Il gioco delle tre carte

Verbale del ‘92, dichiarazioni del ‘94 al giornalista e al processo. Abbiamo tre fonti, ma capirci qualcosa, è un altro paio di maniche.

 

Il 14/7/1992 ci fu un sopralluogo sulla piazzola degli Scopeti ed un verbale di testimonianza di JB.

 

"Due o tre giorni prima del fatto, forse il mercoledì precedente, assieme a sua moglie verso le nove e mezzo del mattino stava salendo in auto per via degli Scopeti in direzione di S. Casciano quando, dopo aver percorso un paio di curve, in corrispondenza di un piccolo slargo sulla destra da cui si dipartiva un viottolo che si inoltrava nel bosco, aveva visto una macchina di media cilindrata, tipo VW Golf o Peugeot, con targa francese, vicino alla quale era stata montata una tenda di tipo canadese, forse di colore blu. Accanto vi era una donna giovane e molto carina, in bikini nero di stoffa lucida, con i capelli corti e neri, sdraiata sopra un sacco a pelo con la testa rivolta verso il tronco di un albero e le gambe verso la strada. Il Bevilacqua precisava di non avere visto altri lì fuori se non la testa di un’altra persona che sporgeva da un sacco a pelo all’interno della tenda. L’auto era di vecchio tipo, di colore bianco o grigio chiaro, ed era posteggiata in posizione più arretrata della tenda rispetto alla strada. Verso mezzogiorno aveva ripercorso la stessa strada per tornare a casa e aveva rivisto la tenda nello stesso luogo, notando che era chiusa e mancavano sia le persone che la macchina.

Uno o due giorni dopo, quindi giovedì o venerdì, era ripassato dalla strada degli Scopeti salendo verso S. Casciano ed aveva notato che la tenda dei francesi non era più nel luogo dove l’aveva vista la prima volta ma alcune centinaia di metri più avanti, nel posto che egli aveva poi riconosciuto essere la piazzola ove era avvenuto il delitto. La tenda era collocata peraltro non all’interno della piazzola, ma nelle vicinanze ed appena al di sopra della strada asfaltata, tanto che egli aveva riflettuto che in quella posizione gli occupanti erano completamente scoperti ed impossibilitati a dormire per il rumore delle auto che passavano la notte. Aveva visto oltre alla tenda, la stessa macchina, la stessa giovane donna con un paio di pantaloni corti e una camicetta a maniche corte ed un giovane che non aveva potuto osservare bene perché gli volgeva le spalle."

 

Il 9/4/1994 viene pubblicata un’intervista di JB ad un giornalista della Nazione.


 

“Racconto in parte avvalorato anche da un funzionario del governo americano, a quei tempi in servizio nelle zone dell’omicidio di Scopeti. L’uomo, in auto con la moglie, notò una donna coi capelli corti, scuri, in bikini nero, che prendeva il sole vicino alla piazzola degli Scopeti. Accanto c’era una macchina con targa francese e una tenda canadese azzurra. Non riuscì a evitare, per questa sua occhiata compiaciuta, un rimbrotto dalla moglie. Il giorno dopo l’uomo, stavolta da solo, rivide la stessa donna in compagnia del suo ragazzo, che faceva colazione accanto alla tenda piazzata un poco più avanti. Al bivio di Faltignano, poche centinaia di metri oltre, scorse un uomo sui 50 anni, di corporatura robusta, capelli pettinati all’indietro, del colorito di chi è avvezzo a trascorrere molto tempo sui campi. Sentendosi osservata, questa persona si voltò di scatto: Pochi attimi, insufficienti forse per un riconoscimento certo, ma quella fronye e quel naso aquilino al testimone americano quantomeno -ricordano- le fattezze di Pacciani.”

 

Il 6/6/1994 JB fece una deposizione al processo Pacciani.

 

P.M.: Nei giorni precedenti all’omicidio che è stato scoperto il lunedì 10 di settembre dell’85, nei giorni precedenti lei era passato da quella zona?

G.B.: Due o tre giorno prima dell’omicidio, la tragedia, io andavo a San Casciano, facevo la ponte degli Scopeti e andava su, alla seconda curva ho visto la coppia francese, che c’era la ragazza appoggiata ad un albero in costume da bagno, prendeva il sole e l’uomo, il suo ragazzo, stava appoggiato in un sacco a pelo a terra.

P.M.: Lei ricorda quanti giorni prima della domenica?

G.B.: Preciso non si può dire ma sembra due tre giorni.

P.M.: Due, tre giorni. Lei ha detto anche che ha poi saputo qual è la zona dove i ragazzi furono trovati morti…

G.B.: Si.

P.M.: Questa, dove li ha visti lei, questa prima volta non è quella?

G.B.: No c’era 5/600 metri più avanti

P.M.: Se io le mostro una foto che è stata scattata grazie alla sua indicazione, lei vuol vedere se è questa la zona dove vide la prima volta la ragazza in costume da bagno?

G.B.: Si, va bene.

