In uno studio Stasielowicz (2022) ha analizzato 12 tratti di personalità associati al complottismo.
Quelli con la correlazione più alta, la "r", sono risultati, nell’ordine:
Credenze pseudoscientifiche 0,46
Paranoia 0,34
Schizotipico 0,30
Narcisismo 0,28
Fra le correlazioni negative:
Scarsa abilità cognitiva -0,13
Poca gradevolezza (amicalità) - 0,07
Scarsa autostima - 0,06
Non fatevi ingannare dai numeri apparentemente "piccoli", stiamo parlando di coefficiente di correlazione, e tutte le caratteristiche citate, sono statisticamente significative. Già si può avere un quadretto abbastanza preoccupante, del tizio...
Dallo studio
di Bowes (2023), una meta-analisi su 170 studi precedenti, che coinvolge un
totale di 158.473 partecipanti.
“In generale, le teorie del
complotto si riferiscono a spiegazioni causali di eventi che attribuiscono la
colpa a un gruppo di potenti individui (i cospiratori) che operano in segreto
per formare piani nascosti che avvantaggiano sè stessi e danneggiano il bene
comune (Uscinski , 2019). Pertanto, la ricetta della definizione
delle teorie del complotto prevede tre ingredienti principali: (a) cospiratori, (b) piani
nascosti e (c) intenzioni malevole contro gli altri o la società; questa
ricetta di definizione vale
indipendentemente dal fatto che le teorie del complotto si rivelino vere o meno.”
“Secondo un'ipotesi (Douglas et al., 2017), le persone sono attratte dalle teorie del complotto
quando sperimentano una privazione
dei seguenti tre bisogni motivazionali:
1. Formare una visione
affidabile, certa e stabile del mondo
(motivi epistemici).
2. Sentirsi sicuri e in
controllo, soprattutto di fronte ad una minaccia
(motivi esistenziali).
3. Rafforzare un'immagine
superiore, anche se fragile, di sé e del proprio gruppo (motivi sociali).”
Bowes mette una tavola strapiena
di numeri. L’ho ridotta, mettendo la colonna importante, la “r”, il coefficiente
di correlazione. Varia da -1, correlazione inversa o negativa perfetta, a +1
correlazione diretta o positiva perfetta. Più il numero è vicino allo zero, e meno
correlazione esiste.
Se la significatività, cioè la p è
inferiore a 1 su mille (p<o,oo1) il numero è in grassetto, se inferiore a 1
su 100 (p<0,01) è in italico, se è inferiore al 5% (p<0,05) c’è un
asterisco. Ovviamente… più la “p” è piccola, più il dato è significativo.
Esempio p<0,001 vuol dire che la probabilità che il risultato sia CASUALE
(non significativo) è di 1 su 1000.
AOT=actively
open-minded thinking; RWA= right-wing authoritarianism; SDO = social dominance
orientation.
Vengono esaminati i vari fattori
(motivazioni). Elenco i primi 8 in ordine decrescente di “r”, ma se avete pazienza
di guardarli tutti, ci sono molti altri spunti interessanti:
Minaccia sociale 0,56
Propensione all’illusione 0,42
Antropomorfismo 0,40
Credenza in un mondo pericoloso
0,39
Narcisismo collettivo 0,34
Minaccia esistenziale 0,34
Anomie 0,34
Cinismo 0,31
Fra questi fattori, la percezione
di una minaccia sociale si associa “spesso” al complottismo, e così via gli
altri fattori. Bisogna guardare anche le “r” negative, la più negativa è la
fiducia (trust) -0,26, ed è “logico”, più una ha fiducia, e meno sarà un
complottista.
Non che non lo sappiate già, ma
qualche precisazione da Wikipedia.
- L'antropomorfismo è
l'attribuzione di caratteristiche e qualità umane ad esseri animati o inanimati
o a fenomeni naturali o soprannaturali, in particolare a divinità.
