Il SK transnazionale


Colpiscono in paesi diversi, a volte in continenti diversi…

 

Da un ottimo articolo che cita ampi brani del libro “Serial Killer”, di Ruben De Luca, un criminologo di fama mondiale.

 

Molti assassini seriali hanno un "terreno di caccia" preferito nel quale cercano le loro vittime. Spesso, il territorio coincide con la città in cui vivono, infatti alcuni dei Serial Killer più famosi sono conosciuti dal pubblico con la definizione "Mostro di..." a cui fa seguito il nome della città in cui hanno compiuto le loro macabre imprese: ad esempio, Jeffrey Dahmer, il "Mostro di Milwaukee" (o conosciuto anche come il "Cannibale di Milwaukee"), Andrei Chikatilo, il "Mostro di Rostov", Peter Kürten, il "Mostro di Düsseldorf" e così via.

 

Un'altra tipologia frequente è quella dei Serial Killer "itineranti", cioè soggetti che uccidono in varie città, ma sempre nei confini della stessa nazione; negli "itineranti", consideriamo anche gli assassini seriali che uccidono nei diversi stati americani e non si spostano al di fuori dei confini del loro paese.

 

Esiste poi una terza categoria, un'eccezione ma significativa, costituita da quelli che possiamo definire Serial Killer "transnazionali", cioè soggetti caratterizzati da un'estrema mobilità che commettono gli omicidi in nazioni differenti e, a volte, addirittura in continenti diversi.

 

Due dei Serial Killer più mobili degli ultimi anni sono stati, senza dubbio, l'austriaco Jack Unterweger e il belga Michel Fourniret. Un caso storico molto famoso è stato quello dell'americano Carl Panzram, Serial Killer viaggiatore, attivo nella prima metà del XX secolo.

John Earl Baughman (1942 - ? ) era un ex poliziotto che, fra il 1970 e il 1995, uccise due mogli e l'amante della terza. Le due mogli sono state uccise in Illinois (Stati Uniti), mentre la terza vittima è stata uccisa nell'isola di Antigua, paese in cui Baughman è stato condannato all'ergastolo nel 1996.

 

Il fenomeno dell'omicidio seriale "transnazionale" è destinato ad aumentare nel tempo, perchè regala un evidente vantaggio all'assassino: nazioni diverse hanno sistemi di polizia e concezioni dell'investigazione differenti e il Serial Killer può usufruire della elevata probabilità che i suoi crimini transnazionali non vengano collegati fra loro, fenomeno conosciuto come "accecamento" da mancanza di collegamento, uno dei problemi principali in un caso di omicidio seriale.

 

Dall'analisi della casistica, sembra evidente che l'assassino seriale "transnazionale" ha delle caratteristiche di personalità e di Modus Operandi ben precise che lo differenziano dagli altri Serial Killer che operano in un "territorio di caccia" più ristretto:

 

a) ha un mezzo di trasporto autonomo, oppure ne noleggia uno diverso in ogni nuovo luogo in cui è intenzionato a colpire;

b) di solito, non è legato simbolicamente a un tipo determinato di vittima, ma può scegliere indifferentemente uomini e donne (a volte, anche bambini) perchè il suo bisogno primario è semplicemente quello di uccidere; Jack Unterweger e Michel Fourniret sono due importanti eccezioni a questa regola;

c) rispetto a un Serial Killer "stanziale"; il "transnazionale" riesce ad uccidere per un periodo di tempo molto più lungo senza essere catturato, a causa delle difficoltà di un'indagine di questo tipo e, spesso, perchè la polizia non si rende conto di dover cercare un unico assassino seriale;

d) non ha un impiego stabile e con orari determinati e rigidi (come l'orario d'ufficio); nella maggior parte dei casi, il "transnazionale" è un vagabondo che dispone della massima libertà di movimento perchè privo di occupazione e di legami familiari stabili, svolge un lavoro con orari e modalità di svolgimento molto elastiche (ad esempio, fa il marinaio, il camionista, il rappresentante o il commesso viaggiatore), oppure esercita una professione artistica che prevede la possibilità di spostarsi da un paese all'altro, come nel caso dello scrittore Jack Unterweger che uccideva prostitute durante i viaggi effettuati per tenere delle conferenze;

e) ad eccezione dei vagabondi che uccidono altri sbandati come loro, il "transnazionale" ha una personalità più sicura di sè, rispetto al Serial Killer "stanziale" che non si allontana mai dal luogo che conosce bene e in cui si sente a suo agio; il "transnazionale" ama le sfide e si diverte a cimentarsi anche in "terreni di caccia" a lui sconosciuti, perchè è particolarmente fiducioso nelle sue capacità;

f) i Serial Killer "transnazionali" sono esclusivamente uomini (con rarissime eccezioni femminili).

 

Il passaggio del confine da uno stato all'altro è particolarmente facilitato quando c'è una significativa vicinanza culturale e una tradizione di amicizia e ospitalità fra due paesi, come gli Stati Uniti e il Canada i cui confini sono facilmente permeabili in entrambe le direzioni, oppure quando accordi politici ed economici specifici agevolano il transito da un paese all'altro, come nel caso dei paesi che fanno parte dell' Europa Unita e che hanno deciso l'abbattimento delle frontiere.

 

James Edward Christian (1944 - ? ) è stato condannato all'ergastolo per aver ucciso e mutilato tre giovani ragazze nel 1970: un omicidio è avvenuto in Canada e gli altri due negli stati americani orientali. Christian faceva il pendolare abituale e attraversava di frequente il confine fra i due paesi.

 

Jack Wayne Reeves (1940 - ? ) è un cittadino americano che ha ucciso un uomo in Italia nel 1967; incriminato per omicidio preterintenzionale, avendo sparato all'uomo durante una discussione, sconta solamente quattro mesi in carcere, poi ritorna negli Stati Uniti dove si trasforma in un "Barbablù" e uccide due mogli. Viene arrestato nel 1994 e condannato a due ergastoli.

 

L'egiziano Ibrahim Allam ha ucciso diversi uomini in Germania, Austria e Francia, fra il 1977 e il 1984. Era emigrato a 15 anni in Germania e aveva sviluppato un temperamento esageratamente violento, che lo faceva scattare alla minima contrarietà. Uccideva in preda a improvvisi attacchi di rabbia e gelosia.

Tra i Serial Killer più mobili, si segnala lo svizzero Michel Peiry, un omosessuale che ha ucciso molti ragazzi in Svizzera, Italia, ex Jugoslavia e anche negli Stati Uniti, in Florida. Viaggiava in automobile, caricava a bordo autostoppisti, li portava in luoghi isolati dove li sodomizzava e li bruciava vivi. Mentre torturava le vittime, ascoltava della musica con le cuffie per non udire le loro urla.

 

Note mie.

 

L’articolo è chiarissimo, c’è poco da aggiungere, se non in chiave Z/MdF.

Il SK transnazionale colpisce uomini e donne, uccide a lungo, senza essere catturato, non ha orari rigidi (direttore di un cimitero…).

Sicuro di sé, ama le sfide (Zodiac- MdF). Favorito dalla vicinanza culturale fra i due paesi, e quale più di essere italo-americano ?

Sono molto rari, ma ci sono! Tra il libro di De Luca e l’articolo, vengono citati 13 casi, la classica eccezione che conferma la regola.

Degno di nota Jack Wayne Reeves, un americano che uccide prima in Italia e poi negli USA, in sostanza ha fatto il “percorso inverso” di Zodiac…

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