Le telefonate fra Amicone e JB

Questi sono i tabulati telefonici delle conversazioni intercorse tra Amicone e JB nei giorni 12 e 13 settembre 2017 (se cliccate, l'immagine si ingrandisce).

Non sono le registrazioni dei colloqui, magari… si certifica solo il chiamante, il ricevente, quante telefonate, quando, e la durata.

Analizziamoli con attenzione, questi tabulati.

Il giorno 12 settembre 2017, alle ore 15.33.26 Amicone telefona dal fisso, al fisso di JB. Sono 3 telefonate, della durata complessiva di 1045 secondi, cioè la bellezza di 17 minuti e 17 secondi ! Secondo Amicone queste telefonate riguardano le ammissioni di JB, cioè JB confessa, più o meno indirettamente, di essere Zodiac/MdF.

Può essere che abbiano parlato, invece, del più e del meno per 17 minuti ? Possibile, forse si stavano mettendo d’accordo su dove andare a mangiare una pizza… ma avevano punti di vista differenti, su dove andare…

Se parlavano del tempo, e delle figlie di JB… non vedo cosa c’entrino le successive telefonate ad un avvocato. JB telefona per 83 secondi dal suo fisso alle 15.52.50. Sono riportate due telefonate della stessa durata, iniziate nello stesso istante, non sono un tecnico, ma mi sembra di poter affermare che la telefonata sia una sola. Poi sembra che riceva al fisso una telefonata di 171 secondi, dall’avvocato ? Chi era questo avvocato ? Francesco Moramarco, un avvocato penalista che lavorava per Tempi.

Il numero a cui ha telefonato JB, certamente sconosciuto a JB, gli era stato fornito da Amicone. JB, dopo la conversazione con Amicone, sul “tempo che farà domani”, si precipita, 57 secondi dopo (!), a telefonare proprio all’avvocato consigliatogli da Amicone. Forse voleva invitare anche lui a mangiare una pizza ?


Vediamo un’ipotesi alternativa alla pizza, Amicone insinua che JB sia il SK, JB si incazza di brutto, e minaccia di querelarlo. In questo caso sarebbe Amicone, in caso… a dover telefonare al suo avvocato, non certo JB, ma soprattutto JB avrebbe dovuto telefonare al suo avvocato, non a quello consigliatogli da Amicone.

Qualche utente, da me interpellato in proposito, balbetta, farfuglia, che ci possono essere stati mille motivi per telefonare all’avvocato. Mille ? Datemene uno solo, ma che sia plausibile, per la miseria !

Il giorno dopo, alle 10.11.18 di nuovo una lunga telefonata di Amicone, dal suo cellulare al fisso di JB.  856 secondi, cioè 14 minuti e 16 secondi. Secondo Amicone JB rifiuta di costituirsi.

Altre ipotesi ? Se il giorno prima hanno parlato per 17 minuti del tempo e della pizza, forse adesso JB sta comunicando, con rammarico, ad Amicone, che l’avvocato non potrà essere dei loro, e forse è il caso di accontentarsi di un fast-food…

La bellezza di 31 minuti e 16 secondi in quattro telefonate, inframezzate da un colloquio con un avvocato. Cose di ordinaria amministrazione, a me capita spesso…

 

Il punto più importante è però un altro ! Amicone non ha mentito, ma ha detto il vero. Su tutto ? Non lo sappiamo, ma è certo che quando Amicone disse di aver consigliato a JB un avvocato, e di avergli dato il numero telefonico, non ha mentito ! Non si tratta di uno squilibrato (Amicone) che si è inventato tutto di sana pianta.

Fate conto di avere un testimone oculare. Dice di aver visto l’assassino, ne descrive le caratteristiche fisiche, luogo, ed orario dell’incontro. Dice di averlo visto gettare qualcosa in un cespuglio, gli è sembrato un coltello. Gli inquirenti controllano, e nel cespuglio trovano un coltello insanguinato.

Siete portati a credere al testimone ? Il coltello è un dato, obbiettivo, tangibile, che qualcosa di quanto dice il testimone, corrisponde alla realtà. E’ vero anche il resto ? Why not… se questo testimone ha detto il vero su un dettaglio, che gli inquirenti hanno potuto appurare, è VEROSIMILE che anche il resto della testimonianza corrisponda alla realtà.

Qui è la stessa cosa ! Amicone dice di avergli consigliato un avvocato, e di avergli fornito il numero di telefono. Questa è la pura VERITA’, in quanto JB telefona all’avvocato, subito dopo. Ci sono i tabulati che lo confermano, c’è il coltello ! Ne segue che anche il  resto della telefonata, VEROSIMILMENTE, si è svolto come ha detto Amicone.

O pensate che parlassero della pizza, e Amicone ha interrotto l’interlocutore, consigliandogli di invitare anche un avvocato di Milano ?

Quanti cazzo di motivi ci possono essere per telefonare ad un avvocato, che l’interlocutore mi consiglia, e di cui mi dà il numero di telefono ? So che ci saranno lettori dotati di fervida immaginazione, in proposito… ma anche questi devono comunque constatare, a malincuore se sono dei Paccianisti, che Amicone su questo dettaglio, di capitale importanza, ha detto la pura e semplice verità.

Iniziano a comparire dei fatti, oggettivi.

 

1) JB ha fatto una falsa testimonianza al processo : conosceva Pacciani !

2) Se stiamo alle parole dell’avvocato Alessio Fioravanti, salvo improbabili fraintendimenti… l’avvocato ha comunicato a moglie e figlia di JB, “con le dovute parole”, che JB era un guardone.

3) Amicone ha detto la verità, quando afferma di aver consigliato a JB di telefonare ad un avvocato di Milano, il cui numero è stato fornito a JB da Amicone stesso.

4) JB, nella denuncia contro Amicone, ammette delle conversazioni telefoniche fra i due, ma OMETTE accuratamente di riferire di aver chiamato l’avvocato.

 

Forse qualche San Tommaso di turno, inizia a porsi delle domande… almeno lo spero. 

Nessun commento:

Posta un commento

Commento in attesa di approvazione

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.