P.M.: Può vedere la foto.

Presidente: Si può girare.

P.M.: E’ alle sue spalle, leggiamo la didascalia, è una foto in atti in cui si dice: Via degli Scopeti, primo posto - la Polizia ha scritto – dove la coppia francese avrebbe montato la tenda per la prima volta. E’ una foto che è stata fatta su sua indicazione, dista 500 metri dal luogo dove è avvenuto il duplice omicidio. Ecco, vuol vedere se è questo il punto… vediamo se la vediamo un po’ meglio… dov’era la tenda… dov’era la ragazza perlomeno.

G.B.: La ragazza quando l’ho vista io era appoggiata all’albero più grande e prendeva il sole, era lì verso le nove e mezzo del mattino.

P.M.: Erano le nove e mezzo del mattino. Tende… vide anche la tenda dove era? O la macchina?

G.B.: La tenda sembrava avanti un po’ in la macchina stava di dietro che sembrava una Peugeot o un Golf. Vecchio, sembrava macchina vecchio.

P.M.: E lei vide la ragazza in quell’occasione?

G.B.: Si.

P.M.: E la notò questa ragazza?

G.B.: La notavo perché erta una ragazza molto carina aveva i capelli neri corti ed un costume da bagno, bikini, nero.

P.M.: Il ragazzo non lo vide?

G.B.: No lui non visto, ho visto una testa che era appoggiata ad un sacco a pelo…

P.M.: Nella tenda?

G.B.: Si.

P.M.: Dentro la tenda?

G.B.: Si.

P.M.: Era tutto nella zona indica… fra quei due alberi praticamente?

G.B.: Si, più o meno vicino all’albero a destra.

P.M.: Ecco, grazie. Vogliamo spengere…

Presidente: Che numero è questa foto?

P.M.: E’ la foto, chiedo scusa… numero due. Ecco, questo quindi è il primo luogo in cui lei vede questi ragazzi francesi, due o tre giorni prima del momento in cui furono rinvenuti i cadaveri e siamo alle nove e mezzo di mattina. Poi li ha visti ancora?

G.B.: Si l’ho visto un po’ più avanti, la seconda volta, più alto sulla strada, più vicino a San Andrea e c’era più o meno la cresta della salida… c’era forse due giorni dopo.

P.M.: Forse due giorni dopo. Quindi siamo… se prima era due o tre giorni… la prima volta sul giovedì, la seconda volta sul sabato… Una cosa…

G.B.: E’ possibile, giorni precisi non ricordo.

P.M.: No. Vogliamo mostrare la seconda foto? Se è questa la seconda volta dove ha visto i ragazzi. Vogliamo leggere la didascalia: Via degli Scopeti, punto tre di cui allo schizzo planimetrico - che il teste ha fatto e che poi mostrerò alla Corte – secondo posto scelto dalla coppia, la freccia indica la posizione. Vogliamo vedere? E’ questo il secondo posto?

G.B.: Si.

P.M.: Che poi è quello dove furono rinvenuti i cadaveri. Ecco, lei cosa vide quella mattina? La seconda volta?

G.B.: La seconda volta mi è rimasto un po’ impresso perché guardando loro… passare per la strada… tu vedevo… erano troppo scoperto… Si vedeva troppo dalla strada, macchine che passava di notte tu potevi vedere… loro non potevano dormire... qualcosa…

P.M.: Ecco, a lei è rimasto impresso che si erano accampati in un posto così scoperto.

G.B.: Si.

P.M.: E lei cosa vide questa seconda volta? E cos’era mattina di nuovo?

G.B.: Si, tutto non ricordo perché è un po’ di anni fa ma ricordi quello riguardo la tenda, ricordi la macchina che stava dietro la tenda.

P.M.: Persone ne vide? La ragazza e il ragazzo li vide?

G.B.: L’ho visti tutti e due quel giorno.

P.M.: Erano gli stessi…

G.B.: Gli stessi si.

P.M.: Sicuramente per lei erano gli stessi, la stessa auto e gli stessi ragazzi.

G.B.: Si.

 

Riassumiamo schematicamente le tre fonti, evidenziando i punti salienti.


Verbale 14/7/1992

1) Primo avvistamento, prima piazzola, alle 9,30 (sabato ?) assieme alla moglie. Donna in bikini nero e testa di una persona che sporge dal sacco a pelo.

2) Secondo avvistamento, prima piazzola, alle 12 (sabato ?), da solo. Tenda chiusa. Manca la macchina, nessuna persona.

3) Terzo avvistamento, seconda piazzola (punto esatto, a bordo strada ? domenica ?), da solo. Donna in pantalocini corti e ragazzo visto di spalle.

 

Dichiarazioni al giornalista della Nazione del 9/4/1994


1) Primo avvistamento, prima piazzola, orario non specificato, con la moglie che lo rimbrotta. Donna in bikini nero, non menzionato il ragazzo.

2) Secondo avvistamento, seconda piazzola, donna che fa colazione col ragazzo !