- Il narcisismo collettivo o
sociale è alla base di un’immagine grandiosa ed esente da pecche del proprio
gruppo di riferimento. Si può parlare di nazioni, così come di gruppi sportivi
o professioni.
- Anomia. Il concetto di anomia
significa letteralmente "assenza o mancanza di norme".
Bowes poi esamina i costrutti
personologici, e viene fuori la seguente tabella.
I più correlati positivamente al
complottismo sono, nell’ordine:
Schizotipico 0,38
Esperienze inusuali 0,35
Paranoia 0,34
Psicoticismo 0,34
Ostilità 0,30
Antagonismo 0,28
Disinibizione 0,26
Il più correlato negativamente è
l’Umiltà -0,15. Più uno è umile, meno sarà complottista.
- Schizotipico.
Un disturbo di personalità caratterizzato da tendenza all'isolamento personale e
spesso dall'esclusione sociale, da stranezze del comportamento con uno stile
comunicativo e di pensiero eccentrico, tipicamente vago o metaforico, da idee
di riferimento o credenze insolite, di solito vertenti sul pensiero
"magico" o estranee al substrato sociale; inoltre sono presenti
percezioni insolite (derealizzazione, depersonalizzazione, distorsioni
cognitive, molto raramente allucinazioni, ecc.), ideazione paranoica lieve, e
altre manifestazioni minori.
- Psicoticismo. Bisognerebbe rifarsi
alla classificazione di Eysenk. Individuò
tre tratti costitutivi della personalità: Psicoticismo, Estroversione e
Nevroticismo (PEN). Ognuno di questi tratti è caratterizzato da una potenziale
bipolarità, vale a dire che a ognuno si contrappone un tratto opposto:
Estroversione vs Introversione
Nevroticismo vs Stabilità emotiva
Psicoticismo vs Autocontrollo
(lucidità mentale)
Psicoticismo, ovvero presenza di
pensieri e comportamenti non convenzionali, strani, eccentrici, non
riconosciuti dalla cultura di appartenenza sia dal punto di vista dei processi
(es. percezioni ) che dei contenuti (es. convinzioni personali inusuali). Le
persone che presentano alti livelli di psicoticismo sono spesso sconsiderate e
hanno maggiori probabilità di ritrovarsi ad assumere comportamenti
irresponsabili. Altra caratteristica è la tendenza a violare le norme sociali e
a compiere azioni in nome di una gratificazione immediata, indipendentemente
dalle conseguenze a lungo termine.
Infine Bowes ha riunito le
precedenti due tabelle, ordinando tutti i fattori in ordine decrescente. Vedete
che la linea tratteggiata rossa è sulla r=0, cioè nessuna correlazione. A
sinistra le caratteristiche con correlazione negativa, a destra quelle con
correlazione positiva. La dimensione dei pallini non ha importanza, indica solo
il numero di studi (più i pallini sono grandi, più studi hanno rilevato quel
carattere), ricordate che questo studio è una meta-analisi, cioè il riassunto
di precedenti studi.
Considerazioni
finali
Penso che vi siate fatti un’idea del complottista… io, al posto suo, correrei dallo psichiatra! Il grave è che non è cosciente del suo stato...
Schizotipico, Paranoico, Narcisista, e affetto da Psicoticismo… è anche ostile, disinibito e antagonista. Inoltre, correlazione negativa, non ha fiducia, non ha un pensiero aperto, non riflette, non ha controllo, non brilla per intelligenza, non è umile, ha scarsa autostima.
Classici esempi, chi crede che le
torri gemelle le abbiano buttate giù gli Americani, e per quanto riguarda il
MdF, le elaborate teorie multi-livello della
strategia della tensione, gruppo di fuoco della Toscana, PSYOP, CIA e compagnia
cantante…
Quelli che credono nelle sette esoteriche, non vedono un vero e proprio complotto, fatto da alcuni, potenti, a danno di altri, la collettività, ma non stanno certo messi meglio dei complottisti puri…
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