Sfida all'O.K. Corral


Come sparava, il MdF ? Bene, benino…. così così.

Un commento su FB dell’”esperto” Manieri (sottolineature in giallo mie).

“come ho sempre detto, il MdF dimostra di essere un tiratore istintivo e senza preparazione accademica nel tiro a segno e, a mio parere, non dimostra di possedere un addestramento militare nella dispersione dei colpi sparati; Giogoli e prima Baccaiano fanno capire che il MdF non ha difficoltà nel gestire il tiro in condizioni dinamiche, per cui dimostra capacità decisionale e istintività reattiva nel puntamento e sparo, per cui si conferma sia l'unicità dell'aggressore che la sua capacità di prendere decisioni in tempi rapidissimi e di dare subito seguito operativo nell'azione di reazione ad eventuali imprevisti;

- è un aggressore che non esita a sparare attraverso lamiere e vetri, a mio parere significa che aveva già verificato in una sorta di allenamento la sua capacità di intervenire in simili situazioni, probabilmente esercitandosi su carcasse di autoveicoli o su pezzi degli stessi presi da rottamazione, quindi una persona che sa cosa possa chiedere e cosa ottenere dal materiale (arma + munizionamento) a sua disposizione: non è uno sprovveduto, ma non è un "rambo" e nemmeno un tecnico armiero;

- la distribuzione dei colpi NON denota particolare precisione, di tipo agonistico per capirci, ma essenzialità nel conseguire i risultati che si propone, per cui credo che abbia competenza anatomiche su dove indirizzare i colpi in maniera da provocare ferite mortali, potrebbe essere un cacciatore.

 

Riassumendo, non un olimpionico di tiro a segno, e nemmeno un Rambo, forse un cacciatore.

Se è stato quello a cui penso io, ne aveva fatto di “allenamento” e non su carcasse di autoveicoli, ma in Vietnam !

Ho sparato solo in esercitazioni, da militare, quindi la mia esperienza è praticamente nulla, in proposito, ma ho trovato un’interessante dispensa, dove illustra le caratteristiche del “tiro istintivo”, che ha tutta una serie di  tecniche e di sfumature, è non è certo sinonimo di tiro alla buona…

 

Riporto qualche passo (sottolineture in giallo mie), la dispensa è abbastanza corposa !

 

"Per “tiro istintivo” si intende tutta una serie di tecniche finalizzate ad attingere il bersaglio “biologico” senza utilizzare le mire meccaniche dell’arma ma piuttosto le capacità “Kinestetiche” dell’operatore. Con questa dispensa cercheremo di spiegare i segreti di alcune tecniche, sconosciute al grande pubblico, utilizzate sinora solamente dalle Unità Anti terrorismo più accreditate."

 

Unità antiterrorismo più accreditate… mmm… sembrerebbe qualcosina in più di un semplice cacciatore. La dispensa prosegue con la distinzione fra “posizioni di tiro istintivo”, che qui non ci interessano, e non riporto per non allungare troppo il post, e “tecniche di tiro istintivo”.

 

TECNICHE DI TIRO ISTINTIVO. Facciamo subito una precisazione: non confondiamo le posizioni di tiro istintivo con le tecniche di tiro istintivo. Lo diciamo perché succede spesso che vengano utilizzate come fossero sinonimi una dell’altra. Come abbiamo detto in prefazione nel tiro istintivo non si utilizzano le mire (mirino e tacca di mira) ed è per questa ragione che esso viene anche chiamato “tiro non mirato”.

 

• IL TIRO D’ACCENNO (Point shooting): nel tiro d’accenno viene utilizzata la capacità innata in ognuno di noi di indicare con esattezza la fonte del pericolo utilizzando la coordinazione occhi-mani-cervello. Per intenderci meglio, quando vogliamo indicare qualcosa puntiamo naturalmente il dito verso quel determinato oggetto, cosa o persona. Il tiro d’accenno sfrutta questo principio. Quando la volata dell’arma è puntata verso l’aggressore la nostra visione periferica aggiusta automaticamente la linea di tiro permettendoci con una certa precisione di attingere il bersaglio. Permettete comunque una precisazione: non fate affidamento solamente sulle vostre capacità innate. L’effettiva capacità di reagire ad un attacco a breve distanza si acquisisce mediante un addestramento continuo e costante ed in questo caso ti tipo specialistico. Se avremmo creato mediante l’allenamento ripetitivo il giusto riflesso (facendolo fissare in modo indelebile nel mesencefalo) solo allora avremo l’effettiva capacità di reazione.

 

• ABBATTIMENTO RAPIDO (Quick Kill): Con questa tecnica l’operatore si concentra solamente sul mirino. La pistola viene vista dal di sopra ed è la sagoma di quest’ultima che da la giusta indicazione verso il bersaglio.

 

• CLOSE THE ZIP: è una delle tecniche più moderne (di scuola Suarez). Con questa tecnica le mire sono allineate in maniera orizzontale, mentre il bersaglio viene di fatto suddiviso mentalmente in due parti da una linea verticale centrale. Partendo dal basso di questa linea verticale si ingaggia andando verso l’alto (come chiudere la zip di un maglione).

 

Tiro istintivo, ovvero tiro non mirato, che non è tiro “ad membrum segugi”, ma ha ben precise tecniche, usate dalle Unità Anti terrorismo più accreditate !

Manieri, le do un consiglio d’amico: lei e il suo cacciatore, non sfidate uno così, di notte… con la luna sotto l’orizzonte…


Nessun commento:

Posta un commento

Commento in attesa di approvazione