 

Testimonianza al processo del 6/6/1994


1) Primo avvistamento, prima piazzola, alle 9,30 (“due tre giorni prima della domenica”, domenica suggeritogli da Canessa) da solo. Donna in bikini, testa del ragazzo nel sacco a pelo.

2) Secondo avvistamento, seconda piazzola, di mattina (“due giorni dopo” il primo avvistamento). Ragazzi in luogo “troppo scoperto”. “Li ho visti tutti e due quel giorno”.

 

Come si fa a far quadrare il cerchio di queste tre dichiarazioni così diverse fra loro ? Impossibile, cerco di evidenziare i punti in comune e le differenze più importanti. Lascio stare gli equilibrismi “interessati” di Canessa sulle date. Sappiamo che i ragazzi sono arrivati il venerdì pomeriggio e che i loro cadaveri sono stati ritrovati il lunedì successivo verso le 14. In mezzo ci sono stati diversi avvistamenti della coppia, da parte di JB… e della moglie !


A) Balza subito all’occhio che nelle prime due fonti si parla della moglie, che al processo semplicemente sparisce ! Le implicazioni sono importanti, non fosse altro perché la moglie potrebbe confermare o meno il primo avvistamento, quello del famoso bikini nero, che tanto l’ha colpito.

B) Primo avvistamento, sulla prima piazzola, avvenuto alle 9,30 di mattina, e quindi parliamo del sabato. Se fosse stata domenica, non ci sarebbe nessuno spazio per il secondo avvistamento, sulla seconda piazzola.

C) Il ragazzo sembra un semplice comparsa, di certo non ha attirato l’attenzione di JB. Secondo me nel primo avvistamento vide solo la ragazza, e nel secondo avvistamento li vide entrambi fare colazione.
“Li ho visti tutti e due quel giorno”… perché dice “quel giorno” ? Come se prima non li avesse visti tutti e due. Al processo non specifica cosa stessero facendo. Tutti e due, punto. Canessa non indaga ulteriormente.

D) Qualcuno si è domandato, giustamente, perché parli sempre di ragazza coi capelli corti, come nella foto pubblicata subito dopo l’omicidio. Un lapsus ? Nessun inquirente gli ha mai chiesto nulla, in proposito, ma già questo dato, dimostrerebbe che mentiva, a processo. Lui dice di averla vista, e quindi non può dire che avesse i capelli corti.

 

La storiella potrebbe essere andata così :

Sabato alle 9,30 passa con la moglie. Vede solo la ragazza, molto carina, in bikini nero, di cui nota addirittura la stoffa lucida, e la guarda un po’ troppo a lungo. Probabilmente rallenta… nota tutto, colore della tenda, macchina, targa francese (!), ma non vede (o ne intravede solo la testa) il probabile compagno della ragazza. La moglie s’incazza di brutto. Alle 12 ripassa , in ricognizione, per riguardarli con calma… ma i ragazzi sono fuori, in macchina.

Domenica, di mattina, ci riprova. Vede la ragazza e questa volta anche il ragazzo, che fanno colazione. Finalmente ha visto anche il ragazzo, non si sa mai, potrebbe essersi trattato di un omone di due metri per 130 kg…

Adesso ha il quadro completo…

 

Questa è una ricostruzione ipotetica che implica che l’omicidio sia avvenuto domenica notte.

Personalmente penso che l’omicidio sia avvenuto venerdì notte. Nessuno scontrino del sabato o della domenica. La Carmignani che domenica sente un puzzo di cadavere (ha lavorato negli obitori, quindi sa di cosa si tratti) e c’è già un nugolo di mosche.

Nadine voleva andare a Bologna alla fiera. Trovo logico che il sabato sarebbero andati a Bologna, o al massimo domenica, per poi rientrare in Francia. Nessuno li vide a Bologna.

Se l’omicidio è avvenuto venerdì notte, qualsiasi sia stato il SK, se c’è stato uno o più avvistamenti precedenti l’azione omicidiaria, questi sono avvenuti di venerdì.

Il SK potrebbe essere passato in macchina con la moglie, venerdì pomeriggio, dopo  che avevano già piantato la tenda, e in seguito aver fatto una o più “ricognizioni”, oppure no.

Si potrebbe spostare l’omicidio a sabato notte, se fosse vero che JB ha visto, alle 12, la tenda, ma non la macchina. Chissà che non spunti qualche foto, scattata il sabato, di una gita a Firenze ! Ma ho letto che le foto sono andate perdute.

E’ stato appurato che JB ha mentito al processo, ma ciò non vuol dire che abbia mentito su tutto ! Spesso, il bugiardo, mescola alla menzogna fatti veri, per avvalorarla.

Gravi incongruenze, e versioni differenti ci sono anche nei “tre avvistamenti”. Che si sia trattato di una sorta di “compressione temporale” degli eventi ? Che sì riferisse tutto al venerdì ? Ovviamente con orari, e date, modificati.

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