoca, almeno cinque o sei. Ci sono dei guardoni che muoiono, ci sono degli omosessuali che muoiono, in circostanze sempre misteriose, perché nessuno è mai riuscito ad individuare l’assassino, ancora. Ci sono ragazze sole che muoiono, una certa Gabriella Caltabellotta, un’altra viene uccisa in Sicilia, la Ciabani. Perché collegata, perché era un’amica intima di Susanna Cambi”.
Sapete cosa mi colpisce di più, del compianto Filastò ? La
sua modernità, la sua attualità. Parla di serial killer, un termine nato negli
USA, coniato dal famoso profiler dell’FBI, Robert Ressler. Inconsapevolmente
Filastò aderisce al profilo FBI del 1989: ha una visione chiara, lucida, netta,
di una fredda macchina per uccidere, non certo di una combriccola di avvinazzati
CDM…
La sua idea di “uomo in divisa” sfiora la verità… istintivamente
coglie aspetti del mostro apparentemente inspiegabili, quali la capacità di
sottrarsi alle indagini, di anticipare le mosse degli inquirenti, di essere
sempre un passo avanti a loro. Non poteva certo immaginare, allora, la
possibilità che il mostro avesse alle spalle una carriera di vero e proprio
detective investigativo, un agente del CID, equiparabile, per capacità, ad un
agente speciale dell’FBI !
Immaginate la potenzialità di una micidiale combinazione quale
un SK che è anche un abile detective ! Diventa praticamente imprendibile, ed
infatti né l’FBI, né i “poveri” inquirenti nostrani, gli si sono mai
lontanamente avvicinati.
Non so se Filastò sia mai venuto a conoscenza delle
famigerate imprese di Zodiac. Un SK che colpiva sì, coppiette, come il MdF, ma
che non disdegnava affatto di cimentarsi con le più svariate tipologie di
vittime. Ha colpito anche uomini soli, il tassista Paul Stine nel 1969 (e probabilmente
il tassista Ray davis nel 1962), donne sole, Cheri Jo Bates nel 1966, e la lista
di omicidi in cui si sospetta che l’autore sia stato Zodiac, è lunghissima.
Autostoppiste, prostitute, ragazzine di 13-14 anni, poliziotti.
Ha usato la pistola, il coltello, ha strangolato a mani
nude ("solo li mmani") e con corde, in un caso forse ha usato la stricnina ! Ha colpito di notte
e di giorno. Un SK mostruosamente eclettico, sia per tipologia di vittime, che
per MO.
E il MdF ? Sempre coppiette… ma quando a Giogoli ha ucciso
due omosessuali, ci si è “affrettati” ad ipotizzare che avesse scambiato uno di
loro per una donna, quasi ad esorcizzare il fatto che avesse colpito una
tipologia di vittime completamente diversa. Si è voluto far rientrare il suo MO
nel confortevole schema della coppietta eterosessuale in macchina. Un altro campanello
d’allarme squilla quando uccide a Scopeti, questa volta le vittime erano in
tenda. Abbiano quindi coppie eterosessuali, coppie omosessuali, autovetture, furgone,
tenda, e vittime italiane, tedesche, e francesi.
In quegli anni, come sottolinea Filastò, nei dintorni di Firenze cadevano come mosche
prostitute, omosessuali e guardoni. Omicidi mai risolti. Due o più SK che
operavano nelle stesse zone ? Assolutamente improbabile.
Oltre alle prostitute ed omosessuali uccisi a Firenze, ad un certo punto, nel 1988, qualcuno... si trasferì, per
lavoro, ad Anzio/Nettuno… e iniziarono dal 2000 le morti di prostitute nigeriane
(sei)… più o meno la stessa cosa che è iniziata con Rabatta, nel 1974,
quando qualcuno... si trasferì, pochi mesi prima, in Toscana.
Quando Bundy cambiava zona, città o stato, invariabilmente
sparivano delle ragazze, nei luoghi dove si trasferiva. Questi SK si portano
dietro un nero mantello, fatto di morti orrende, un macabro mantello che li
segue, ovunque vadano.
Ci si scervella all’infinito sul perché del lungo coolingoff 1974/81 e del perché abbia smesso di colpire nel 1985… semplicemente non ha mai smesso di colpire, se non per ovvi motivi di età, ma non ha usato la Beretta calibro .22. Come puntualizza Filastò:
“[…] ma ci sono altri omicidi, che avvengono, e riempiono gli spazi vuoti tra un caso di duplice omicidio e un altro”, grande Nino !
Le stesse, identiche, domande, se le sono poste negli USA !
“Che fine ha fatto Zodiac ?”, si chiedevano nel 1974, dopo
la sua ultima lettera ufficiale. Qualcuno propose i soliti motivi: è in
prigione per altri reati, è in manicomio, è morto, si è suicidato, si è
trasferito… indovinate qual è la risposta giusta…
“E’ possibile che Zodiac abbia commesso delitti di cui non
siamo a conoscenza, e che non ha rivendicato” ?
La risposta la diede lo stesso
Zodiac, nella lettera del 9/11/1969, quando la serie "ufficiale" dei quattro delitti attribuiti a Zodiac, si era conclusa. Nella famosa “Bus Bomb Letter”, inizia con queste agghiaccianti parole:
Qui è Zodiac che parla
prima della fine di ott. ho ucciso sette persone. Mi sono arrabbiato davvero molto con la polizia per le bugie che dice su di me. Quindi cambierò il modo di collezionare i miei schiavi. Non annuncerò più a nessuno quando commetterò i miei omicidi, sembreranno rapine di routine, omicidi per rabbia, e qualche finto incidente, etc.
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