Code di notte

JB era un infaticabile camminatore... 

Che ciò dipendesse dal fatto che era anche un cercatore di funghi, o per qualche sua particolare “inclinazione”, sta di fatto che conosceva a memoria il territorio, i sentieri, i corsi d’acqua. La topografia faceva senz’altro parte del suo background militare: perlustrazione, ricognizione, vie d’accesso, vie di fuga. JB si muoveva di giorno, ma anche di notte, a piedi ed in auto, perchè era un guardoneChe fosse un guardone, lo si deduce anche indirettamente dalla sua deposizione, e da qualche suo piccolo lapsus freudiano.

Dalla deposizione di JB a processo, Min 8.18

 

P.M. : “Ecco, lei cosa vide quella matti… La seconda volta?

G.B. “La seconda volta mi rimasto un po’ pirplresso perché, guardando loro, passando con la strada tu vedevo… erano troppo a… scoperto, cieve… a…tu vedevi troppo della strada, no, macchine che passava dieci de notte, tu potevi vedere che loro non potevano dormire, o qualcosa…”

P.M.  “Ecco a lei rimase impresso che si erano accampati in un posto così scoperto”

G.B. “Sì…”

P.M. “E lei cosa vide, questa seconda volta, e cos’era… mattina di nuovo ?”

“Sì, c’erano i code di notte, tutto non ricordo perché è un po’ de anni fa, ma ricorde quello, ricordo la tente e anchi la macchina che stava dietro la tenta”

P.M. “Persone ne vide, la ragazza e il ragazzo li vide ?”

G.B. “C’eva l’ho viste tutt’e due quel giorno”

P.M. “Erano gli stessi ?”

G.B. “Gli stessi, sì”

P.M. : “Sicuramente per lei, erano… era la stessa auto, gli stessi ragazzi”

G.B. : “Sì”

 

Dunque… “Macchine che passava dieci de notte, tu potevi vedere che loro non potevano dormire…” Un modo di dire ? Il luogo era scoperto, e di notte passavano le macchine vicino al posto dove erano accampati i ragazzi, e avrebbero potuto infastidirli.

Perché proprio le 22 ? Le 22 non sono le 2 di notte, è probabile che alle 22 fossero ancora svegli. Poteva dire semplicemente “di notte”, non è che per caso quello fosse l’orario abituale in cui si metteva a caccia ?

Se un automobilista passa in macchina, non sta certo a controllare se loro non possono dormire… è lui che sta monitorando attentamente se il passare delle macchine li tiene svegli, perché lui hai bisogno di sapere se stanno dormendo oppure no.

 

Il P.M. chiede se era “mattina”, Canessa era una volpe. La domanda non è per sapere semplicemente l’orario. Non chiede, genericamente, che ora era la seconda volta, gli dà l’imbeccata : “cos’era… mattina di nuovo ?”

Come a dire, stai attento… ti è scappato 10 di notte prima… ma GB è come un treno merci in corsa, e incredibilmente, di nuovo, si lascia sfuggire “c’erano i code di notte”. Poi forse, un pelo troppo tardi, realizza anche lui, e aggiunge “Tutti non ricordo, perché è un po’ de anni fa”, mi immagino che sia anche arrossito… ma si smaschera ancora “ma ricorde quello, ricordo la tente e anchi la macchina che stava dietro la tenta”.

“...ricorde quello”, quello cosa ? Cioè i ragazzi, la tenda e la macchina li ricorda perfettamente, ma sull’orario ha qualche incertezza, e sapete perché ? Perché su quella piazzola ci è passato tante di quelle volte, nella sua “carriera” di guardone, che l’orario preciso di “quella volta” non se lo ricorda !

Sto forse esagerando ? Non credo proprio, sentite quando parla specificamente dell’avvistamento di Pacciani

 

Min 10.06

P.M. “Lo dica lei signor Bevilacqua”

G.B. “Posso risponde ? “

P.M. “Certo, certo…”

G.B. “Tu scende quella strada abbastanza, e 4/500 metri, ti portavo in direzioni, dov’era lì la tenda degli francesi”

P.M. “Ohhh… ha visto ? Lei lo sa perché conosce quella strada ?”

G.B. “Io… passava in quel bosco migliaia di volte”.

 

Passa nel bosco dov’era Pacciani migliaia di volte e mostra di conoscere perfettamente la zona. Sa che da quel sentiero, percorsi 4/500 metri, si arriva alla tenda, chissà come mai…

"Repetita juvant" :


Min 23.05

A.F. “Ecco, ma lei è sceso dalla macchina ?”

G.B. “Si… ma io passavo là de piedi tante migliaia di volte”

 

Fermiamoci un attimo a fare il punto.

Sta parlando che è passato di “giorno”, compreso le 9.30 del primo avvistamento. Alla domanda del P.M. se era mattina, risponde “sì, c’erano i code di notte”. Ma allora, è mattina o notte ? Dici “sì” , cioè era mattina, e subito aggiungi “c’erano i code di notte”. Allora vuoi dire che siccome c’erano code di notte, hai deciso di passare di mattina ?

In ogni caso stai confermando, che passavi su quella piazzola anche di notte ! Non che ne sia sorpreso… ma il fatto che si trattasse di un guardone, avrebbe meritato qualche approfondimento e svalutato completamente la sua deposizione.

 

Non ho postato l’avvistamento della prima volta, ma è quasi lampante che vide solo la ragazza, che in bikini nero prendeva il sole appoggiata all’albero. Quell’immagine gli è rimasta scolpita nella memoria. Su insistenza del P.M. colloca, a fatica, la “testa” del ragazzo dentro il sacco a pelo, e questo a sua volta dentro la tenda ! Impossibile…

Ha visto solo lei quella volta, e alla seconda ricognizione è arcisicuro di averli visti “tutti e due” quel giorno. Tutti e due, una precisazione inutile, che praticamente smentisce il primo avvistamento. Come a dire: quel giorno li ho visti tutt’e due… mentre la prima volta solo la ragazza.

Era necessario vedere anche il soggetto maschile, metti che fosse stato alto 2 metri per 130 KG… sarebbe stato necessario un piano particolare, qualche attenzione in più,  o magari avrebbe rinunciato.

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